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Redazione

Pantani, morte sempre più misteriosa

Marco Pantani ancora al centro di discussioni e nuove notizie riguardanti la sua morte, datata febbraio 2004. Ombre sul lavoro della giustizia. E i tifosi sono indignati...


Il rischio è quello di essere ridondanti. Ma c’è anche una sete di verità che dopo oltre 10 anni non è stata ancora soddisfatta. La morte di Marco Pantani continua, sempre di più, ad essere un vero e proprio mistero. Prove annacquate, prove non considerate, incuranza da parte di medici legali e investigatori. Tutto troppo strano per poter confermare l’ipotesi di suicidio. Perché se nessuno può negare il rapporto negativo che il Pirata aveva con la cocaina, allo stesso modo nessuno può essere così cieco da non cogliere incongruenze su quello che accadde quel fatidico 14 febbraio 2004.
Orari vaghi sull’ora della morte, dichiarazioni e poi smentite, cambio di versioni dei testimoni e prove che appaiono dopo quasi un decennio.

Marco dava fastidio. A chi, ancora, non si è capito bene. Forse ad alcuni esponenti del ciclismo, forse “solo” ai suoi rifornitori di droga. Troppo strano.
Chi scrive non ha paura di ammettere la sua quasi devozione allo scalatore romagnolo, sposando la tesi di familiari e anche di alcuni giornalisti che hanno avanzato l’ipotesi di omicidio.
Tanto per fare un nome, Davide De Zan di Mediaset, che sta continuando a lavorare su questo mistero, sembra voler far emergere a tutti i costi questa verità. Che rimane scomoda per alcuni. Che continua a far rumore. Che continua anche a fare male. Ma chi ha sete di verità, del resto, non si può rassegnare…

Luca Gregorio