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Arrivano le feste... cedere ad un po' d'ozio o continuare ad allenarsi?
Si avvicinano le feste e, come ci giriamo, le Kilocalorie ci avvolgono la mente, tra sogni proibiti e necessita' di un rito tanto atteso. La bilancia viene allontanata dai nostri sguardi, come se fosse un peccato o un'arma pericolosa contro noi stessi. Lo stress della vita quotidiana ci assale, piacere è piacere, mangiare fa star bene quanto muoversi per la nostra mente: endorfine e dopamina si stimolano non solo muovendosi come consciamente facciamo noi Ciclisti.
Rilassati davanti alla TV cosa appaga di piu' di un bella fetta di dolce ed un santo digestivo? Arriva il giorno, organizzi tutto e prendi la bicicletta, prendi la solita salita: come mai ogni giorno sembra sempre piu' dura? Sara' la percentuale di grasso che piano piano ci avvolge dalla testa i piedi, come la nebbia fa alla vista quando si perde la strada per il percorso scelto per il nostro viaggio. L'Inverno e' la stagione spesso dell'abbandono, la piu' difficile e lunga da far passare, prima che il sole risplenda di nuovo e ci riporti come sempre felici di essere attori di ogni salita e conquistatori della vetta.
Ora vi propongo un quesito: che differenza c’è tra mangiare un biscotto e una scatola di biscotti? Se un dolce lo mangiamo per il suo fino sapore, basterebbe uno, dico uno. Perche' un biscotto tira l'altro e cosi' via fino a finire la scatola, come se fosse una corsa verso la salvezza "spirituale" visto che fisica non lo e', su questo siamo tutti d'accordo no?
Ci si ingozza fino ad esplodere , quasi come in gara, fino all'ultimo pezzettino ma perche' ?
La parte consapevole della mente umana dovrebbe distinguere con l’esperienza del passato, le ovvie scelte per un futuro migliore, quindi non commettere gli stessi errori. Ma non e' cosi', vince sempre la parte peggiore della nostra forma "sapiens", che cresce sempre e non ha limite, questo nel bene e nel male. Troviamo il giusto compromesso tra “fatica e piacere”, troviamo il compromesso nella salute fisica (il movimento) e la parte gusto/olfatto/vista/udito e tatto. Non priviamoci di tutto, ma neanche finiamo nell'affogare nel piacere del "dolce sapore".
Per finire queste mie considerazioni provate ad allenare la mente, non e' facile ma si puo' fare:
- Se si pensa grasso si diventa grassi.
- Se si pensa magro, si ingrassa, ma anche si perde facilmente il grasso in eccesso.
- Se si pensa che il segreto sia in un numero, allora forse non abbiamo ancora capito che i numeri definiscono una linea guida, ma non la nostra vita, per fortuna.
Festeggiamo le Feste in santa pace: non e' che qualche giorno di ozio e vizi rovini il resto dei sacrifici e privazioni: quando arrivera' il Sole, quando la bici tornera' a percorrere le vere strade e non quelle dell'ozio ...., bastera' cambiare "focus" e tornare a quanto duro richiede questo sport per cercare di superare se stessi, in mezzo agli altri, ma sopratutto per vivere ancora un'altro anno fatto di salite, scatti, fughe e sopratutto di felicita'.
Alessandro Schiasselloni
Rilassati davanti alla TV cosa appaga di piu' di un bella fetta di dolce ed un santo digestivo? Arriva il giorno, organizzi tutto e prendi la bicicletta, prendi la solita salita: come mai ogni giorno sembra sempre piu' dura? Sara' la percentuale di grasso che piano piano ci avvolge dalla testa i piedi, come la nebbia fa alla vista quando si perde la strada per il percorso scelto per il nostro viaggio. L'Inverno e' la stagione spesso dell'abbandono, la piu' difficile e lunga da far passare, prima che il sole risplenda di nuovo e ci riporti come sempre felici di essere attori di ogni salita e conquistatori della vetta.
Ora vi propongo un quesito: che differenza c’è tra mangiare un biscotto e una scatola di biscotti? Se un dolce lo mangiamo per il suo fino sapore, basterebbe uno, dico uno. Perche' un biscotto tira l'altro e cosi' via fino a finire la scatola, come se fosse una corsa verso la salvezza "spirituale" visto che fisica non lo e', su questo siamo tutti d'accordo no?
Ci si ingozza fino ad esplodere , quasi come in gara, fino all'ultimo pezzettino ma perche' ?
La parte consapevole della mente umana dovrebbe distinguere con l’esperienza del passato, le ovvie scelte per un futuro migliore, quindi non commettere gli stessi errori. Ma non e' cosi', vince sempre la parte peggiore della nostra forma "sapiens", che cresce sempre e non ha limite, questo nel bene e nel male. Troviamo il giusto compromesso tra “fatica e piacere”, troviamo il compromesso nella salute fisica (il movimento) e la parte gusto/olfatto/vista/udito e tatto. Non priviamoci di tutto, ma neanche finiamo nell'affogare nel piacere del "dolce sapore".
Per finire queste mie considerazioni provate ad allenare la mente, non e' facile ma si puo' fare:
- Se si pensa grasso si diventa grassi.
- Se si pensa magro, si ingrassa, ma anche si perde facilmente il grasso in eccesso.
- Se si pensa che il segreto sia in un numero, allora forse non abbiamo ancora capito che i numeri definiscono una linea guida, ma non la nostra vita, per fortuna.
Festeggiamo le Feste in santa pace: non e' che qualche giorno di ozio e vizi rovini il resto dei sacrifici e privazioni: quando arrivera' il Sole, quando la bici tornera' a percorrere le vere strade e non quelle dell'ozio ...., bastera' cambiare "focus" e tornare a quanto duro richiede questo sport per cercare di superare se stessi, in mezzo agli altri, ma sopratutto per vivere ancora un'altro anno fatto di salite, scatti, fughe e sopratutto di felicita'.
Alessandro Schiasselloni