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Redazione

Giro. L'eroe Foliforov nella giornata no di Nibali

La cronoscalata dell'Alpe di Siusi viene vinta a sorpresa da Alexander Foliforov della Gazprom. Il russo anticipa di meno di un secondo Steven Kruijswijk, maglia rosa sempre più solida nel giorno della sconfitta di Vincenzo Nibali.

Quando, durante lo scorso inverno, RCS Sport ha assegnato alla Gazprom-Rusvelo una delle wildcard per il Giro 2016 in tanti hanno storto il naso. Una squadra con poca storia, apparentemente senza corridori adeguati a giocarsi una competizione così importante, specie perchè completamente privi di esperienza. Oggi, quando il Giro è soltanto a due terzi del suo percorso, la corsa dice con chiarezza a tutti noi dubbiosi che ci sbagliavamo. La Gazprom sta facendo un ottimo Giro d'Italia: combattiva e spesso presente nelle fughe, oggi riesce persino ad aggiudicarsi una vittoria di tappa. Ad aggiudicarsi la cronoscalata dell'Alpe di Siusi è infatti un sorprendente Alexander Foliforov, giovane promessa delle prove contro il tempo che qui si toglie la più grande soddisfazione in carriera. Ci si sono messi il vento a favore e pure un pizzico di buona sorte, con il cronometro che si è fermato mezzo secondo prima di Steven Kruijswijk, ma nulla si può togliere al merito di questo ragazzo di Kovrov, arrivato al Giro a fari spenti come tutta la sua squadra e che già da questa sera può dire con fierezza "missione compiuta".

C'è stato meno di un secondo, quindi, tra Steven Kruijswijk e la vittoria di tappa, ma la maglia rosa non va certo in albergo rattristata questa sera. Salendo verso l'Alpe di Siusi, tra due ali di folla esaltante, l'olandese ha rafforzato ulteriormente una leadership che sembra ormai difficile da scalfire. Kruijswijk è un corridore solidissimo, dotato di fondo e soprattutto di quel coraggio che lo ha reso amatissimo dagli appassionati: per sottrargli questa maglia ci vorrà qualcuno capace di sovvertire del tutto i valori emersi sin qui. E l'identikit sembra rispondere al solo nome di Esteban Chaves, sesto di giornata e bravissimo nel difendersi dopo gli sforzi di ieri, perchè questa tappa parrebbe segnare l'eclissi di Vincenzo Nibali dalla lotta per la maglia rosa. Il siciliano ha vissuto la classica giornata no, di quelle che lasciano le cicatrici: mai in grado di trovare il giusto ritmo di pedalata ha finito per naufragare tra una sfortunata rottura del cambio e persino qualche tensione con degli spettatori troppo agitati. Tanto che al traguardo ha preferito tirare dritto senza rilasciare dichiarazioni. Una reazione di segno opposto rispetto a quella di Alejandro Valverde, che dalla scoppola di ieri ha tirato fuori una cronometro quasi perfetta, con un terzo posto di tappa che va ben oltre le aspettative.

Domani il Giro riposa senza bisogno di grandi trasferimenti. Martedì infatti si riparte da qui sotto, da Bressanone, per l'attraversamento della pianura padana che porterà ai tapponi alpini del prossimo weekend. Si riparte con un leader sempre più solido, e un giovane russo più felice che mai.


Ordine d'arrivo:
1 Alexander Foliforov 28'39"
2 Steven Kruijswijk ST
3 Alejandro Valverde a 23"
4 Sergey Firsanov a 30"
5 Michele Scarponi a 36"
6 Esteban Chaves a 40"
7 Ilnur Zakarin a 47"
8 Joe Dombrowski a 52"
9 Bob Jungels a 01'04"
10 Rafal Majka a 01'09"

Classifica generale:
1 Steven Kruijswijk  60h41'22"
2 Esteban Chaves a 02'12"
3 Vincenzo Nibali a 02'51"
4 Alejandro Valverde a 03'29"
5 Rafal Majka a 04'38"
6 Ilnur Zakarin a 04'40"
7 Andrey Amador a 05'27"
8 Bob Jungels a 07'14"
9 Kanstantsin Siutsou a 07'37"
10 Jakob Fuglsang a 07'55"


Filippo Cauz