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Non esiste solo la totale sconfitta
Reagire ad un risultato negativo non è mai facile, ma è molto importante per allenare la nostra resistenza. I consigli del 'mental coach' Alessandro Schiasselloni per esercitare sempre i nostri stimoli interiori.
Tutto diventa possibile se l'amarezza del perdere diventa forza per resistere, cioè il concetto di resilienza. Il saper accettare i propri limiti spesso vede una sconfitta interiore enorme, un buco che mai si riempirà di gioia e positività, troppi sacrifici e sogni sono stati fatti per arrivare lì.
Tutto diventa possibile se l'amarezza del perdere diventa forza per resistere, cioè il concetto di resilienza. Il saper accettare i propri limiti spesso vede una sconfitta interiore enorme, un buco che mai si riempirà di gioia e positività, troppi sacrifici e sogni sono stati fatti per arrivare lì.
Poi c'è la regola del No, che costa poco sacrificio. Il Sì preclude sempre impegno e spesso confrontarsi, crescere, cambiare, il No è facile, sopratutto quando arriva da un riflesso incondizionato di abitudine e di carenza.
"Basta ci rinuncio, non ce la faccio più, non è per me", quante volte lo abbiamo urlato a noi stessi?
Avete sicuramente sentito parlare di resilienza, cioè della capacità di un ambiente di tornare alle stesse condizioni dopo che è intervenuto uno stress - forza che ne ha fatto cambiare lo stato.
Questo concetto si può espandere alla mente?
Direi proprio di sì.
La mente ha nella resilienza la sua forza maggiore, essendo non materia, ma pensiero, energia infinita, può ritrovare il suo punto di equilibrio e la sua forma, se questo è una parte di un percorso dove il "passo avanti o la scelta" ha precluso un dietro-front.
"La resilienza viene definita, nel settore mente, come la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, cercando nuove strade per riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi a delle difficoltà che possono essere limiti personali oppure attuali dei mezzi, per cui della scienza e del progresso scientifico".
Una persona resiliente, anche se immersa in circostanze avverse, riesce a fronteggiare con la perseveranza la vita, avendo una grossa elasticità mentale.
Cosa intendo per elasticità mentale?
Cari amici di sogni impossibili ad oggi, ma un domani realtà, l’elasticità mentale è la continua consapevolezza che non esiste mai una totale sconfitta, e il cambiamento di visione è facile; cambiare fa paura, ma spesso il cambiamento è la vera arte di chi sa evolversi secondo nuove esperienze e necessità.
In ogni lato oscuro del nostro cambiamento, esistono sempre messaggi positivi che i nostri sogni ci hanno descritto corretti e perfetti.
Siamo abituati al 'tutto e subito': tutto servito, la nostra vita diventa un voglio e prendo, un tutto già fatto, non abbiamo più la forza creativa di creare, ma solo quella di ordinare il già servito e perfetto. Così quando ci troviamo davanti alla realtà di una richiesta, dove il 'tutto e subito' non esiste, troviamo nel 'non ce la faccio' la scusa per neanche provarci una volta. Scuse e motivazioni false, concetti e preconcetti, parole altrui e tendenze del momento: siamo a nostro agio davanti allo specchio interiore e di riflesso ci prendiamo in giro da soli.
La vita è fatta di errori. "Chi fa sbaglia, chi non fa non sbaglia mai" è un vecchio modo di dire ben noto, ma poco applicato nella realtà. Nessuno ama sbagliare. La crescita ed il cambiamento avviene per passi micrometrici, quasi invisibili, che non sappiamo apprezzare: si cresce a millimetri ma si perde a metri. Se viviamo guardando solo i metri, difficilmente porteremo la nostra attenzione sui millimetri, troppo piccoli per darne un valore assoluto e di sicurezza ma sopratutto invisibili ai nostri occhi esteriori (i cinque sensi) ed interiori (la mente e le sensazioni).
Allora se ci fermiamo un pochino, se facciamo un profondo respiro dove il diaframma sorride alla mente come forza interiore di saggezza e calma, proviamo ad aprire gli al futuro possibile, il nostro futuro. Chi in questa vita era libero, mentalmente, di perdere, “forse” diventerà il vincitore assoluto. Chi voleva vincere sempre, il "bimbo con i capelli bianchi" viziato, cresce e non cambia mai. L’arte infantile del capriccio e del pianto disperato cambiano forma espressiva nell’auto, ma resta tale nel concetto evolutivo di una "mente limitata".
C'è sempre una nuova strada di uscita ed un compromesso dei fatti per arrivare alla vittoria.
Nessuno ama perdere, ma ci sono sempre un vincitore ed uno sconfitto.
Se impariamo a perdere, il giorno dopo partiremo per la nostra "tappa" con stimoli forti, visto che la depressione da fallimento è carenza di prestazione ottimale, vince spesso sulla nostra consapevolezza e forza interiore che è il vero motore per non mollare mai e vincere "domani", visto che oggi è andata cosi.
Alessandro Schiasselloni
Mental Coach - Posturologo - Riflessologo - Preparatore Atletico
Telefono: 333 4014119 - aschiasselloni@gmail.com