Immagine
L'indice di sofferenza - ovvero cos'è l'Intensity Factor
Quando la mente controlla ogni dato matematico dove il dolore muscolare e' al centro del nostro sistema allenante o dellla nostra prestazione. La scienza va' avanti, ma l'uomo resta al centro di ogni nuovo mezzo per dare riferimento ai nostri progressi e sopratutto ai nostri sistemi allenanti (tabelle di allenamento), regolati come sempre da ovvi obiettivi: fcr - ftp - resistenza - rpm - ect.
Oggi giorno molte persone si affidano a strumenti sempre piu' efficenti :misuratori di potenza oltre al vecchio ma ancora insostituibile cardio frequenzimentro e conta pedalate,
Alla fine di un'allenamento o gara, scaricando su opportuni software si leggono dei rapporti/dati che diventano le prime volte numeri senza senso, ma poi nel tempo diventano i nostri obiettivi e le nostre speranze o i nostri ahime' limiti fisiologici e di tempo allenante.
Indice di sofferenza
L'indice di sofferenza costituisce un'analisi dei dati riguardanti la tua frequenza cardiaca. Tenendo traccia della tua frequenza cardiaca durante l'allenamento e dei suoi livelli rispetto ai tuoi valori massimi, stabiliamo un valore per mostrarti l'intensità con cui hai lavorato. Il punteggio aumenterà di pari passo con il tempo e con la lunghezza della tua attività. Confronta il tuo Indice di sofferenza con quello di amici e professionisti, valuta se sei in grado di affrontare un allenamento veramente epico e resta motivato per fare ancora meglio! L'Indice di sofferenza si ispira al concetto di TRIMP (TRaining IMPulse, impulso di allenamento) ideato dal Dr. Eric Bannister.
Intensità
L'intensità è il nostro modo di mostrare la difficoltà di un giro a confronto con il tuo FTP. Prendiamo la tua potenza media ponderata del giro e la confrontiamo con il tuo FTP. Se la tua potenza media ponderata è di 250 W e il tuo FTP di 300 W, l'intensità sarà dell'83%. È possibile raggiungere un'intensità superiore al 100% se il giro è durato meno di un'ora.
• Giro di resistenza/recupero - Dal 65% in giù
• Giro moderato - Dal 65 all'80%
• Giro del ritmo - Dall'80 al 95%
• Corsa o gara a cronometro - Dal 95 al 105%
• Corsa o gara a cronometro breve - Dal 105% in su
Come interpretare le sensazioni della mente puo' venirci d'aiuto
Come insegno agli altri, ma anche a me stesso: soffriamo tutti alla stessa maniera, solo che c'e' chi soffre, e sta zitto e pedala, la dentro ci sa' stare e ci sta' tanto da fare la differenza: salita - pianura o discesa non conta, non si parla di percorso, ma di controllare la mente ed alzare la " soglia del dolore".
Spesso quando mi diverto nelle Gran Fondo, o in qualche allenamento a " tutta - Strava Test Time " quando inizia la "sofferena" inizia la solita storia dove il mio "cervello" urla vendetta e chiede solo uan cosa: STOP.
La solita storia, la stessa ogni volta, perche' sempre e' cosi?
L'acido lattico ed il cuore fanno la loro parte migliore: l'omeostasi ci vorrebbe venire d'aiuto e riportare allo stato di "pace " come eravamo alla partenza: ma noi non lo vogliamo.
Testa bassa e C.V. - cavalli al massimo - zitto e pedala.
Si mena e si mena a tutta, si guarda l'amico davanti o il numero del cardio che sale, si ha paura a guardare la potenza ogni 3 secondi che sale e scende continuamente e si spera non scenda solo andando avanti.
A questo punto c'e' la differenza, il limite di chi arriva e di chi non arriva al proprio limite che noi definiamo spesso fin troppo semplicemente " DOTE ".
Un grosso tuffo dentro di noi, la forza nasce da dentro, le appendici sono la fine di una lunga storia fisiologica ed emozionale, mai sara' il contrario.
Si continua a cercare dentro di noi le risposte a queste domande dove ogni pedalata ha un valore assoluto e non si pensa piu' ai comuni valori quali : distanza, tempo o velocita'.
Si pensa solo a noi stessi, dare il massimo del QUI e ORA, visto che ogni volta e' una nuova avventura, ognoi volta e' una nuova strada , ogni volta siamo spesso vittime di sistuazioni oltre lo sport che ci avvolgono di negativita' totale e ci fanno perdere la forze interiore di credere in noi stessi, cosa che lo sport sa' dare e questo ad ogni livello atletico.
Siamo tutti uguali dentro e fuori: Amatori, Dilettanti, Professionisti - soffriamo tutti assieme alla stessa maniera non scordiamo mai questa regola.
Per cui se non sappiamo controllare il dolore e la sofferenza (Indice di Sofferenza) allora nessun pezzo da 90 del nostro mezzo al limite dei 6 kg , potra' darci quello che c'e' dentro e che non si pesa mai in meno ma in piu'.
