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Redazione

Approvata la nuova legge sull'omicidio stradale

Dopo un lungo iter parlamentare, è stata finalmente approvata la nuova legge sull'omicidio stradale. Una novità che arriva sul nascere di una stagione tormentata dagli incidenti ai ciclisti, e che si spera possa comportare un piccolo passo avanti verso una maggiore sicurezza sulle nostre strade, troppo spesso teatro di tragedie.
 
Il provvedimento legislativo è stato approvato al Senato, con 149 voti a favore, 3 contrari e 15 astenuti dopo che il governo ha posto la questione di fiducia sulla votazione. La nuova norma si sovrappone parzialmente alle leggi già esistenti in materia di morti o lesioni provocate alla guida, ma inasprisce le pene in caso di guida con tassi alcoolemici elevati o di gravi infrazioni del codice della strada, come l'eccesso di velocità, la guida contromano, le infrazioni ai semafori, i sorpassi azzardati e le inversioni a rischio, oltre che nei casi di morti plurime. Le pene si aggravano inoltre per i conducenti di mezzi pesanti e soprattutto per i cosiddetti "pirati", ovvero per chi fugge dopo l'incidente sottraendosi all'obbligo di soccorso.
La novità più rilevante riguarda i tempi di revoca della patente per gli autori di incidenti gravi: una nuova licenza di guida sarà concessa soltanto dopo 15 anni in caso di omicidio o 5 anni per lesioni. Nonostante sia stata cancellata dalla bozza di decreto l'ipotesi di "ergastolo della patente" resta comunque la possibilità di aumentare i termini nei casi più gravi, fino a 30 anni in caso di omicidio con fuga dopo l'incidente.
 
Questo il commento del relatore sul progetto di legge, on. Paolo Gandolfi: “L’omicidio stradale è legge. Ora l’Italia si avvicina all’Europa e sembra prendere sul serio il tema della sicurezza stradale e della giustizia per le vittime degli incidenti. Per gli italiani con meno di 50 anni gli incidenti stradali sono in assoluto la principale causa di morte, questo è anche dovuto alla sottovalutazione dei rischi di certi comportamenti di guida. Le vittime della strada sono in aumento e lo sono soprattutto i pedoni e i ciclisti nelle città. La strage quotidiana va fermata e questa legge è uno dei passi da fare, ora ce ne attendono altri, approvando la Riforma al Codice della Strada”.
 
Nel 2014 in Italia si sono registrati 3.381 morti legati ad incidenti stradali, prevalentemente su strade urbane e statali, di cui 273 ciclisti e 578 pedoni. La speranza è che il nuovo intervento legislativo possa contribuire a ridurre i numeri di questa strage, una riduzione che comunque dovrà partire sempre dai comportamenti dei guidatori, cui non bisogna smettere di ricordare l'importanza di una guida sicura e del rispetto dei limiti di velocità e degli altri utenti della strada, a partire dai più vulnerabili come pedoni e ciclisti.
 
 
Ecco nello specifico le pene previste dalla nuova legge:
 
Lesioni stradali
Aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l’incidente è causato da manovre pericolose la reclusione sarà da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.
 
Mezzi pesanti
L’ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.
 
Fuga del conducente
Se il conducente fugge dopo l’incidente scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima.
 
Revoca della patente
In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.

Raddoppio della prescrizione
Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l’arresto obbligatorio in flagranza nel caso più grave (bevuta ‘pesante’ e droga). Negli altri casi l’arresto è facoltativo. Il pm, inoltre, potrà chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.

Perizie coattive
Il giudice può ordinare anche d’ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo può pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo può essere disposto anche dal pm.



Filippo Cauz