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Giro, cadute e polemiche
Dopo 4 tappe il Giro comincia a perdere i pezzi: ritirato Kittel. Ma da oggi cominciano le tappe movimentate…
Le cadute, si sa, non mancano mai. Le polemiche, anche. Il Giro si accende, anche senza le montagne. Dopo il calore dell’Irlanda e le fiammate vincenti di Kittel. Già, anche il tedesco ha generato qualche mugugno. Ritirato dopo soli tre giorni di corsa, senza nemmeno calcare il suolo italiano. Motivo ufficiale: febbre. Possiamo crederci oppure no, ma la figura che ci ha fatto il potente velocista, e con lui il team Giant, non è stata delle più belle. Fuori quindi subito un campione e spazio in volata dunque agli altri…Bouhanni, immediatamente a segno a Bari, e in futuro speriamo il nostro Viviani.
Strade pericolose e scivolose hanno agitato gli animi dei corridori, preoccupati giustamente per la propria sicurezza. Il Giro si conferma una corsa dura. Anzi, durissima. Nessuna tappa scontata. Insidie nascoste dietro ogni metro. Tra i pochi a sorridere, finora, solo la maglia rosa del sempre sorridente Matthews. Ma le prossime due frazioni potrebbero dare un primo scossone alla classifica. Oggi arrivo in salita a Viggiano dopo 203km e con gli ultimi 5km al 4,6 di pendenza media. Domani poi 247km, la seconda tappa più lunga di questo Giro, con un altro traguardo in salita a Montecassino (8,5km al 5 per cento medio).
Benvenuti in Italia. Benvenuti alla corsa rosa…
Luca Gregorio