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Redazione

Campi da Gioco, quando il ciclismo incontra il teatro

Al via questa sera al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (FI) una rassegna in quattro tappe dedicata ad alcune grandi storie tratte da oltre un secolo di ciclismo. Eddy Merckx, Ottavio Bottecchia, Costante Girardengo e Luigi Malabrocca sono i protagonisti di quattro spettacoli teatrali che, insieme alla mostra dedicata a Gastone Nencini, riporteranno la bicicletta protagonista nel comune toscano che il prossimo 17 maggio ospiterà la partenza della decima tappa del Giro d'Italia.

La figura iconica di Eddy Merckx, detto “il Cannibale” per la sua fame di vittoria; la straordinaria vita di Ottavio Bottecchia, primo italiano a vincere il Tour de France; la storia vera di Costante Girardengo, vincitore di innumerevoli corse in bicicletta, e di Sante Decimo Pollastri, che i chilometri li faceva per sfuggire a chi gli dava la caccia. E le imprese di Luigi Malabrocca, famoso eroe perdente del Dopoguerra: sono loro i protagonisti dei quattro spettacoli dedicati al ciclismo, in programma al Teatrodante Carlo Monni da martedi 19 aprile al 15 maggio (piazza Dante 23, Campi Bisenzio - FI). L’iniziativa è pensata per festeggiare il Giro d’Italia, che il 17 maggio passerà dal Comune di Campi Bisenzio, per la decima tappa della corsa in rosa.

La seconda edizione di “Campi da gioco”, la rassegna che coniuga sul palcoscenico l’universo dello sport con quello teatrale, si inaugurerà con la messa in scena il 19 aprile alle ore 21 delle imprese del ciclista belga Eddy Merckx, in “L’ombra del cannibale”, opera firmata da Marco Ballestracci, cantante, musicista e scrittore, che ne interpreta anche la voce narrante, con Claudio Cecchetto alla fisarmonica. Merckx è stato uno dei più grandi ciclisti di ogni tempo, spietato, infallibile, dal carattere duro e dal fisico possente. Il suo soprannome, Cannibale, ben lo rappresentava, perché inghiottiva tutto ciò che poteva inghiottire: tempi, salite, avversari. Nello spettacolo, che è tratto dal libro omonimo di Ballestracci, si racconteranno le grandi gare e le scene di vita, i momenti di trionfo e le lotte senza tregua, per rivivere le stesse emozioni dello sport.

"Merckx è fortissimo in volata. Merckx è un passista straordinario. Merckx non lo puoi battere a cronometro. A chi per la prima volta lo ha chiamato Cannibale andrebbe consegnato un premio". Era questo il sentimento diffuso nell'agone ciclistico all'apice della carriera del Cannibale, tra il 1969 e il 1974. Eddy Merckx era un tiranno, un corridore temuto, ammirato, odiato, gigante nella tattica oltre che nella forza, guidato da una severa etica ciclistica. Eppure, se le imprese di Merckx sono leggenda, su di lui c'è una possibile storia da raccontare: inizia con un bambino, una bicicletta nera e una gara di paese, sulle pianure del Belgio.

"Campi da gioco" continuerà con tre produzioni che avranno per protagonista l’attore Massimo Poggio. Il primo, “Bottecchia ’23”, è dedicato alla vita del ciclista Ottavio Bottecchia e dello straordinario Tour de France contro un destino che gli aveva riservato povertà, guerra di trincea, emigrazione. Sul palco anche Gualtiero Burzi e Alessandro Federico (23 aprile). Il 7 maggio si terrà “Quella sera al Vel d’Hiver”, con Poggio, Burzi e Davide Iacopini, la storia vera di due uomini, Costante Girardengo e Sante Decimo Pollastri, due vite che, a furia di correre l’una opposta all’altra, finiscono per incontrarsi. Conclusione il 15 maggio con le imprese di Luigi Malabrocca messe in scena in “La leggenda della maglia nera”, con Poggio, Burzi e Alessandro Loi. Si racconterà di come Malabrocca, nato a Tortona negli stessi anni e nelle stesse terre di Fausto Coppi, sia diventato ciclista perché aveva fame, e di come abbia sempre corso per arrivare ultimo.

“Il Giro d'Italia è un evento di rilievo nazionale, a cui teniamo molto perché è una vetrina per il nostro Comune - dichiara il sindaco Emiliano Fossi - Ci sembra giusto onorarlo anche con una rassegna teatrale dedicata, che racconti la passione per questo sport. La nostra sfida è quella di portare gli sportivi a teatro e di far convogliare a nozze questi due mondi, sulla base di una comune emozione”.

Inoltre, dal 23 aprile, nel foyer del teatro, sarà allestita la mostra fotografica che racconta la storia e le imprese del campione del ciclismo Gastone Nencini, a cura della figlia Elisabetta. Protagonista di una straordinaria storia sportiva, che appassionò milioni di persone, Gastone Nencini portò alto il nome dell’Italia nel mondo: l’atleta toscano, che vinse il Giro d’Italia e il Tour de France, si impose come uno dei più straordinari interpreti dell’età dell’oro del ciclismo italiano. La mostra ripercorre la vita dell’uomo e del campione, con foto, articoli e recensioni, tra cui quella in cui il presidente Charles De Gaulle fermò la corsa del Tour de France per congratularsi personalmente con lui.

Per gli appassionati di storie a due ruote, inoltre, la rassegna rappresenta un'opportunità in più. Chi avesse nel cassetto una storia sul ciclismo può infatti inviarla a biglietteria@teatrodante.it ed avere così la possibilità di essere premiato con un biglietto omaggio e la pubblicazione del suo racconto sui siti tuttafirenze.it e su unmercoledidascrittori.it

CAMPI DA GIOCO

* Martedi 19 aprile, ore 21
“L'ombra del cannibale” [Eddy Merckx]
di Marco Ballestracci
Con Marco Ballestracci (voce narrante), Claudio Cecchetto (fisarmonica)

* Sabato 23 aprile, ore 21
“Bottecchia '23” [Ottavio Bottecchia]
Regia di Massimo Poggio, Gualtiero Burzi, Matteo Marsan
Con Massimo Poggio, Gualtiero Burzi, Alessandro Federico

* Sabato 7 maggio, ore 21
“Quella sera al Vel d'Hiver” [Costante Girardengo]
Regia di Massimo Poggio, Gualtiero Burzi, Davide Iacopini
Con Massimo Poggio, Gualtiero Burzi, Davide Iacopini
Musiche Pierangelo Fornaro e Corrado Carosio

* Domenica 15 maggio, ore 21:30
“La leggenda della maglia nera” [Luigi Malabrocca]
di Massimo Poggio, Gualtiero Burzi, Matteo Marsan.
Interpreti: Massimo Poggio, Gualtiero Burzi, Alessandro Loi.

Per informazioni, orari e biglietti, consultare il sito del Teatrodante Carlo Monni.