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Ho forato... e non so cambiare la camera d'aria
Mettiamo subito le carte in tavola; nonostante una certa età e l'utilizzo della bici da ormai 6 lustri, con migliaia e migliaia di chilometri percorsi a diverse latitudini, confesso pubblicamente di non essere in grado di cambiare una camera d'aria. Lo so che è una cosa semplicemente scandalosa..
Una vergogna che mi consuma, ma non riesco a superare questo piccolo/grande scoglio; ho un blocco totale ed assoluto che mi paralizza completamente e mi impedisce di procedere alla suddetta operazione. E quando questo succede, di solito (l'operazione), viene svolta da qualche premuroso amico, che scuote il capo, mormorando poche e confuse parole, dal significato poco comprensibile, ma facilmente intuibile.
In altre occasioni infauste il cellulare carico è stato oltremodo utile per un ritorno motorizzato verso casa.Tenete conto che nelle altre attività umane rientro nella media, seppure nel segmento basso.
E così vengo punito nel modo più crudele e disumano: buco, continuamente, senza remissione, su tutti i tipi di terreno, pianura, salita, discesa e anche da fermo. Ormai sono esausto, non ce la faccio più. Da solo o in compagnia, ruota davanti ,ruota di dietro; se c'è qualcuno che buca, quello sono io, potere stare sicuri. Il sibilo dell'aria che esce dalla ruota, il sentire i sassi sul cerchione, che sensazioni e momenti orribili. La mente che blocca tutte le emozioni, ma la bocca no.
E' ormai un incubo ricorrente , anche di notte quando dormo, sogno di bucare. Un fenomeno paranormale che mi perseguita da molto tempo e che travalica ogni ragionamento logico, ogni considerazione fatta dalla mente umana. Peso eccessivo del ciclista, troppa/poca pressione, camera d'aria difettata, flat , valvola, usura dei copertoncini, buca improvvisa, sasso maledetto, spina e vetro invisibile e l'ultima, la più dolorosa, da vera fitta al cuore: "può capitare".
Sempre a me, però; La statistica applicata al cicloturismo, mostra tutti i limiti della scienza che non può spiegare il perché di certi fenomeni paranormali. Buco talmente spesso che, le rare volte che non succede, quasi quasi mi preoccupo, sembra una cosa sbagliata, strana e invece dovrebbe essere il contrario, almeno credo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato ieri mattina quando ,entrando nel garage, ho visto le due bici, da strada e MTB, entrambe con la ruota posteriore a terra. Lì ferme, appoggiate al muro e buche. Un quadro orribile, osceno, terrificante. E mia moglie ha un alibi di ferro.
Allora ho detto a me stesso; "adesso basta", devo confessare pubblicamente la mia innominabile mancanza, fare ammenda e sperare che gli dei della bici abbiano compassione per me. Questa congiunzione astrale negativa deve assolutamente finire, voglio essere un cicloturista normale. Dimagrirò, curerò tutti i dettagli che adesso trascuro, contatterò sciamani e santoni, farò di tutto perché questo infernale fenomeno finisca, una volta per tutte.!! Sono disponibile ad ogni sacrificio possibile ed immaginabile, perfino... ad imparare a cambiare anche una camera d'aria da solo.
Graziano Majavacchi
Una vergogna che mi consuma, ma non riesco a superare questo piccolo/grande scoglio; ho un blocco totale ed assoluto che mi paralizza completamente e mi impedisce di procedere alla suddetta operazione. E quando questo succede, di solito (l'operazione), viene svolta da qualche premuroso amico, che scuote il capo, mormorando poche e confuse parole, dal significato poco comprensibile, ma facilmente intuibile.
In altre occasioni infauste il cellulare carico è stato oltremodo utile per un ritorno motorizzato verso casa.Tenete conto che nelle altre attività umane rientro nella media, seppure nel segmento basso.
E così vengo punito nel modo più crudele e disumano: buco, continuamente, senza remissione, su tutti i tipi di terreno, pianura, salita, discesa e anche da fermo. Ormai sono esausto, non ce la faccio più. Da solo o in compagnia, ruota davanti ,ruota di dietro; se c'è qualcuno che buca, quello sono io, potere stare sicuri. Il sibilo dell'aria che esce dalla ruota, il sentire i sassi sul cerchione, che sensazioni e momenti orribili. La mente che blocca tutte le emozioni, ma la bocca no.
E' ormai un incubo ricorrente , anche di notte quando dormo, sogno di bucare. Un fenomeno paranormale che mi perseguita da molto tempo e che travalica ogni ragionamento logico, ogni considerazione fatta dalla mente umana. Peso eccessivo del ciclista, troppa/poca pressione, camera d'aria difettata, flat , valvola, usura dei copertoncini, buca improvvisa, sasso maledetto, spina e vetro invisibile e l'ultima, la più dolorosa, da vera fitta al cuore: "può capitare".
Sempre a me, però; La statistica applicata al cicloturismo, mostra tutti i limiti della scienza che non può spiegare il perché di certi fenomeni paranormali. Buco talmente spesso che, le rare volte che non succede, quasi quasi mi preoccupo, sembra una cosa sbagliata, strana e invece dovrebbe essere il contrario, almeno credo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato ieri mattina quando ,entrando nel garage, ho visto le due bici, da strada e MTB, entrambe con la ruota posteriore a terra. Lì ferme, appoggiate al muro e buche. Un quadro orribile, osceno, terrificante. E mia moglie ha un alibi di ferro.
Allora ho detto a me stesso; "adesso basta", devo confessare pubblicamente la mia innominabile mancanza, fare ammenda e sperare che gli dei della bici abbiano compassione per me. Questa congiunzione astrale negativa deve assolutamente finire, voglio essere un cicloturista normale. Dimagrirò, curerò tutti i dettagli che adesso trascuro, contatterò sciamani e santoni, farò di tutto perché questo infernale fenomeno finisca, una volta per tutte.!! Sono disponibile ad ogni sacrificio possibile ed immaginabile, perfino... ad imparare a cambiare anche una camera d'aria da solo.
Graziano Majavacchi