#CiaoFabian, che festa per Cancellara!
C'erano più di 6'200 persone al Velodromo Kuipke di Gent, esaurito in ogni ordine di posto per salutare Fabian Cancellara nella serata della sua festa di addio, che segue di un mese la sua ultima apparizione alla Japan Cup. La Locomotiva di Berna ha scelto il velodromo fiammingo non a caso: qui stasera prenderà il via la storica sei giorni (che potrebbe rappresentare la gara di addio di un'altra leggenda del ciclismo odierno, Bradley Wiggins), e a queste latitudini lo svizzero ha conquistato alcuni dei suoi principali trionfi, raccogliendo tanti fan e sostenitori da essere sostenuto ormai un corridore di casa.
E' stata una carriera che si è avvicinata ai livelli dei più grandi quella di Cancellara. Tre Fiandre, tre Roubaix, una Sanremo, quattro mondiali e due olimpiadi a cronometro, un Giro di Svizzera, dodici titoli nazionali, tre Harelbeke, due strade Bianche, una Tirreno-Adriatico, e ovviamente tappe e maglie gialle al Tour de France. Un lungo elenco di successi e piazzamenti di rilievo che ne fa una delle più grandi star dell'ultimo decennio.
Per celebrare un campione così importante era necessaria una festa altrettanto grande, e così è stato domenica a Gent. Tra il palco e la pista del velodromo sono grandi campioni ed ex compagni di squadra come Bradley Wiggins, Sven Nys, Frank Schleck, Pippo Pozzato, Sep Vanmarcke, Iljo Keisse, Ed Theuns e Markel Irizar. Per l'occasione gli ospiti si sono sfidati sulla mitica pista in una prova cronometrata di due chilometri: un'esibizione più che una gara vera e propria, che tutti hanno affrontato con il sorriso sulle labbra. Il vincitore di questo "mezzo inseguimento" d'altronde non poteva che essere il festeggiato.
"È incredibile che ci sia così tanta gente qui per festeggiare l'addio di un corridore svizzero. Una cosa simile è possibile solo in Belgio, un paese pazzo di ciclismo. Qui in Belgio ho vissuto momenti esaltanti e altri meno belli. La caduta al Fiandre del 2012 per esempio ho dovuto superarla con l'aiuto di uno psicologo, ma poi sono riuscito a vincerne altri due. Il 2016 è stato un anno particolare, perché sapevo che ogni gara sapevo sarebbe stata l'ultima. Ho corso per l'ultima volta Roubaix, Fiandre, Tour, Giro... ed ora sono qui a Gent. Devo davvero ringraziare tutti per il sostegno avuto durante questi sedici anni e per questa festa commovente", con queste parole Cancellara ha voluto salutare tutto il pubblico presente, prima di lasciarsi andare a un briciolo di commozione. "Mi avete sostenuto nella buona e nella cattiva sorte. Grazie a voi: in corsa, sul Muro, sui pavé. Grazie! Mi mancherete!".