Impariamo a conoscerci meglio per capire che non siamo mai soli nei pensieri e nelle azioni, ma siamo il frutto di tante cose comuni al genere umano.
Oggi giorno molte persone si affidano a strumenti sempre piu' efficenti :misuratori di potenza oltre al vecchio ma ancora insostituibile cardio frequenzimentro e conta pedalate,
Alla fine di un'allenamento o gara, scaricando su opportuni software si leggono dei rapporti/dati che diventano le prime volte numeri senza senso, ma poi nel tempo diventano i nostri obiettivi e le nostre speranze o i nostri ahime' limiti fisiologici e di tempo allenante.
Indice di sofferenza
L'indice di sofferenza costituisce un'analisi dei dati riguardanti la tua frequenza cardiaca. Tenendo traccia della tua frequenza cardiaca durante l'allenamento e dei suoi livelli rispetto ai tuoi valori massimi, stabiliamo un valore per mostrarti l'intensità con cui hai lavorato. Il punteggio aumenterà di pari passo con il tempo e con la lunghezza della tua attività. Confronta il tuo Indice di sofferenza con quello di amici e professionisti, valuta se sei in grado di affrontare un allenamento veramente epico e resta motivato per fare ancora meglio! L'Indice di sofferenza si ispira al concetto di TRIMP (TRaining IMPulse, impulso di allenamento) ideato dal Dr. Eric Bannister.
Intensità
L'intensità è il nostro modo di mostrare la difficoltà di un giro a confronto con il tuo FTP. Prendiamo la tua potenza media ponderata del giro e la confrontiamo con il tuo FTP. Se la tua potenza media ponderata è di 250 W e il tuo FTP di 300 W, l'intensità sarà dell'83%. È possibile raggiungere un'intensità superiore al 100% se il giro è durato meno di un'ora.
• Giro di resistenza/recupero - Dal 65% in giù
• Giro moderato - Dal 65 all'80%
• Giro del ritmo - Dall'80 al 95%
• Corsa o gara a cronometro - Dal 95 al 105%
• Corsa o gara a cronometro breve - Dal 105% in su
Come interpretare le sensazioni della mente puo' venirci d'aiuto
Come insegno agli altri, ma anche a me stesso: soffriamo tutti alla stessa maniera, solo che c'e' chi soffre, e sta zitto e pedala, la dentro ci sa' stare e ci sta' tanto da fare la differenza: salita - pianura o discesa non conta, non si parla di percorso, ma di controllare la mente ed alzare la " soglia del dolore".
Spesso quando mi diverto nelle Gran Fondo, o in qualche allenamento a " tutta - Strava Test Time " quando inizia la "sofferena" inizia la solita storia dove il mio "cervello" urla vendetta e chiede solo uan cosa: STOP.
La solita storia, la stessa ogni volta, perche' sempre e' cosi?
L'acido lattico ed il cuore fanno la loro parte migliore: l'omeostasi ci vorrebbe venire d'aiuto e riportare allo stato di "pace " come eravamo alla partenza: ma noi non lo vogliamo.
Testa bassa e C.V. - cavalli al massimo - zitto e pedala.
Si mena e si mena a tutta, si guarda l'amico davanti o il numero del cardio che sale, si ha paura a guardare la potenza ogni 3 secondi che sale e scende continuamente e si spera non scenda solo andando avanti.
A questo punto c'e' la differenza, il limite di chi arriva e di chi non arriva al proprio limite che noi definiamo spesso fin troppo semplicemente " DOTE ".
Un grosso tuffo dentro di noi, la forza nasce da dentro, le appendici sono la fine di una lunga storia fisiologica ed emozionale, mai sara' il contrario.
Si continua a cercare dentro di noi le risposte a queste domande dove ogni pedalata ha un valore assoluto e non si pensa piu' ai comuni valori quali : distanza, tempo o velocita'.
Si pensa solo a noi stessi, dare il massimo del QUI e ORA, visto che ogni volta e' una nuova avventura, ognoi volta e' una nuova strada , ogni volta siamo spesso vittime di sistuazioni oltre lo sport che ci avvolgono di negativita' totale e ci fanno perdere la forze interiore di credere in noi stessi, cosa che lo sport sa' dare e questo ad ogni livello atletico.
Siamo tutti uguali dentro e fuori: Amatori, Dilettanti, Professionisti - soffriamo tutti assieme alla stessa maniera non scordiamo mai questa regola.
Per cui se non sappiamo controllare il dolore e la sofferenza (Indice di Sofferenza) allora nessun pezzo da 90 del nostro mezzo al limite dei 6 kg , potra' darci quello che c'e' dentro e che non si pesa mai in meno ma in piu'.
Impariamo a conoscerci meglio per capire che non siamo mai soli nei pensieri e nelle azioni, ma siamo il frutto di tante cose comuni al genere umano.