Immagine
La provincia, culla delle bici: Bolzano e Pesaro davanti a tutti
Forse non raggiungeremo mai gli standard dell'Olanda e del nord Europa, ma l'importante è continuare a costruire, migliorare e costruire una cultura della bici. Legambiente, in collaborazione con Rete Mobilità Nuova, ha pubblicato gli esiti di una ricerca, intitolata L'A Bi Ci della ciclabilità, che fa emergere un dato evidente (e in parte scontato): ci sono città di provincia come Bolzano, Pesaro, Ferrara e Treviso che viaggiano alla grande e città come Bari e Torino che invece sono ancora molto indietro.
A Treviso usano la bici quotidianamente il 25 per cento dei cittadini, a Ferrara il 27, a Pesaro e Bolzano, capitali italiane della bicicletta, sfioriamo invece il 30 per cento. Proprio queste ultime tre città sono state inserite nella top 20 delle città europee (con Amsterdam, Berlino e Copenhagen) che hanno la maggior percentuale di spostamenti in bici sul totale degli spostamenti. Insomma, se ci sono le strutture, le sappiamo sfruttare.
Certo poi resta il rovescio della medaglia rappresentato da metropoli o grandi città come Roma, Bari e Torino, dove la situazione è ancora piuttosto critica. Ma con la politica dei piccoli passi possiamo andare lontano. Sempre prendendo l'estero come punto di riferimento: se in tutte le città del mondo si pedalasse come a Copenhagen, ad esempio, è stato calcolato che si potrebbe dar vita ad oltre 70.000 nuovi posti di lavoro, oltre a ridurre il numero degli incidenti stradali, il tasso di rumore e di smog.
A Treviso usano la bici quotidianamente il 25 per cento dei cittadini, a Ferrara il 27, a Pesaro e Bolzano, capitali italiane della bicicletta, sfioriamo invece il 30 per cento. Proprio queste ultime tre città sono state inserite nella top 20 delle città europee (con Amsterdam, Berlino e Copenhagen) che hanno la maggior percentuale di spostamenti in bici sul totale degli spostamenti. Insomma, se ci sono le strutture, le sappiamo sfruttare.
Certo poi resta il rovescio della medaglia rappresentato da metropoli o grandi città come Roma, Bari e Torino, dove la situazione è ancora piuttosto critica. Ma con la politica dei piccoli passi possiamo andare lontano. Sempre prendendo l'estero come punto di riferimento: se in tutte le città del mondo si pedalasse come a Copenhagen, ad esempio, è stato calcolato che si potrebbe dar vita ad oltre 70.000 nuovi posti di lavoro, oltre a ridurre il numero degli incidenti stradali, il tasso di rumore e di smog.