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Giro d'Italia, Contador padrone e signore
Ci sono modi e modi per vincere. Alberto Contador sta mettendo le mani sul suo secondo Giro (il terzo se calcoliamo anche quello revocato nel 2011) e lo sta facendo in modo autoritario e perentorio. Il week-end appena trascorso ha confermato che il Pistolero, sulla strada, è imbattibile. Sontuoso a cronometro, inattaccabile in salita. A Madonna di Campiglio avrebbe voluto e potuto vincere, anche per onorare la memoria del suo idolo Marco Pantani. Invece ha lasciato la gloria al bravissimo Mikel Landa, i cui scatti negli ultimi 3km hanno fatto più male ad Aru che non al padrone di questo Giro. Insomma, padrone e signore, perchè la classe non si compra al mercato.
L'Astana sta facendo un lavoro incredibile e di questo va dato atto a tutti i ragazzi di Beppe Martinelli. Ma Contador, pur lasciato senza compagni, ha saputo controllare con una serenità quasi disarmante. "Non so se se i vede dalla tv, ma staccare Alberto in salita non è che sia così semplice" sono state le parole di Aru dopo il traguardo. Il sardo resta secondo nella generale a 2'35 ed è già un grande risultato, visto che Uran si è beccato altri 8 minuti e Porte, dopo aver finito stremato a oltre 27 minuti, ha annunciato il suo ritiro. Insomma, dei 4 candidati alla vittoria finale, sono rimasti in due. E manca tutta l'ultima settimana, quella delle grandi salite. Mortirolo, Cervinia, Colle delle Finestre. Di spazio e montagne per divertirsi ce ne sono parecchie.
Nel ciclismo non si può mai dare nulla per scontato, perchè una caduta (e Contador lo sa benissimo dopo il Tour de France dell'anno scorso) o una giornata storta sono sempre in agguato. Ma, con onestà, bisogna ammettere che solo Re Alberto può perdere questo Giro. Un campione completo, a cui auguriamo di poter raggiungere il grande obiettivo di questo 2015, la doppietta Giro-Tour.
Luca Gregorio
L'Astana sta facendo un lavoro incredibile e di questo va dato atto a tutti i ragazzi di Beppe Martinelli. Ma Contador, pur lasciato senza compagni, ha saputo controllare con una serenità quasi disarmante. "Non so se se i vede dalla tv, ma staccare Alberto in salita non è che sia così semplice" sono state le parole di Aru dopo il traguardo. Il sardo resta secondo nella generale a 2'35 ed è già un grande risultato, visto che Uran si è beccato altri 8 minuti e Porte, dopo aver finito stremato a oltre 27 minuti, ha annunciato il suo ritiro. Insomma, dei 4 candidati alla vittoria finale, sono rimasti in due. E manca tutta l'ultima settimana, quella delle grandi salite. Mortirolo, Cervinia, Colle delle Finestre. Di spazio e montagne per divertirsi ce ne sono parecchie.
Nel ciclismo non si può mai dare nulla per scontato, perchè una caduta (e Contador lo sa benissimo dopo il Tour de France dell'anno scorso) o una giornata storta sono sempre in agguato. Ma, con onestà, bisogna ammettere che solo Re Alberto può perdere questo Giro. Un campione completo, a cui auguriamo di poter raggiungere il grande obiettivo di questo 2015, la doppietta Giro-Tour.
Luca Gregorio