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Ciclista di 26 anni travolto da un'auto: è in fin di vita
Ancora un incidente. Ancora un ciclista coinvolto. La giornata lascia sul campo un'altra vittima della disattenzione, del traffico, della città. E ad ogni articolo di cronaca ne segue un altro e un altro ancora, senza apparente fine. Ma forse la tristezza più grande è la rassegnazione di noi ciclisti che siamo...
ormai abituati a convivere con questo problema. Un ragazzo di 26 in bilico tra la vita e la morte continua la sua lotta. Come fosse ancora sui pedali alla ricerca di un equilibrio perduto.
[1;55] Piazzale Loreto, una delle arterie principali di Milano, non fa sconti. E tra un semaforo rosso e una precedenza da dare basta davvero una piccola disattenzione (dell'automobilista così come del ciclista) per causare un incidente.
L'auto urta un giovane che viene dal lato opposto della strada. Il conducente si ferma a prestare i primi soccorsi. Poi sirene, polizia, ambulanza, corsa in ospedale in codice rosso dove la battaglia vera è appena cominciata.
Resta un po' di segatura a coprire malamente l'asfalto macchiato. Resta negli animi l'amarezza per un incidente evitabile: una pista ciclabile? Una protezione in più del ciclista? una traiettoria differente. Invece siamo ancora qui a parlarne, sospesi anche noi tra rassegnazione e rabbia.
Vogliamo fare qualcosa? Possiamo fare qualcosa? Ditecelo voi e forSe tutti assieme potremmo davvero cominciare a cambiare le cose. Voi ci mettete la forza, le idee e noi vi possiamo dare la voce!
ormai abituati a convivere con questo problema. Un ragazzo di 26 in bilico tra la vita e la morte continua la sua lotta. Come fosse ancora sui pedali alla ricerca di un equilibrio perduto.
[1;55] Piazzale Loreto, una delle arterie principali di Milano, non fa sconti. E tra un semaforo rosso e una precedenza da dare basta davvero una piccola disattenzione (dell'automobilista così come del ciclista) per causare un incidente.
L'auto urta un giovane che viene dal lato opposto della strada. Il conducente si ferma a prestare i primi soccorsi. Poi sirene, polizia, ambulanza, corsa in ospedale in codice rosso dove la battaglia vera è appena cominciata.
Resta un po' di segatura a coprire malamente l'asfalto macchiato. Resta negli animi l'amarezza per un incidente evitabile: una pista ciclabile? Una protezione in più del ciclista? una traiettoria differente. Invece siamo ancora qui a parlarne, sospesi anche noi tra rassegnazione e rabbia.
Vogliamo fare qualcosa? Possiamo fare qualcosa? Ditecelo voi e forSe tutti assieme potremmo davvero cominciare a cambiare le cose. Voi ci mettete la forza, le idee e noi vi possiamo dare la voce!