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Redazione

Vuelta 2016. al via dalla galizia una sfida a tre

Prende il via domani da Ourense, località termale nel centro-sud della Galizia, l'edizione numero 71 della Vuelta a España. Il terzo e ultimo grande giro della stagione si presenta con un formato ormai definibile come classico nel tracciato e nei partecipanti. Ventuno tappe dal chilometraggio medio-basso, contraddistinte da pochi accumuli di dislivello ma da una pletora di arrivi in salita, ben dieci quest'anno, che garantiranno corse brevi dal finale combattuto. Uno spettacolo concentrato in pochi minuti di fuochi d'artificio che ben si adatta alla condizione affaticata dei protagonisti (con le Olimpiadi come surplus nelle gambe), al clima torrido che da queste parti non manca mai e soprattutto alla fruizione balneare del pubblico. Una corsa quasi studiata per non intralciare lunghi pomeriggi di siesta sulle spiagge, cui è richiesta soltanto una mezz'ora al massimo di distrazione.

Si parte dunque dalla Galizia, con una cronosquadre di 27.8 km che rischia di scrivere già dei distacchi difficili da recuperare nel resto della corsa. La corsa si ferma nella regione atlantica quasi per tutta la sua prima settimana, con tappe contraddistinte da vento e salitelle nervose che faranno arrabbiare i velocisti ma difficilmente scaveranno grandi solchi. Tutto cambierà nella seconda settimana, che si apre con la giornata di media montagna di Puebla de Sanabria, cui seguono le quattro "volate in salita" di Camperona, Naranco, Lagos de Covadonga (preceduti dal Miradord del Fito) e Peña Cabarga. L'ultima settimana vede il transito dalle regioni basche per approdare finalmente ai Pirenei, dove si vedranno le uniche due vere tappe di montagna della corsa: prima l'arrivo in cima all'Aubisque al termine di 196 km con 4 gpm, poi la micro-tappa di 118 km con arrivo sull'Aramòn Formigal. Da lì a Madrid restano due tappe molto nervose (quelle che lo scorso anno si dimostrarono più decisive della montagne) e soprattutto la cronometro di Calpe, 40 chilometri che verosimilmente incoroneranno il vincitore di questa edizione.

Con un percorso del genere, il lotto dei protagonisti al via si presenta di alto livello, composto come sempre da chi cerca qui di raddrizzare una stagione storta e da chi vuole confermare o ribaltare i verdetti di Giro o Tour. Assente per intero il podio del 2015 (Fabio Aru, Joaquim Rodriguez, Rafal Majka), i fari non possono che essere puntati sulla nuova sfida tra Chris Froome, Nairo Quintana e Alberto Contador. Il primo è stato un po' opaco a Rio dopo il trionfo del Tour, ma in Spagna ha sempre ben figurato con due secondi posti nel 2011 e 2014. Dovrà ancora dimostrare però di saper prolungare lo sforzo oltre il Tour, il percorso è tutto dalla sua. Quintana è ancora più avvolto nel mistero: dopo il Tour non lo si è più visto (non che al Tour si sia notato più di tanto) e qui trova subito il terreno per la rivincita. La stessa che insegue Contador, che dopo le cadute in Francia è rientrato vincendo la Vuelta a Burgos e sulle strade di Spagna ha sempre avuto le sue più grandi risurrezioni. Un quarto successo a Madrid, oltretutto, lo porterebbe ad eguagliare il record di Heras, cementando ancora di più la sua storia di campione di questo decennio. A sfidare i tre grandi ci saranno nomi altrettanto interessanti come i due protagonisti del Giro Steven Kruijswijk ed Esteban Chaves (quest'ultimo in un interessante tandem con Simon Yates), l'americano Tejay Van Garderen (con una cronosquadre dalla sua) e il connazionale Andrew Talansky, il giovane fenomeno colombiano Miguel Angel Lopez (che guiderà un'Astana corazzata con Scarponi, Sanchez, Cataldo e Malacarne) e i due Caja Rural Hugh Carthy e Sergio Pardilla. Menzione a parte la merita Alejandro Valverde, che partirà con il dorsale numero uno per il suo terzo grande giro stagionale, non correrà per vincere ma per completare una piccola impresa, sulla scia di Adam Hansen che qui va per il sedicesimo grande giro consecutivo.

Più povero sarà il panorama di velocisti e cacciatori di tappe, scoraggiati da questo susseguirsi di arrivi in salita. Da segnalare comunque la presenza di Philippe Gilbert, Michal Kwiatkowski, Simon Gerrans, Zdenek Stybar, Dani Moreno, Fabio Felline, Warren Barguil e Kristian Sbaragli. Tra i partenti ci sarà anche Jean-Cristophe Peraud, che si attaccherà l'ultimo numero sulla schiena in carriera: il francese ha infatti già annunciato il ritiro al termine della corsa iberica.

