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Redazione

Al via a Londra i mondiali di ciclismo su pista

Prendono il via oggi i Mondiali di Ciclismo su Pista di Londra 2016. Cinque giorni di gare in cui saranno assegnate 56 medaglie e si decideranno le qualificazioni per le prossime Olimpiadi. Scopriamo i protagonisti e le attese della nazionale italiana.


Se c'è un'immagine che è rimasta nella memoria degli appassionati di ciclismo dalle Olimpiadi di Londra 2012, è sicuramente il velodromo di Lee Valley traboccante di entusiasmo, esaurito in ogni ordine di posto e con altrettanta folla a seguire le competizioni sui megaschermi all'esterno. Un miracolo a pedali spinto dai successi della nazionale di casa (7 ori su 10 in palio) tanto quanto dalla travolgente passione per la bicicletta che ha contagiato la capitale inglese negli ultimi anni.
A quattro anni di distanza, il Lee Valley Velopark torna sotto i riflettori internazionali con i Mondiali di ciclismo su pista che prendono il via nel pomeriggio di oggi, con un nuovo tutto esaurito che porterà oltre 50mila spettatori al velodromo londinese.
 
A spingere l'entusiasmo ci saranno soprattutto due star del grande pubblico che si cimenteranno sulla pista di casa per la prima volta a questi livelli. Alle Olimpiadi londinesi infatti Bradley Wiggins e Mark Cavendish furono impegnati solo nelle prove su strada, questa volta scenderanno in pista inseguendo un nuovo sogno a cinque cerchi. La rassegna londinese ha infatti un significato doppio, perchè oltre che assegnare le maglie iridate servirà a stabilire gli ultimi posti di qualificazione per le Olimpiadi di Rio 2016. Una scelta non casuale quella della federazione britannica, che già nel 2008 organizzò i mondiali in casa per affinare i meccanismi dei suoi atleti in chiave olimpica.
Cavendish e Wiggins correranno in coppia nell'americana, con Wiggo che farà parte anche del quartetto dell'inseguimento a squadre, le cui qualificazioni hanno inaugurato oggi il primo giorno di gara. Le attese britanniche nel settore maschile sono concentrate però sulla sfida alla Francia nelle discipline veloci, con l'olimpionico Jason Kenny chiamato a riscattarsi dopo aver assistito inerme nelle ultime stagioni ai trionfi dei transalpini Grégory Baugé e François Pervis.
 
Le speraze italiane ruotano, come ormai d'abitudine, intorno ad Elia Viviani. Il velocista veronese si divide con il colombiano Fernando Gaviria i favori del pronostico nell'Omnium, disciplina per cui ha già strappato da tempo il pass olimpico. Viviani sarà quasi una presenza fissa di questo appuntamento londinese, che lo vedrà protagonista anche nell'americana (in coppia con Liam Bertazzo, con cui conquistò l'argento 12 mesi fa), nello scratch e persino nel quartetto dell'inseguimento, che in qualificazione ha saputo stabilire uno storico record nazionale con il tempo di 3'57"800. Occhi puntati in casa azzurra anche su Francesco Ceci, cui potrebbe bastare un buon piazzamento per ottenere la qualificazione olimpica nel keirin.
L'altra certezza per le prossime olimpiadi sarà nell'inseguimento a squadre femminile, dove il quartetto ha già ottenuto i punti sufficienti per la qualificazione ma vuole dimostrare anche in questa rassegna iridata la sua costante crescita di rendimento. A giocarsi l'accesso a Rio 2016 sarà invece Simona Frapporti nell'omnium, alla quale serve un grande risultato, ma in questo velodromo dei miracoli tutto può essere possibile.
 
 
Il programma delle finali:
 
Mercoledì 2 marzo
Scratch uomini
Inseguimento individuale donne
Velocità a squadre donne
Velocità a squadre uomini
 
Giovedì 3 marzo
Chilometro da fermo uomini
Scratch donne
Keirin donne
Inseguimento a squadre uomini
 
Venerdì 4 marzo
500 metri donne
Corsa a punti uomini
Inseguimento individuale uomini
Inseguimento a squadre donne
 
Sabato 5 marzo
Velocità individuale uomini
Corsa a punti donne
Omnium uomini
 
Domenica 6 marzo
Velocità individuale donne
Keirin uomini
Omnium donne
Americana uomini
 
 
Grégory Baugé, star della velocità dei mondiali londinesi, sarà il protagonista anche di "Riding Stars", in onda questa sera alle 20.30 su Bike Channel.
 




Filippo Cauz