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Tour: doppio colpo per Van Avermaet
Sono passate da poco le cinque del pomeriggio quando Greg Van Avermaet avvista la linea bianca del traguardo. Il belga si guarda intorno, e c'è una marea di gente, come accade sempre quando il Tour si avventura sul Massiccio Centrale, ma il suono che si avverte è uno solo, un applauso omogeneo e sentito.
Greg Van Avermaet fa un sorriso, un sorrisone, di quelli che fanno apprezzare appieno il lavoro del dentista, e punta le dita verso il petto fasciato dalla maglia rossonera, sulla scritta BMC che rappresenta il team che più di ogni altro ha creduto in lui. La squadra che lo ha raccolto da giovane speranza e ha saputo plasmarlo, nell'arco di sei stagioni, sino a trasformarlo in una luminosa realtà: il più continuo e polivalente corridore da classiche di questo ciclismo. La squadra che, triste abitudine di questi ultimi anni, proprio l'altroieri ha annunciato la linea d'arrivo della sua avventura: si va fino a fine 2017 e poi basta, ognuno si trovi la sua squadra. Van Avermaet spera che i vertici cambino ancora idea, e comincia a costruire questo cambiamento sul traguardo di Le Lioran, con un urlo di battaglia che terrorizzerebbe chiunque e un pugno al cielo da lottatore consumato qual'è. Ha sempre venduto cara la propria pelle, Greg, e venderà cara anche la pelle della sua squadra.
Da domani, però, la "pelle" di Greg Van Avermaet sarà di un altro colore: quello che tutti i partecipanti sognano sin dalla partenza della Grande Boucle, anche quando lo negano (come nel caso del belga). Van Avermaet va a indossare la maglia gialla al termine di una fuga lunghissima, in cui il corridore della BMC ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante sui compagni di fuga. E dire che gli attaccanti di giornata non erano ben nove e nemmeno di secondo piano. Il gruppo lascia fare, benchè i nomi siano in grado di riscrivere la classifica parziale, ma sono proprio gli uomini di testa a darsi battaglia... e come spesso capita ne escono i tre più forti: saranno Thomas De Gendt, Andrey Grivko e Greg Van Avermaet i protagonisti degli ultimi cento chilometri.
Con i tre ardimentosi che lavorano d'amore e d'accordo, convinti ormai di arrivare sino in fondo, il gruppo rallenta in maniera vistosa, almeno finchè le operazioni di testa non passano in mano alla Movistar. Gli uomini di Quintana valutano che questo sia il giorno buono per cominciare a saggiare la gamba dei rivali, e nella seconda parte del Pas de Peyrol impostano un ritmo infernale con Anacona ed Herrada: prima saltano i velocisti, e vabbè, poi saltano la maglia gialla Sagan e un impercettibile Tom Dumoulin, ma siamo ancora nel terreno del prevedibile, dopodichè iniziano a tremare i nomi più pesanti. Il primo a cedere tra i big è Vincenzo Nibali: il siciliano ha sempre detto di essere qui per aiutare Fabio Aru, ma nessuno ha mai creduto che un fresco vincitore di Giro d'Italia si sacrificasse così facilmente, e invece Nibali cede subito e dà l'appuntamento a Rio. Ancora più sorprendente è assistere alle difficoltà dei francesi Thibaut Pinot e Romain Bardet, che però riescono a stringere i denti come Alberto Contador e mantenersi nel gruppo.
Sul Col de Perthus Van Avermaet decide che è il giorno buono per vincere una tappa di montagna, un risultato che in carriera ancora gli manca, e si libera della compagnia di Grivko prima e di De Gendt poi. Al traguardo lo aspettano un sorriso, un urlo e una maglia gialla. Quella che verosimilmente non toccherà le malconce spalle di Alberto Contador: il madrileño perde più colpi del previsto sul Col de Font de Cère, negli ultimissimi chilometri. Due gregari come Majka e Kreuziger, uno reduce dalla fuga e l'altro fresco in gruppo, sarebbero forse sufficienti per rientrare, ma in casa Tinkoff gli ordini devono essere stati trasmessi diversamente. Domani, lungo i 190 chilometri che portano a Montauban, ci sarà tempo per chiarirsi.
Ordine d'arrivo:
1 Greg Van Avermaet 05h31'36"
2 Thomas De Gendt a 02'34"
3 Rafal Majka a 05'04"
4 Joaquim Rodriguez ST
5 Daniel Martin a 05'07"
6 Bartosz Huzarski ST
7 Julian Alaphilippe
8 Adam Yates
9 Christopher Froome
10 Tejay Van Garderen
Classifica generale:
1 Greg Van Avermaet 25h34'46"
2 Julian Alaphilippe a 05'11"
3 Alejandro Valverde a 05'13"
4 Joaquin Rodriguez a 05'14"
5 Christopher Froome a 05'17"
6 Warren Barguil ST
7 Nairo Quintana
8 Fabio Aru
9 Pierre Rolland
10 Daniel Martin
Filippo Cauz
(foto di G.Demouveaux per A.S.O.)