Le tappe:
Sabato 20 agosto. 1ª tappa: Laias-Castrelo de Mino (cronometro a squadre) [27.8 km]
Domenica 21 agosto. 2ª tappa: Ourense-Baiona [159 km]
Lunedì 22 agosto. 3ª tappa: Marin-Mirador de Ezaro [170 km]
Martedì 23 agosto. 4ª tappa: Betanzos-San Andres de Teixido [161 km]
Mercoledì 24 agosto. 5ª tappa: Viveiro-Lugo [170 km]
Giovedì 25 agosto. 6ª tappa: Monforte de Lemos-Luintra [163 km]
Venerdì 26 agosto. 7ª tappa: Maceda-Puebla de Sanabria [158.3 km]
Sabato 27 agosto. 8ª tappa: Villalpando-La Camperona [177 km]
Domenica 28 agosto. 9ª tappa: Cistierna-Oviedo/Alto Naranco [165 km]
Lunedì 29 agosto. 10ª tappa: Lugones-Lagos de Covadonga [186.6 km]
Martedì 30 agosto. Riposo
Mercoledì 31 agosto. 11ª tappa: Colunga-Peña Cabarga [168.6 km]
Giovedì 01 settembre. 12ª tappa: Corrales de Buelna-Bilbao [193 km]
Venerdì 02 settembre 13ª tappa: Bilbao-Urdax Dantxarinea [212.8 km]
Sabato 03 settembre. 14ª tappa: Urdax Dantxarinea-Aubisque [195.6 km]
Domenica 04 settembre. 15ª tappa: Sabinanigo-Aramon Formigal [120 km]
Lunedì 05 settembre. 16ª tappa: Alcaniz-Peniscola [158 km]
Martedì 06 settembre. Riposo
Mercoledì 07 settembre. 17ª tappa: Castellon-Llucena [173.3 km]
Giovedì 08 settembre. 18ª tappa: Requena-Gandia [191 km]
Venerdì 09 settembre 19ª tappa: Xabia-Calpe (crono individuale) [39 km]
Sabato 10 settembre. 20ª tappa: Benidorm-Alto de Aitana [184 km]
Domenica 11 settembre. 21ª tappa: Las Rozas-Madrid [102.5 km]
 
Squadre partecipanti (e attesi protagonisti):

AG2R La Mondiale (Jan Bakelants, Pierre Latour, Jean-Christophe Peraud),
Astana (Miguel Ángel Lopez, Michele Scarponi, Luis Leon Sanchez),
BMC (Philippe Gilbert, Tejay van Garderen, John Darwin Atapuma, Samuel Sánchez),
Etixx - Quick Step (Zdenek Stybar, Gianni Meersman, Gianluca Brambilla, Niki Terpstra),
FDJ (Alexandre Geniez, Johan Le Bon, Kévin Réza),
IAM Cycling (Mathias Frank, Dries Devenyns),
Lampre - Merida (Louis Meintjes, Tsgabu Grmay, Kristijan Durasek),
Lotto Soudal (Thomas de Gendt, Jelle Wallays, Adam Hansen),
Movistar (Nairo Quintana, Alejandro Valverde, Dani Moreno, José Joaquín Rojas),
ORICA-BikeExchange (Johan Esteban Chaves, Simon Gerrans, Simon Yates),
Cannondale (Andrew Talansky, Moreno Moser, Davide Formolo, Pierre Rolland),
Giant - Alpecin (Nikias Arndt, Warren Barguil),
Katusha (Rein Taaramäe, Tiago Machado, Pavel Kochetkov),
LottoNL - Jumbo (Steven Kruijswijk, Robert Gesink, Enrico Battaglin),
Sky (Christopher Froome, Michal Kwiatkowski, Leopold König),
Tinkoff (Alberto Contador, Daniele Bennati, Yuri Trofimov),
Trek - Segafredo (Fabio Felline, Niccolò Bonifazio, Ricardo Zoidl, Haimar Zubeldia),
Direct Energie (Romain Sicard, Fabrice Jeandesboz),
Bora-Argon 18 (Bartosz Huzarski, Cesare Benedetti, Michael Schwarzmann),
Cofidis (Yoann Bagot, Luis Ángel Maté, Florian Sénéchal),
Dimension Data (Igor Anton, Kristian Sbaragli, Merhawi Kudus, Tyler Farrar),
Caja Rural (Sergio Pardilla, Hugh Carthy, David Arroyo).

Albo d'oro recente:

2006 - 1. Aleksander Vinokurov, 2. Alejandro Valverde, 3. Andrej Kashe?kin;
2007 - 1. Denis Menchov, 2. Carlos Sastre, 3. Samuel Sánchez;
2008 - 1. Alberto Contador, 2. Levi Leipheimer, 3. Carlos Sastre;
2009 - 1. Alejandro Valverde, 2. Samuel Sánchez, 3. Cadel Evans;
2010 - 1. Vincenzo Nibali, 2. Ezequiel Mosquera, 3. Peter Velits;
2011 - 1. Juan José Cobo, 2. Chris Froome, 3. Bradley Wiggins;
2012 - 1. Alberto Contador, 2. Alejandro Valverde, 3. Joaquim Rodríguez;
2013 - 1. Chris Horner, 2. Vincenzo Nibali, 3. Alejandro Valverde;
2014 - 1. Alberto Contador, 2. Chris Froome, 3. Alejandro Valverde;
2015 - 1. Fabio Aru, 2. Joaquim Rodríguez, 3. Rafal Majka.