Alla scoperta dei Monti Frentani e dell’entroterra vastese: prima parte
Se qualcuno vi chiedesse su due piedi di associare l’immagine di un paesaggio all’Abruzzo, probabilmente le prime istantanee che vi verrebbero in mente sarebbero quelle del litorale della Costa dei Trabocchi, del massiccio del Gran Sasso o dei picchi della Maiella coi rispettivi Parchi Nazionali. Mare e montagna, dunque, elementi a tutti gli effetti tra i più distintivi di una Regione che, tuttavia, ha tanto altro da offrire sia da un punto di vista naturalistico che storico-culturale. Tra le acque dell’Adriatico e le vette appenniniche, infatti, si estende una ricca e variegata terra di mezzo fatta di dolci pendii, piccoli borghi, strade poco trafficate, fecondi alberi da frutto e fertili campi in grado di sfornare alcune prelibate eccellenze enogastronomiche.
Nel sud della regione in particolare, quasi al confine con il Molise, questa descrizione corrisponde all’area dell’entroterra vastese e dei Monti Frentani, un territorio forse poco conosciuto (le principali direttrici turistiche non transitano da qui) ma certamente ricco di storie da raccontare, panorami da ammirare e leccornie da gustare, caratteristiche queste che, unite all’ospitalità locale e al clima rilassato che vi si respira, lo rendono perfetto per un viaggio in bici.
La Rete Ciclabile della Provincia di Chieti
Proprio per garantire un’operazione di questo tipo la Provincia di Chieti e il GAL Maiella Verde hanno messo a punto la Rete Ciclabile della Provincia di Chieti, un network che, coi suoi dieci itinerari agganciati in più punti alla già esistente Rete Ciclabile dei Trabocchi, consente a qualsivoglia cicloviaggiatore di andare alla scoperta delle sorprendenti meraviglie delle colline abruzzesi supportato da tracce studiate ad hoc per lui.
Nello specifico, la sezione più meridionale dell’entroterra teatino è esplorabile attraverso l’itinerario“P” che da Lentella si snoda per un totale di 66 chilometri e 1400 metri di dislivello positivo fino a Colledimezzo, località dove poi, volendo, è possibile proseguire la propria avventura a pedali innestandosi alla tratta “M” Pietraferrazzana-Scerni o, percorsi 6 comodi chilometri di raccordo, alla “K” Bomba-Quadri.
Traccia “P”: da Lentella a San Giovanni Lipioni
Dati i primi colpi di pedale nei pressi di Lentella, paese raggiungibile passando ad esempio per la cittadina di Cupello (rinomata per prodotti come la sua varietà omonima di carciofo, l’olio extravergine d’oliva e il vino cotto), il percorso procede subito in leggera salita regalando, tra boschi di cerri e faggi e distese di erba sulla, scorci a dir poco magnifici. La lieve pendenza permette di immergersi senza problemi nella vastità e nei colori del panorama circostante e quasi senza rendersene conto in un attimo si arriva a lambire Palmoli per poi incrociare, dopo 25 chilometri, lo scenografico borgo di Carunchio che, con la sua conformazione piramidale dominata dalla Chiesa di San Giovanni Battista, dopo 25 chilometri merita senza dubbio una sosta. L’occasione è propizia anche per stuzzicare il palato con uno dei principali vanti locali, gli insaccati di maiale e la rinomata ventricina su tutti, e in paese non c’è posto migliore per farlo del Salumificio-Macelleria La Genuina la cui famiglia, dal 1988, vara prodotti esportati in tutto il mondo.
Rifornite d’energia le gambe e rimessisi in marcia, il tragitto torna immediatamente a salire fendendo gli ombrosi boschi circostanti per poi affievolirsi alle viste di Torrebruna, città del tartufo da cui, avendo tempo, si dipana un’interessante deviazione. Da qui, infatti, in circa 6 chilometri di discesa si raggiunge il borgo che a lungo ha potuto fregiarsi del titolo di “paese più anziano d’Italia” ovvero San Giovanni Lipioni, una località oggi popolata da 110 anime che, con grande spirito d’iniziativa, si stanno adoperando per ridarle attrattiva facendo leva sull’ampia rete di sentieri escursionistici della zona e sulla disponibilità d’immobili da affittare a lungo termine, potenziale calamita per i nomadi digitali.
Visitato dunque il suo intrico di viuzze, scalinate e passaggi arcuati, si può riprendere, percorrendo in salita la stessa provinciale 202 affrontata precedentemente a scendere, l’itinerario originale e avviarsi decisi verso la seconda metà del tragitto ufficiale.
La scheda
Nome: itinerario “P”
Partenza: Lentella
Arrivo: Torrebruna
Lunghezza e dislivello positivo (esclusa la deviazione a San Giovanni Lipioni): 32,4 km e 910 metri
Lunghezza e dislivello positivo (inclusa la deviazione a San Giovanni Lipioni): 43,9 km e 1230 metri
Bici consigliate: e-bike, gravel e da strada