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Redazione

Si vince prima di partire

In partenza del Giro d'Italia, il 'mental coach' Alessandro Schiasselloni spiega quanto è importante presentarsi già al via di una corsa con la giusta motivazione.
 
Dentro, nel profondo della mente, dove tutto è perfetto e senza errori, si può partire già ora: sarà fantasia o realtà di chi vince e ha capito che si è già sul podio prima della gara con la predizione dell’evento. 
Se non si vive l’esperienza con la giusta concentrazione, non si immagina tappa per tappa, salita o pianura, fatica e riposo, non si vive la gara nella mente come un film in prima visione, la profezia non si autoavvera, purtroppo.
La profezia che si autoavvera: la predizione genera l’effetto e l’evento genera la predizione.
 
Sarà fantasia, fortuna, magia, illusione, oppure uno stato che nella nostra mente trova un percorso che vogliamo e sogniamo, ben delineato dal nostro passato: non si diventa senza essere, nulla nasce dal nulla, il futuro è il percorso nel miglioramento di quello che siamo ad oggi.
 
Poi c’è l’ennesimo gradino che dobbiamo superare per arrivare al prossimo bivio, dove solo noi coscientemente dovremo prendere per l’ennesimo successo. Si cresce per piccoli passi, ma al contrario si perde tutto in un attimo.
Chi non crede nelle proprie capacità profondamente, senza alcun dubbio e senza i preconcetti altrui, che spesso sono le leggi imposte che ci stanno strette e che dobbiamo abbattere con la sola nostra assoluta volontà.
 
Quelli che a noi sembrano solo effetti in realtà sono cause, che permettono di far percepire noi stessi come responsabili nel momento in cui continuiamo a evocare i comportamenti. Così ora, alle porte del Giro d’Italia, con la macchina dell’organizzazione pronta ad alzare la bandiera del via, tu, atleta, devi essere pronto, tutto nella mente è già stato fatto, sogni e immagini, visualizzare le tappe e le tattiche, capire la condizione e come affinare quel poco che manca per salire al massimo della tua VAM, dove la sofferenza sarà l’unica lingua per tutti, dove l’ultimo centimetro segnerà il confronto diretto tra classi atletiche eguali, dove tutto il tempo in sella diventa un’attimo e in quell’attimo la profezia si autoavvera come per incanto.
 
Determinazione, concentrazione, programmazione mentale: dare il massio sempre per arrivare a quanto si ha sognato per una vita, il tutto senza pretendere l’impossibile. Vige il detto che in gara si ritirano le coppe guadagnate in allenamento, su questo non c’e’ alcun dubbio. La fortuna è il gioco d’azzardo, premia solo chi non ha le capacità di creare, ma solo di rischiare sperando di farcela, ma non ripetendosi dentro: io ce la farò sicuramente.
 
In questo percorso, che sia una gara a tappe, dove le pressioni dei media e di chi ci paga per correre, dove gli interessi spesso uccidono le sensibilità personali, quelle che ci hanno fatto emergere dichiarandoci forti, si rischia di perdere la propria identità. Allora sediamoci nel nostro letto, quello dell’ennesimo albergo, stringiamo con affetto il nostro cuscino che ci portiamo dietro da casa, l’inseparabile dolce riposo in un momento difficile sarà il momento nostro dove dormire e sognare diventerà la forza interiore di quando apriremo gli occhi per l’ennesimo giorno di fatica e orgoglio.
 
Respiriamo, mettiamo una musica che ci porti a fluttuare oltre il corpo, siamo noi ed il suono che ci crea pace e meditazione.
In questo mix di piacere, dove il corpo è immerso nel nulla assoluto: concentriamo le nostre energie mentali nel ripetere "ce la farò sicuramente".  Lì, dove i sogni segnano la perfezione della realtà, costruiamo tutto, mettiamo le nostre energie: il resto sarà natura che è dentro tutti noi.
 
Eccoci qua, tutti colorati e ben armati di tecnologia: si inizia, è gara. Il gruppo poi farà il resto, ma ricordiamo che: il gruppo aiuta il più debole, ma può anche far diventare debole il più forte.
 
 
Alessandro Schiasselloni
Mental Coach - Posturologo - Riflessologo - Preparatore Atletico
Telefono: 333 4014119 - aschiasselloni@gmail.com