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Redazione

Tom Dumoulin, maglia rosa d'Olanda

Tom Dumoulin vince la cronometro iniziale di Apeldoorn davanti a un sorprendente Primoz Roglic. Per il corridore del Team Giant - Alpecin è un trionfo: tappe e maglia rosa davanti al suo pubblico.
 
La voleva la prima maglia di questo Giro, Tom Dumoulin. La voleva per se stesso, per la sua carriera in costante crescita, per quella ferita ancora aperta di una maglia di leader persa al penultimo giorno della scorsa Vuelta. La voleva soprattutto perchè questa non è una partenza qualsiasi al Giro, è la Corsa Rosa che diventa arancione, il Giro che parte da un'Olanda che così soleggiata non si era mai vista, non a primavera almeno. D'estate forse sì, quando Apeldoorn era nota in tutto il regno per l'Het Loo, quella che fino al dopoguerra fu la residenza estiva della famiglia reale. Oggi Apeldoorn sembra davvero una località di vacanze estive, piena com'è  di gente festante, in maglietta e pantaloncini, che festeggia con l'accoglienza più calorosa che mai il Giro spintosi sin quassù. Il colore che va per la maggiore tra queste magliette, naturalmente, è il rosa. Lo stesso della maglia che stasera si porterà nel letto Tom Dumoulin, uno che forse questa maglia la perderà ben prima di Torino, ma che intanto se la tiene ben stretta, spinto dal tifo dello stesso Re Guglielmo in ammiraglia dietro di lui. Non sarà una vacanza estiva per il sovrano olandese, ma lascerà ugualmente ricordi felici.
 
E dire che ci è mancato poco, pochissimo, una manciata di millesimi di secondo. La festa perfetta avrebbe potuto avere tutt'altro esito, e nel paese più piatto d'Europa si è arrivati a un soffio dal premiare un uomo di montagna. Primoz Roglic ha iniziato la sua rincorsa da Trbovlje, nelle verdi vallate della Slovenia orientale. Qui non nascono tanti ciclisti, ma per gli sport invernali è un piccolo paradiso. Roglic ha iniziato la sua rincorsa e poi ha preso il volo: fino al 2011 la bicicletta per lui era soltanto un gioco, il suo mondo erano i trampolini. Un'intera carriera giovanile da piccola star del salto con gli sci, un oro e un argento mondiali a squadre tra gli juniores e competizioni disputate testa a testa con chi sarebbe diventato un mito di questo sport volate, come Gregor Schlierenzauer, il più vincente di sempre. Per Primoz Roglic il problema però, come spesso capita, è stato l'atterraggio: una brutta caduta, un infortunio che non vuole saperne di riassorbirsi e la bicicletta per tenersi in forma. Roglic però in bicicletta si diverte quasi più che a saltare, scopre di andare più forte di quanto pensasse e capisce che a saltare non ci tornerà più. Nel 2011 passa professionista con l'Adria Mobil, quest'anno "il salto" nel World Tour con la LottoNL - Jumbo e oggi quasi il colpaccio che non ti aspetti. Una vittoria di tappa e una maglia rosa sfiorate fino all'ultimo e perse per pochissimo, ma Roglic è ancora in volo, questa non è certo un caduta.
 
Il Giro domani resta in Olanda, da Arnhem a Nijmegen saranno 190 chilometri destinati a un'inevitabile volata che potrebbe sfilare già la maglia rosa dalle spalle di Dumoulin e passarla a Marcel Kittel, in agguato al quinto posto con undici soli secondi di ritardo. Saranno passaggi transitori, in attesa che altri nomi scendano in campo e comincino a fare i conti su quanto avrà pesato l'ottima cronometro odierna di Vincenzo Nibali, che si mette in tasca 5" di vantaggio su Alejandro Valverde, 19" su Rafal Majka e 21" su Mikel Landa. Spiccioli di tempo che sembrano un'enormità dopo una cronometro decisa per una manciata di millesimi.


Seguite il commento alla tappa del nostro Paolo Savoldelli, questa sera dalle 20:30 su Radio Sportiva.
 
 
Ordine d'arrivo / Classifica Generale:
1 Tom Dumoulin 00:11:03
2 Primoz Roglic ST
3 Andrey Amador a 06"
4 Tobias Ludvigsson a 08"
5 Marcel Kittel a 11"
6 Moreno Moser a 12"
7 Bob Jungels a 13"
8 Fabian Cancellara a 14"
9 Matthias Brändle ST
10 Silvan Dillier a 16"



Filippo Cauz