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Giro. Capolavoro di Brambilla ad Arezzo
Vittoria in fuga per Gianluca Brambilla ad Arezzo. Il corridore della Etixx firma un'impresa magnifica che lo porta a vestire la maglia rosa, complice la giornata di crisi per Tom Dumoulin. Domani la cronometro sulle strade del Chianti.
Cinque marzo 2016, Gianluca Brambilla corre da protagonista la Strade Bianche, va in fuga a oltre 70 km dal traguardo, viene raggiunto dai migliori e tiene il loro passo, anzi contrattacca. Un sogno che si conclude in salita nell'ultimo chilometro. A Siena vince Fabian Cancellara, e per Brambilla c'è un terzo posto più amaro che mai. Due mesi dopo, Brambilla torna a correre sugli sterrati toscani sotto ben altri riflettori. Il Giro arriva ad Arezzo e Brambilla è un fuga già a 155 km dal traguardo, una linea d'arrivo su cui si transita due volte, in mezzo c'è la temibile Alpe di Poti, 6,4 km di sterrato con punte al 18%, una di quelle giornate in cui un corridore la domanda se la ripete spesso "ma chi me l'ha fatto fare?". Gianluca Brambilla sa benissimo perchè è lì, però: ha un conto da regolare. In fuga sono in tredici: con Brambilla ci sono il suo compagno di squadra Matteo Trentin, gregario impagabile di giornata, e poi Blel Kadri, Matteo Montaguti, Alessandro De Marchi, Moreno Moser, Jaco Venter, Sean De Bie, José Joaquin Rojas, Jasha Sutterlin, Giacomo Berlato, Nikias Arndt e Alexey Tsatevitch. Passisti e velocisti, scalatori e fugaioli tutti assieme: al gruppo va bene così, a Brambilla ancora di più. E' sull'Alpe di Poti che, inevitabilmente, Brambilla va all'attacco: se ne va sul brecciolato toscano proprio come due mesi fa, questa volta però il destino ha battezzato la sua giornata. Doveva piovere, invece c'è il sole a illuminare il trionfo di Gianluca Brambilla, vincitore dell'impresa più bella di questo Giro, che ad Arezzo trova persino una maglia rosa davanti alla quale faticano a trattenere le lacrime sia lui che i suoi compagni di squadra, a partire da un DS come Bramati più entusiasta che mai.
Per uno che conquista la maglia di leader, ce n'è sempre un altro che la saluta. Tom Dumoulin era convinto di arrivare alla prossima settimana in maglia rosa e ben tranquillo in classifica, invece la giornata toscana gli ha riservato il più amaro dei risvegli. E' Alejandro Valverde il carnefice di giornata: il murciano manda due compagni in fuga e parte all'attacco non appena sente i balzelli della strada bianca sotto la sua ruota (e avrebbero potuto essere balzelli ben peggiori, se non fossero stati individuati per tempo i chiodi che qualche idiota aveva sparso in mattinata sul percorso). All'accelerazione del murciano risponde subito Vincenzo Nibali, a loro si aggregano Steven Kruijswijk, Johan Eteban Chaves, Rafal Majka, Ilnur Zakarin e Rigoberto Uran. Dumoulin no, non trova mai il cambio di ritmo e lentamente va allo sbando. Mentre altri rientrano e, stringendo i denti, riescono a reggere l'indiavolato finale imposto dai Movistar, la maglia rosa rimbalza da una ruota all'altra a seconda di chi incontra per strada sino a tagliare il traguardo a quasi tre minuti da Brambilla, 1'10" dopo Valverde, più di mezz'ora prima di Elia Viviani, Boy Van Poppel e Iuri Filosi, che salutano il Giro arrivando fuori tempo massimo.
Per Dumoulin la vittoria finale sembra ormai impossibile, rimbalzato com'è sulle prime pendenze davvero toste, ma una nuova soddisfazione potrebbe togliersela già domani, con l'attesa cronometro sulle strade del Chianti: un mezzo anello di 40 chilometri, da Radda e Greve in Chianti, che scriverà in maniera inequivocabile la classifica di questo Giro. I migliori sono già tutti lì, tra i primi dieci o lì vicino, ma domani saranno in tutt'altro ordine e ben differenti saranno i distacchi a separarli. Brambilla, che a cronometro sa difendersi, proverà il tutto per tutto per conservare questa maglia rosa, ma se anche dovesse perderla non si dimenticherà mai questa giornata di festa.
