IL SAFARI PIÃ ORIGINALE DEL MONDO
Il primo Tour de Kruger è stato fatto nell'agosto del 2005. Il tour consisteva in cinque giorni di mountain bike attraverso Gran Limpopo National Park, in Mozambico, fino a raggiungere il Pafuri Camp, nel Nord Kruger National Park. L'evento ha riscosso grande successo e ha coinvolto molti ciclisti, perciò si è deciso di farne un'occasione di raccolta fondi con cadenza annuale. Ora, quasi dieci anni dopo, la domanda e l'interesse per le gite in bicicletta continua a crescere e questi eventi sono ben noti e molto rispettati dagli appassionati di mountain bike.
[2;45] Il Tour de Tuli è uno dei momenti principali nella raccolta di fondi per l'organizzazione non-profit Children in the Wilderness. I ciclisti hanno l'opportunità di percorrere in bici alcune delle aree più belle e remote dell'Africa, e allo stesso tempo donare fondi per un ente di beneficenza. L'entusiasmo con cui ogni anno le persone sostengono questi eventi di mountain bike, ha richiesto un'organizzazione maggiore. Il Tour de Wilderness è un marchio appositamente creato per gestire e coordinare tutte le attività di raccolta fondi per i bambini nel deserto.
I partecipanti al ciclotour non sono solo sudafricani, provengono da varie parti del mondo tra cui Italia, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Germania, Nuova Zelanda, Repubblica del Botswana, Giappone, Australia e Danimarca.
A causa dei costi di partecipazione piuttosto alti, il target principale di riferimento è costituito da imprenditori. Per poter partecipare a questo evento, è stata stabilita una cifra minima di sponsorizzazione e donazione di circa 1400 euro per persona, comprensiva di assicurazione e evacuazione obbligatoria.
Quest'anno si parte l'1 agosto alle 14.30 dal Limpopo Valley Airfield Botswana e si pedala fino a raggiungere il Mapungubwe National Park, il 6 agosto alle ore 8.00. Ogni tappa giornaliera prevede un tratto di 60-80 km da percorrere attraverso Botswana, Zimbabwe e Sauth Africa, e un campo di accoglienza attrezzato per pasti e pernottamento.
[1;45] Il percorso include per lo più strade sterrate e in alcuni casi tecnicamente difficili, e richiede una minima preparazione atletica anche per via delle alte temperature. Tuttavia l'Africa offre paesaggi meravigliosi e poterli esplorare in sella ad una mountain bike, facendo della propria "vacanza" un'occasione per aiutare qualcuno meno fortunato, è sicuramente un'esperienza che coniuga bene ciò che è dilettevole con ciò che è utile.
Giulia Menegardo