Nel 2017 un Giro che sembra un Tour
Sarà un Giro d'Italia dal sapor francese quello del 2017, presentato questo pomeriggio all'ex Palazzo del Ghiaccio di Milano, in un clima di festa che anticipà le celebrazioni che anticiperanno tutta la Corsa Rosa nell'anno della sua centesima edizione. Il percorso, come da consuetudine degli ultimi anni, non era più un segreto. Anticipato nel dettaglio già ieri da Cicloweb e confermato col passare delle ore da diverse testate in tutto il mondo.
Dopo un avvio già noto da tempo, con le tre belle tappe sarde adatte ad attaccanti e finisseur, con un finale per velocisti nel capoluogo a Cagliari, il Giro si trasferisce sull'altra grande isola per due tappe siciliane che rappresenteranno un piccolo omaggio alla vedette italiana della Corsa Rosa: Vincenzo Nibali. Una forte responsabilità per il prossimo capitano del Team Bahrein, tantopiù che dopo il trasferimento in Sicilia si affronta subito il primo arrivo in salita, con l'ascesa all'Etna da Nicolosi, preceduta dalla facile ma lunghissima salita di Portella Femmina Morta. Il giorno successivo si festeggia un Nibali che tutti vorranno già in rosa (ed eccolo il carico di responsabilità) con una volata nella sua Messina, prima di spostarsi finalmente sul continente.
Non sarà lunga nemmeno l'attesa per il successivo arrivo in quota, perchè dopo una breve risalita della penisola tra Calabria, Basilicata, Puglia e Molise (in un Giro del centenario che, sorprendentemente, salterà del tutto Campania e Lazio), con spazio per gli sprinter e per i classici arrivi agitati da prima settimana, arrivano gli Appennini e il Blockhaus. Il gigante abruzzese sarà il traguardo all'insù della nona tappa, uno dei più duri delle tre settimane, benchè caratterizzato da un avvicinamento morbido, preceduto soltanto da 100 chilometri privi di grosse difficoltà. Per chiudere una prima parte di Giro che risulterà più decisiva che (quasi) mai in classifica manca solo una cronometro, ed eccola subito dopo il giorno di riposo. Una prova contro il tempo bellissima, come spesso accaduto nelle ultime edizioni: 39 chilometri tra Foligno e Montefalco, tra gli abituali vigneti, con un percorso accidentato ma su cui ci sarà comunque la possibilità di salire di rapporto, e una conclusione magnifica in uno dei borghi più belli dell'Umbria.
Il Giro del centenario è naturalmente un omaggio alla tradizione del nostro ciclismo. E se il disegno del percorso occhieggia a scenari ben diversi da quelli tipici della Corsa Rosa, le località di passaggio sono spesso accompagnate da un portato storico particolarmente forte. La seconda settimana di Giro ne è testimonianza pressochè unica. L'undicesima tappa e la quattordicesima tappa prendono il via rispettivamente da Ponte a Ema e Castellania, ovvero i paesi dei due campionissimi Gino Bartali e Fausto Coppi. La prima sarà una tappa appenninica priva di grandi difficoltà, la seconda -dopo due giorni per velocisti, compresa la Forlì di Ercole Baldini- una lunga processione sino al santuario di Oropa, con un disegno che pare ispirato alle volate in salita della Vuelta più che alle imprese di Marco Pantani. Nel solco della tradizione ciclistica pare anche la tappa successiva, un omaggio al Giro di Lombardia con un finale a Bergamo su misura di attaccanti.
Passato il terzo riposo, da Rovetta a Bormio si tiene un ulteriore omaggio alla storia della corsa, forse involontario. La 16ª tappa è infatti il vero, e unico, tappone di questo Giro: introduzione massacrante ad una terza settimana che sarà più semplice del solito. Nei 227 chilometri di tappa si scala infatti prima il Mortirolo da Monno e poi -clima permettendo- i due lati dello Stelvio, prima da Bormio e poi dalla Svizzera (Umbrailpass) per poi lanciarsi giù per le gole del Braulio e tornare a Bormio. Seguono quattro giornate di montagna senza esagerazioni: una tappa da riposo e fughe a Canazei, una breve da fughe e scaramucce sulle Dolomiti (versione ridotta del tappone del 2016) e l'arrivo in salita a Piancavallo con un disegno più da Tour de France, forse posto lì per strizzare l'occhio a eventuali nomi grossi che volessero raddoppiare l'impegno della Grande Boucle. Un intento che attraversa un po' tutto il Giro, smussato negli angoli e anticipato nelle difficoltà così da compromettere il meno possibile il cammino verso Parigi. A chiudere la corsa rosa una due giorni per passisti, che forse non ribalterà la classifica ma rappresenterà un discreto spauracchio per gli uomini di montagna: prima la tappa di Asiago divisa in due dal Monte Grappa, poi la cronometro conclusiva con 28 chilometri di rettilineo da Monza a Milano.
E' un percorso vario, con tanti arrivi in salita ma poche giornate dal forte dispendio, che si presta ad ogni genere di soluzione e non disdegna i colpi di scena nella prima parte. I più penalizzati saranno forse i velocisti, che verosimilmente si ritireranno in massa alla fine della seconda settimana, e questa volta sarà ben difficile dargli torto. Un Giro tutto italiano (a parte un piccolissimo passaggio in Svizzera) ma con uno stile più che mai simile ad altre corse internazionali. Un Giro che inizierà ad Alghero e che forse terminerà a Parigi.
Le tappe
Venerdì 05 maggio. 1ª tappa: Alghero - Olbia [203 km]
Sabato 06 maggio. 2ª tappa: Olbia - Tortolì [208 km]
Domenica 07 maggio. 3ª tappa: Tortolì - Cagliari [148 km]
Lunedì 08 maggio. Riposo/trasferimento.
Martedì 09 maggio. 4ª tappa: Cefalù - Etna [180 km]
Mercoledì 10 maggio. 5ª tappa: Pedara - Messina [157 km]
Giovedì 11 maggio. 6ª tappa: Reggio Calabria - Terme Luigiane [207 km]
Venerdì 12 maggio. 7ª tappa: Castrovillari - Alberobello [220 km]
Sabato 13 maggio. 8ª tappa: Molfetta - Peschici [189 km]
Domenica 14 maggio. 9ª tappa: Montenero di Bisaccia - Blockhaus [139 km]
Lunedì 15 maggio. Riposo
Martedì 16 maggio. 10ª tappa: Foligno - Montefalco (cronometro individuale) [39 km]
Mercoledì 17 maggio. 11ª tappa: Ponte a Ema - Bagno di Romagna [161 km]
Giovedì 18 maggio. 12ª tappa: Forlì - Reggio nell'Emilia [237 km]
Venerdì 19 maggio. 13ª tappa: Reggio nell'Emilia - Tortona [162 km]
Sabato 20 maggio. 14ª tappa: Castellania - Oropa [131 km]
Domenica 21 maggio. 15ª tappa: Valdengo - Bergamo [199 km]
Lunedì 22 maggio. Riposo
Martedì 23 maggio. 16ª tappa: Rovetta - Bormio [227 km]
Mercoledì 24 maggio. 17ª tappa: Tirano - Canazei [219 km]
Giovedì 25 maggio. 18ª tappa: Moena - Ortisei/St. Ulrich [137 km]
Venerdì 26 maggio. 19ª tappa: San Candido/Innichen - Piancavallo [191 km]
Sabato 27 maggio. 20ª tappa: Pordenone - Asiago [190 km]
Domenica 28 maggio. 21ª tappa: Monza - Milano (cronometro individuale) [28 km]