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A San Juan si inizia nel caos
La Vuelta Ciclista a la Provincia de San Juan è una gara dalla storia abbastanza lunga, nata nel 1982, eppure per la corsa argentina questo 2017 è di fatto un anno zero. Dopo 34 edizioni riservate esclusivamente a corridori dilettanti di casa (solo una volta il vincitore non è stato argentino, il cileno Victor Caro nel 1983), da quest'anno la beve corsa a tappe si è aperta al mondo del ciclismo internazionale, raccogliendo il testimone dello scomparso Tour de San Luis. E tanti sono infatti i campioni schiarati al via per questo test di inizio stagione: Tom Boonen, Vincenzo Nibali, Elia Viviani, Rui Costa, Bauke Mollema... e ovviamente l'eroe di casa Fernando Gaviria, che si è aggiudicato già la prima frazione precedendo proprio Viviani.
Il salto di categoria della prova argentina non ha però comportanto un incremento delle condizioni di sicurezza, una lacuna che è esplosa in maniera plateale nell'arrivo della notte. Il primo arrivo della Vuelta a San Juan è stato segnato infatti da una situazione surreale, conseguente di una separazione di carreggiata non segnalata a soli 500 metri dal traguardo. Risultato: più di metà gruppo ha imboccato la strada sbagliata, lasciando solo un piccolo drappello di "eletti" a giocarsi la vittoria.
Un incidente che poteva avere conseguenze drammatiche. Fortunatamente nessuno si è fatto male questa volta, ma le poche immagini che giungono dall'Argentina (che vedete nella nostra gallery), con corridori professionisti costretti a scavalcare le transenne con le bici in spalla per raggiungere il rettilineo finale, non sono certo una bella promozione per una corsa che ha tanta voglia di crescere.
Il salto di categoria della prova argentina non ha però comportanto un incremento delle condizioni di sicurezza, una lacuna che è esplosa in maniera plateale nell'arrivo della notte. Il primo arrivo della Vuelta a San Juan è stato segnato infatti da una situazione surreale, conseguente di una separazione di carreggiata non segnalata a soli 500 metri dal traguardo. Risultato: più di metà gruppo ha imboccato la strada sbagliata, lasciando solo un piccolo drappello di "eletti" a giocarsi la vittoria.
Un incidente che poteva avere conseguenze drammatiche. Fortunatamente nessuno si è fatto male questa volta, ma le poche immagini che giungono dall'Argentina (che vedete nella nostra gallery), con corridori professionisti costretti a scavalcare le transenne con le bici in spalla per raggiungere il rettilineo finale, non sono certo una bella promozione per una corsa che ha tanta voglia di crescere.