Semaforo rosso per la mobilità ciclistica?
Si fa sempre più complicata la vita della proposta di legge quadro sulla mobilità ciclistica, presentata alla Camera dei Deputati ormai oltre due anni e mezzo fa e ancora in attesa di approvazione. Il disegno di legge "Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica" è stato fortemente caldeggiato dalle organizzazioni ciclistiche a partire da FIAB: prevede numerosi interventi sulla mobilità ciclistica, specie per quanto riguarda le competenze degli enti locali, l’intermodalità bici e TPL e la classificazione delle ciclovie, ed è arricchito per la prima volta da contributi specialistici sul tema.
Dopo due anni e mezzo di iter parlamentare, con diverse interruzione causate da richieste di pareri sempre andate a buon fine, il provvedimento è stato frenato ieri alla vigilia dell'approvazione alla Camera. Il motivo? la mancanza del parere tecnico della Commissione Bilancio, che in questo momento è alle prese con la prossima Legge di Stabilità. Per il provvedimento dunque i tempi tornano ad allungarsi, con l'approvazione che verosimilmente slitterà all'inizio dell'anno nuovo.
Comprensibile l'amarezza con cui ha commentato lo stop il relatore, l'onorevole Gandolfi dell'Intergruppo Parlamentare per la Mobilità Nuova e Ciclistica: "Abbiamo presentato le linee guida di questo provvedimento il 14 febbraio 2014 in un convegno alla Camera, spererei di arrivare all’approvazione quanto prima anche perché il consenso sui contenuti, a quanto mi risulta, è trasversale e non vedo ostacoli oggettivi all’orizzonte. Certo, questo stop non ci voleva".
Più dura la reazione della presidente di FIAB Giulietta Pagliaccio, che ha scritto una lettera aperta al ministro dei trasporti Graziano Delrio esprimendo tutta la sua delusione: "Ancora una volta il Parlamento non è riuscito ad approvare la Legge Quadro sulla Ciclabilità, una legge che avrebbe portato l’Italia, finalmente, ad avere una politica nazionale concreta per cambiare la mobilità nelle nostre città. Una Legge che avrebbe finalmente messo alle strette anche quegli amministratori più riottosi, insensibili e anche incapaci di affrontare il cambiamento per rendere più vivibili le città che governano".
Un altro vincitore di Coppa del Mondo per #iovogliopedalaresicuro:
Federico Pellegrino, vincitore della Coppa del Mondo sprint di sci di fondo 2016