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Di Luca e il suo libro-bomba
Premessa. Non siamo qui per dare giudizi o prendere posizioni. Danilo Di Luca ha scritto un libro, Bestie da vittoria, che ha colpito il sistema come un bel cazzotto nello stomaco. Lo si può ignorare, lo si può considerare folle, ma non si può non leggerlo. Si tratta prima di tutto della storia e della vita, umana e sportiva, di un corridore che ha vinto oltre 50 gare in carriera. Che è riuscito nell'accoppiata Liegi-Giro nel 2007 (impresa messa a segno da pochi nella storia), è arrivato secondo al Giro del 2009 e ha lasciato una traccia nella storia del ciclismo. Non a caso, uno che aveva come soprannome "il killer", non poteva certo passare inosservato.
L'autobiografia di Danilo parte dalle debolezze di un uomo, che aveva come ossessione la vittoria, a volte è stato spietato anche negli affetti, ma che è sempre stato mosso, fino all'ultimo, dalla passione per la bicicletta. Perchè pedalare è l'unica cosa che ha saputo fare. Per oltre 30 anni. C'è il rapporto professionale, ma soprattutto di stima e affetto sincero, col chiacchierato medico Carlo Santuccione, filo rosso della sua esistenza dall'inizio alla fine. C'è il rapporto a montagne russe con l'ex moglie Valentina, ma c'è soprattutto l'ipocrisia di un sistema che lo ha usato. Esaltato e poi scaricato.
Le pagine scorrono via rapide, con alcuni attacchi piuttosto diretti e sorprendenti a nomi e figure che hanno reso grande questo sport. E che Danilo ha incrociato nella sua vita, scontrandosi spesso per via di quel suo carattere deciso, orgoglioso e da numero uno. Il capitolo doping, in alcuni frangenti, lascia a bocca aperta. Una sensazione che provò anche il procuratore Ettore Torri, la prima volta che mise sotto torchio Di Luca.
Gli aneddoti si rincorrono, mentre la lucida capacità di mentire e negare diventa un'inseparabile compagna di viaggio nella vita di Danilo. E' giusto che ognuna tragga le proprie considerazioni e conclusioni. Non però girandosi dall'altra parte e facendo finta di niente. Bestie da vittoria è un libro da leggere.