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Giro: ciclone Greipel su Foligno
Ancora una giornata di maltempo sul Giro d'Italia, con pioggia, freddo e raffiche di vento. Sul traguardo di Foligno arriva il bis di André Greipel con una volata di potenza. Tom Dumoulin resta in maglia rosa alla vigilia del difficile arrivo in Toscana.
Una volta si guardava al Giro d'Italia come una corsa calda e soleggiata, quella dal clima ideale, che traghettava dal freddo delle Classiche del Nord all'afa del Tour. Tutto questo oramai è un ricordo sbiadito, cancellato a secchiate d'acqua dai mutamenti di un clima sempre meno prevedibile. E chi vive il Giro lo sa bene, da anni la pioggia è un protagonista costante, sgradito ma inevitabile. Oggi il gruppo le ha attraversate quasi tutte, passando dalla pioggia battente della prima parte di corsa sino al cielo dinamico dell'arrivo, agitato da un vento con raffiche fino a 40 km/h. Un clima da uomini da battaglia, l'ideale per uno come Stefan Küng.
Il giovane passista svizzero, ex campione del mondo dell'inseguimento individuale, è stato l'ultimo dei superstiti dei fuggitivi di giornata, lanciatosi tutto solo nella discesa verso Spoleto, a oltre 30 km dal traguardo, mentre il gruppo si incendiava tra tentativi di ventagli e qualche caduta (chi ha avuto la peggio è stato Javi Moreno, gregario fidato di Valverde, costretto al ritiro per una clavicola fratturata). Gli ultimi 25 km di corsa sono stati davvero spettacolari, per quanto privi di asperità significative. Con uno sfoggio di stile senza pari, immobile in sella e allungato sul manubrio, Küng ha portato a spasso il gruppo per oltre dieci chilometri, difendendo un minuscolo margine di vantaggio di 10-15" sugli inseguitori lanciati a 60 km/h. Lo svizzero ha dovuto arrendersi a 7 km dall'arrivo, ma lo sforzo cui ha obbligato le squadre dei velocisti ha finito per incidere più del previsto nel finale di tappa.
La volata che ne è uscita è stata infatti la più confusa dell'intero Giro, e avrebbe potuto premiare anche un vincitore a sorpresa, se non si fosse messo in mezzo un colosso muscolare come Andrè Greipel. Il velocista della Lotto, team che arriva alla terza vittoria consecutiva, pareggia i conti con il connazionale Marcel Kittel (tagliato fuori per una foratura ai -5,5 km) e diventa qui il tedesco con più vittorie al Giro, superando a quota cinque anche Rudy Altig. Una volata di potenza e di intelligenza quella di Greipel, fattosi largo con uno slalom tra i rivali e capace di far esplodere tutta la sua potenza proprio mentre i diretti avversari vedevano le proprie energie al lumicino. Greipel ha saputo cambiare strategia sul momento incollandosi alla ruota di Sacha Modolo per poi saltarlo con gran facilità negli ultimi 50 metri.
Domani torneranno i protagonisti della classiche a recitare il ruolo principale: 169 km da Foligno ad Arezzo, con l'impegnativa ascesa all'Alpe di Poti nel finale: 6.4 km anche in doppia cifra e quasi tutti su strade bianche. O così si fa per dire, perchè i tratti sterrati si attendono più fangosi del solito: il protagonista che si ripeterà domani, insomma, sarà il maltempo.
Ordine d'arrivo:
1 André Greipel 05:01:08
2 Giacomo Nizzolo ST
3 Sacha Modolo
4 Caleb Ewan
5 Enrico Battaglin
6 Matteo Trentin
7 Alexander Porsev
8 Aleksei Tsatevich
9 Nicola Ruffoni
10 Elia Viviani
Classifica generale:
1 Tom Dumoulin 29h23'23"
2 Jakob Fuglsang a 26"
3 Ilnur Zakarin a 28"
4 Bob Jungels a 35"
5 Steven Kruijswijk a 38"
6 Alejandro Valverde a 41"
7 Diego Ulissi ST
8 Vincenzo Nibali a 47"
9 Kanstantsin Siutsou a 49"
10 Rigoberto Uran a 51"
Filippo Cauz