Classifica generale:
1 Gianluca Brambilla 33h39'14"
2 Ilnur Zakarin a 23"
3 Steven Kruijswijk a 33"
4 Alejandro Valverde a 36"
5 Vincenzo Nibali a 45"
6 Esteban Chaves a 48"
7 Rigoberto Uran a 49"
8 Rafal Majka a 54"
9 Domenico Pozzovivo a 54"
10 Mikel Landa Meana a 01'03"
Ordine d'arrivo:
1 Gianluca Brambilla 4h14'05"
2 Matteo Montaguti a 01'06"
3 Moreno Moser a 01'27"
4 Jaco Venter a 01'28"
5 Alessandro De Marchi a 01'33"
6 Alejandro Valverde a 01'41"
7 Steven Kruijswijk ST
8 Mikel Landa Meana
9 Esteban Chaves
10 Ilnur Zakarin
Filippo Cauz
Cinque marzo 2016, Gianluca Brambilla corre da protagonista la Strade Bianche, va in fuga a oltre 70 km dal traguardo, viene raggiunto dai migliori e tiene il loro passo, anzi contrattacca. Un sogno che si conclude in salita nell'ultimo chilometro. A Siena vince Fabian Cancellara, e per Brambilla c'è un terzo posto più amaro che mai. Due mesi dopo, Brambilla torna a correre sugli sterrati toscani sotto ben altri riflettori. Il Giro arriva ad Arezzo e Brambilla è un fuga già a 155 km dal traguardo, una linea d'arrivo su cui si transita due volte, in mezzo c'è la temibile Alpe di Poti, 6,4 km di sterrato con punte al 18%, una di quelle giornate in cui un corridore la domanda se la ripete spesso "ma chi me l'ha fatto fare?". Gianluca Brambilla sa benissimo perchè è lì, però: ha un conto da regolare. In fuga sono in tredici: con Brambilla ci sono il suo compagno di squadra Matteo Trentin, gregario impagabile di giornata, e poi Blel Kadri, Matteo Montaguti, Alessandro De Marchi, Moreno Moser, Jaco Venter, Sean De Bie, José Joaquin Rojas, Jasha Sutterlin, Giacomo Berlato, Nikias Arndt e Alexey Tsatevitch. Passisti e velocisti, scalatori e fugaioli tutti assieme: al gruppo va bene così, a Brambilla ancora di più. E' sull'Alpe di Poti che, inevitabilmente, Brambilla va all'attacco: se ne va sul brecciolato toscano proprio come due mesi fa, questa volta però il destino ha battezzato la sua giornata. Doveva piovere, invece c'è il sole a illuminare il trionfo di Gianluca Brambilla, vincitore dell'impresa più bella di questo Giro, che ad Arezzo trova persino una maglia rosa davanti alla quale faticano a trattenere le lacrime sia lui che i suoi compagni di squadra, a partire da un DS come Bramati più entusiasta che mai.
Per uno che conquista la maglia di leader, ce n'è sempre un altro che la saluta. Tom Dumoulin era convinto di arrivare alla prossima settimana in maglia rosa e ben tranquillo in classifica, invece la giornata toscana gli ha riservato il più amaro dei risvegli. E' Alejandro Valverde il carnefice di giornata: il murciano manda due compagni in fuga e parte all'attacco non appena sente i balzelli della strada bianca sotto la sua ruota (e avrebbero potuto essere balzelli ben peggiori, se non fossero stati individuati per tempo i chiodi che qualche idiota aveva sparso in mattinata sul percorso). All'accelerazione del murciano risponde subito Vincenzo Nibali, a loro si aggregano Steven Kruijswijk, Johan Eteban Chaves, Rafal Majka, Ilnur Zakarin e Rigoberto Uran. Dumoulin no, non trova mai il cambio di ritmo e lentamente va allo sbando. Mentre altri rientrano e, stringendo i denti, riescono a reggere l'indiavolato finale imposto dai Movistar, la maglia rosa rimbalza da una ruota all'altra a seconda di chi incontra per strada sino a tagliare il traguardo a quasi tre minuti da Brambilla, 1'10" dopo Valverde, più di mezz'ora prima di Elia Viviani, Boy Van Poppel e Iuri Filosi, che salutano il Giro arrivando fuori tempo massimo.
Per Dumoulin la vittoria finale sembra ormai impossibile, rimbalzato com'è sulle prime pendenze davvero toste, ma una nuova soddisfazione potrebbe togliersela già domani, con l'attesa cronometro sulle strade del Chianti: un mezzo anello di 40 chilometri, da Radda e Greve in Chianti, che scriverà in maniera inequivocabile la classifica di questo Giro. I migliori sono già tutti lì, tra i primi dieci o lì vicino, ma domani saranno in tutt'altro ordine e ben differenti saranno i distacchi a separarli. Brambilla, che a cronometro sa difendersi, proverà il tutto per tutto per conservare questa maglia rosa, ma se anche dovesse perderla non si dimenticherà mai questa giornata di festa.
Classifica generale:
1 Gianluca Brambilla 33h39'14"
2 Ilnur Zakarin a 23"
3 Steven Kruijswijk a 33"
4 Alejandro Valverde a 36"
5 Vincenzo Nibali a 45"
6 Esteban Chaves a 48"
7 Rigoberto Uran a 49"
8 Rafal Majka a 54"
9 Domenico Pozzovivo a 54"
10 Mikel Landa Meana a 01'03"
Ordine d'arrivo:
1 Gianluca Brambilla 4h14'05"
2 Matteo Montaguti a 01'06"
3 Moreno Moser a 01'27"
4 Jaco Venter a 01'28"
5 Alessandro De Marchi a 01'33"
6 Alejandro Valverde a 01'41"
7 Steven Kruijswijk ST
8 Mikel Landa Meana
9 Esteban Chaves
10 Ilnur Zakarin
Filippo Cauz