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Redazione

Nieve e Amador, in Friuli è festa per due

A Cividale del Friuli prevale la prudenza tra gli uomini di classifica. Vince Mikel Nieve con una bella azione solitaria, mentra Andrey Amador riesce a sottrarre la maglia rosa a Bob Jungels. Domani il tappone dolomitico.

Non sarà prorio un topolino, quello partorito da questa prima tappa di montagna, ma di certo a Cividale non è stata scritta una pagina decisiva del Giro 2016. Una tappa dal percorso non facile e disputata con il primo vero caldo, che ha visto comunque un cambio in testa alla classifica generale. Con i big impegnati soprattutto a studiarsi, probabilmente bloccati dalla giornata campale che li attende domani sulle dolomiti, sono bastati i primi dislivelli importanti per vedere un piccolo cedimento in Bob Jungels. Piccolo ma sufficiente per passare la maglia rosa ad Andrey Amador, che porta per la prima volta nella storia la maglia di leader di un grande giro in Costa Rica.

Ma come spesso capita in questa situazioni, dove il tatticismo condanna i migliori ad una lunga attesa, i protagonisti di giornata sono stati i fuggitivi. Tanti, tantissimi in una prima parte di corsa che proponeva l'integrale copertura televisiva come stimolo ulteriore per chi avesse voglia di farsi vedere. Prima ci han provato in una ventina, troppi. Poi si sono mossi i nomi forti delle fughe, i De Marchi i Kadri o gli Oss, ma ancora nulla. C'era un traguardo volante da passare, ed è dopo quello -vinto ancora da Arnaud Démare- che la fuga può partire. E' una fuga enorme, inizialmente sono addirittura in 32: ci sono i velocisti reduci dallo sprint (Démare e Nizzolo), i compagni di Nibali (due) e Valverde (tre), l'attaccante di casa De Marchi, Cunego che insegue la maglia azzurra, e ben quattro Lampre tra cui Diego Ulissi. Quest'ultimo è troppo avanti in classifica però perchè l'azione prenda il largo, ma almeno questa volta non si riparte da zero. Prima allunga Denifl, poi Cunego parte all'inseguimento della testa e del GPM, dove è protagonista di una grottesca caduta con Giovanni Visconti. Al traguardo mancano ancora 100 km, ma sin qui sembra ci sia stata soltanto confusione. A fare da giudice ci pensa il Porzus, l'ascesa più dura incontrata in questi primi 13 giorni di Giro: è qui che prende il volo Mikel Nieve, e il gioco cambia, perchè a differenza dei protagonisti visti sin qui si tratta di uno scalatore di tutto rispetto, uno che vince poco ma benissimo. Al Giro aveva già vinto nel 2011 sul Gardeccia, in quello che può essere ritenuto il tappone più difficile degli ultimi 15 anni nella Corsa Rosa. A Cividale lo spagnolo ottiene un bis meno clamoroso ma altrettanto soddisfacente, per se' e per un Team Sky che dopo gli abbandoni forzati di Elia Viviani e Mikel Landa rischiava di vedere il proprio Giro come un fallimento completo.

Al traguardo Nieve anticipa di 43" Giovanni Visconti, mai fermato dall'ammiraglia nemmeno quando il suo rientro era ormai qualcosa di impossibile. Evidentemente in casa Movistar è stato dato ben poco peso alle piccole scaramucce tra i big: un paio di chilometri di scatti verso il GPM di Valle (a proposito di luoghi dal nome contraddittorio) e nulla più, con Nibali e Valverde che corrono da padroni assoluti, Chaves che dimostra una gamba importante e Krujswijk che non molla mai. Ma si tratta di scatti di 50 metri, nessuno mai riesce o vuole prendere il largo, tanto che già in discesa il gruppo inizia a farsi sempre più grosso; rientra persino Amador che in salita aveva pagato qualcosa, rientra e si mette a tirare perchè la vittima degli scatti è Bob Jungels. Il lussemburghese lascia una maglia rosa che sapeva già sarebbe durata poco, si consola indossando quella bianca di miglior giovane, ed ora sta lì ad aspettare -come tutti noi- chi sarà il prossimo padrone di quella maglia, perchè il prossimo sarà quello che fa sul serio.


Ordine d'arrivo
1 Mikel Nieve 04h31'49"
2 Giovanni Visconti a 43"
3 Vincenzo Nibali a 01'17"
4 Alejandro Valverde ST
5 Rafal Majka
6 Stefan Denifl
7 Steven Kruijswijk
8 Rigoberto Uran
9 Matteo Montaguti
10 Domenico Pozzovivo

Classifica generale:
1 Andrey Amador 54h05'50"
2 Bob Jungels a 26"
3 Vincenzo Nibali a 41"
4 Alejandro Valverde a 43"
5 Steven Kruijswijk ST
6 Rafal Majka a 01'37"
7 Ilnur Zakarin a 02'01"
8 Esteban Chaves a 02'19"
9 Rigoberto Uran a 02'48"
10 Jakob Fuglsang a 03'15"



Filippo Cauz