Tour, welcome back!
Si parte dalla Gran Bretagna per raggiungere il traguardo in terra francese. Il Tour de France 2014 parte il 5 luglio. Al via grandi nomi delle due due ruote per una corsa piena di colpi di scena.
Caro Tour, è proprio il caso di dirlo, welcome back. In inglese sì, bentornato, perchè la corsa più popolare al mondo partirà dall'Inghilterra, e precisamente da Leeds. Non una novità, visto che sarà la quarta volta in assoluto che la Grand Boucle toccherà le terre dei cugini d'oltremanica (dopo i passaggi nel 1974, 1994 e 2007). Primo assaggio per i velocisti, con il beniamino di casa Mark Cavendish che ha segnato in rosso da mesi questo appuntamento, e poi immediatamente una frazione nervosa e piena di strappi per consegnare alla corsa già un padrone di un certo spessore (probabilmente).
[1;45] Chris Froome, campione in carica, ha definito questa 101esima edizione del Tour come adatta agli scalatori, con però una variabile impazzita rappresentata dalla crono individuale di 54km al penultimo giorno, che terrà tutti in sospeso fino all'ultima prima della classica passerella sui Campi Elisi.
Da un punto di vista tecnico e della battaglia in corsa potremmo avere per le mani il Tour più incerto e combattuto forse dell'ultimo ventennio. Il motivo? Piuttosto semplice. Froome, Contador e Nibali sono i tre indiziati principali per la vittoria finale. Le schermaglie spettacolari fra i tre big che si sono viste al Giro del Delfinato sono state un antipasto gustoso di quello che potremmo vedere sulle strade di Francia. I bookmaker lasciano al kenyano il ruolo di super-favorito (il suo bis è quotato a 2), con Contador a 2,5 e Nibali addirittura a 9. Il siciliano, fresco di titolo tricolore, sembra però aver curato in maniera maniacale la preparazione fisica così da arrivare al top a Leeds. Speriamo, visto che è dal trionfo di Pantani nel 1998 che l'Italia non fa la voce grossa.
[2;45] Crono a parte, come si diceva, saranno però le montagne a fare da giudice supremo, con gli arrivi a Planche des Belles Filles sui Vosgi, Chamrousse e Risoul sulle Alpi e Pla d'Adet e Hautacam sui Pirenei. Nel corso di queste frazioni saranno affrontate salite come Lautaret, Izoard e Tourmalet (turno di riposo per Alpe d'Huez, Galibier e Mont Ventoux). La tappa più tosta è la numero 17, con col du Portillon, Peyresourde, col de val Louron-Azet e Pla d'Adet.
La chiusura, ovviamente, è prevista a Parigi, il 27 luglio. Doveroso, lungo il percorso, anche un ricordo nel centenario della Grande Guerra. Una tappa prenderà il via da Ypres, in Belgio, il cui luogo resta legato all'utilizzo del gas per la prima volta per scopi militari; poi passaggio a Verdun, teatro di una interminabile e sanguinosa battaglia.
Il grande carrozzone giallo sta per partire. Godiamocelo.
Luca Gregorio