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Astana, i guai non sono finiti
L'Astana trema ancora.
Dopo la positività di cinque corridori riscontrata alla fine del 2014 (due pro e tre della squadra Continental), lo squadrone kazako, per il quale corrono i nostri Vincenzo Nibali e Fabio Aru, era riuscito comunque ad avere il via libera da parte dell'Uci per iniziare la nuova stagione pur rimanendo sotto osservazione. Un controllo costante, affidato all'Istituto di Scienza dello Sport dell'Università di Losanna. I report dell'Istituto, evidentemente, non sono stati positivi, perchè l'Uci ha deciso di riaprire il caso, con l'intenzione di revocare la licenza.
Dopo la positività di cinque corridori riscontrata alla fine del 2014 (due pro e tre della squadra Continental), lo squadrone kazako, per il quale corrono i nostri Vincenzo Nibali e Fabio Aru, era riuscito comunque ad avere il via libera da parte dell'Uci per iniziare la nuova stagione pur rimanendo sotto osservazione. Un controllo costante, affidato all'Istituto di Scienza dello Sport dell'Università di Losanna. I report dell'Istituto, evidentemente, non sono stati positivi, perchè l'Uci ha deciso di riaprire il caso, con l'intenzione di revocare la licenza.
Cosa potrebbe accadere? L'Astana, in caso la licenza le venisse tolta, potrebbe comunque ricorrere al Tas, che darebbe il suo parere definitivo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile. A quel punto, e in maniera clamorosa, l'Astana potrebbe rimanere fuori dalla partecipazione di Giro, Tour e Vuelta. Uno scenario che rischia di distruggere l'intero 2015 dei nostri campioni. Oltre a Nibali e Aru, fra l'altro, nell'Astana corrono anche Agnoli, Scarponi, Cataldo, Guardini, Malacarne, Rosa, Vanotti e Tiralongo.
La battaglia, insomma, è solo all'inizio.