I mondiali di Hoogerheide visti dall’interno. Un weekend di festa, come solo il popolo del ciclocross è in grado di offrire.


I mondiali di Hoogerheide visti dall’interno. Un weekend di festa, come solo il popolo del ciclocross è in grado di offrire.
Il primo ciclocrossista della Costa Rica ad esordire ai mondiali si racconta a BIKE. “Corro senza sponsor e sono grato a chi mi ha aiutato”.
Quarantamila persone assistono alle sfide in terra olandese tra van der Poel e van Aert, Pieterse e van Empel. E non mancheranno le sorprese.
Sviluppato dalla compagnia lacasadargilla, regia di Lisa Ferlazzo Natoli, a partire da un progetto internazionale ideato da Katie Mitchell. Appuntamento al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano fino al 27 marzo.
Sono decenni che il record dell’ora è una meta ambita da molti, ma è finita l’era delle innovazioni più originali e bizzarre.
Dal cambio manuale al primo Campagnolo a bacchette. Così è iniziata la storia del dispositivo che ha permesso alla bici di scalare le montagne.
I primi freni compaiono negli anni ’60 dell’800, poco dopo l’introduzione dei pedali. I velocipedi hanno trazione anteriore e freno a tampone.
Goodyear scoprì la vulcanizzazione, Dunlop rivestì le ruote del triciclo di suo figlio, Michelin la portò in corsa.
Nel 1885 John Kemp Starley lancia sul mercato la ‘Rover’: due ruote quasi uguali, trazione a catena, telaio trapezoidale. Fu la rivoluzione.
La prima competizione in Francia nel 1868, in Italia a Padova due anni più tardi. Alcune curiosità sulla genesi delle sfide in bicicletta.