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Redazione

Milano-Sanremo. Tanti pretendenti per una vittoria unica

Domani si corre l'edizione 2016 della Milano-Sanremo. La prima classica monumento della stagione, quella con il percorso più facile e con la tattica più difficile. A sfidarsi un gran numero di pretendenti.

Si dice che il bello della Milano-Sanremo sia che tutti possono vincerla. Un assunto basato su solide fondamenta, a giudicare dal lungo albo d'oro della Classicissima, ma forse un po' traballante in tempi recenti. Se si va a vedere la storia delle Sanremo degli ultimi 20 anni, infatti, si nota come il ventaglio dei vincitore si riduce di fatto a due sole tipologie di corridore: il velocista più o meno puro e lo scattista dotato di sufficiente spunto veloce. Un po' poco, forse, per una gara che ha più di un secolo di storia (la prima fu nel 1907) ma abbastanza per adattarsi al panorama delle classiche attuali: un panorama che fortunatamente offre un buon numero di corridori di alto livello corrispondenti alle caratteristiche di cui sopra.

Certo, nel ciclismo nulla è mai scritto in partenza e non si contano le gare il cui copione si è ritrovato stravolto in corso d'opera, sono casi rari ma non impossibili, e pure la Sanremo vi si è prestata in passato e promette di farlo ancora in futuro. Sono i casi su cui contano i corridori come Vincenzo Nibali, che su questo percorso non ha nessuna carta da giocare eppure ogni anno cerca di esserci e di rendersi protagonista, benchè sappia bene che per cercare di vincere può soltanto sperare di arrivare da solo. Un po' come Fabian Cancellara, che la Classicissima l'ha già vinta e che domani la correrà per l'ultima volta: lo svizzero si presenta al via in condizioni eccelse, e farà di tutto per rompere gli schemi delle squadre dei velocisti, chi dovesse condividere con lui questo obiettivo farà bene a non perdere di vista la sua ruota negli ultimi 30 km di gara, tra la Cipressa e la discesa del Poggio.

I segnali per aspettarsi un finale meno scontato non sono mancati nelle ultime settimane, dall'Omloop Het Niewsblad alla Tirreno-Adriatico, passando per la Paris-Nice, si è assistito ad un avvio di stagione ricco di sorprese, con i cacciatori di classiche meno intimiditi del solito e i velocisti costretti spesso ad inseguimenti disperati. Quello di Sanremo però è un traguardo diverso, perchè se nell'ultimo mese si è assistito già a corse di grande importanza, quello di domani è il primo traguardo davvero storico di questa stagione. E nessuno, davvero nessuno, vorrà lasciare nulla di intentato.

Occhio dunque a Fabian Cancellara come al campione del mondo Peter Sagan, a Zdeněk Štybar come a Michał Kwiatkowski, e soprattutto a Greg Van Avermaet, il corridore più aggressivo del lotto che in questa stagione, finalmente, sembra aver trovato quel "killer instinct" che gli era sempre mancato per trasformare i tantissimi piazzamenti in vittorie.

Sono questi i nomi più interessanti tra coloro che possono sperare di soffiare la vittoria ai velocisti, benchè il cast ristretto dei favoriti non puiò che coincidere con la lista dei migliori sprinter. Assente il campione uscente John Degenkolb (investito malamente insieme ai compagni di squadra mentre pedalava in ritiro), gli indiziati principali sembrano essere coloro che lo affiancarono sul podio 12 mesi fa: Alexander Kristoff e Michael Matthews. Ma a buttarsi in volata ci saranno anche un altro vincitore del passato come Mark Cavendish, i francesi Nacer Bouhanni e Arnaud Démare e il britannico Ben Swift. Grande è la curiosità inoltre intorno ai due giovanissimi che alla Tirreno-Adriatico hanno lasciato intendere come sarà il futuro delle volate nel prossimo decennio: Caleb Ewan e Fernando Gaviria. 290 km potrebbero essere un po' troppi per le loro gambe, ma c'è da scommettere che qui ci verranno per vincere molto spesso, se non sarà quest'anno all'esordio, sarà tra 12 mesi soltanto.

Le speranze italiane infine, detto dei sogni di Vincenzo Nibali, sono tutte tra i velocisti: Elia Viviani, Nicolò Bonifazio, Sacha Modolo, Giacomo Nizzolo e Sonny Colbrelli non compaiono di certo nelle prime file dei favoriti, ma nella Classicissima di casa proveranno in ogni modo a infilarsi nel varco giusto.

Appuntamento domani pomeriggio, quindi, con il traguardo di via Roma e con la storia di questa corsa che non ne vuole sapere di perdere il suo antico fascino.


Filippo Cauz