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Redazione

Tour of Oman, tra deserto e montagne

Prende il via questa mattina dalla spiaggia di Al Sawadi, a nord-ovest di Muscat, l'ottava edizione del Tour of Oman, seconda corsa a tappe della penisola araba dopo il recente Dubai Tour vinto da Marcel Kittel. Quella omanita è indubbiamente la più dura delle prove di inizio stagione disputate a queste latitudini, complice la presenza della catena montuosa dei Monti Hajar che porta i corridori a sfidarsi in terreni non sempre pianeggianti. Una catena montuosa che, a dire il vero, viene esplorata ben poco dalla corsa a tappe. Sin dalla sua prima edizione infatti gli organizzatori di ASO hanno preferito mantenere anche questa gara nel solco delle altre di inizio stagione, inserendo soltanto qua e là delle altimetrie più impegnative, e lasciando sempre che la corsa venisse decisa dalla lunga scalata di Jabal Al Akhdhar (Green Mountain): dieci chilometri di ascesa, sino a quota 1235 metri sul livello del mare, che da quattro anni ormai spingono sul più alto gradino del podio scalatori di valore assoluto. L'ultimo in elenco è stato Vincenzo Nibali, vincitore qui dodici mesi fa ma assente in questo 2017, con il suo ex-compagno di squadra Fabio Aru che punta a seguirlo nell'albo d'oro.

Il percorso si sviluppa su sei tappe, seguendo bene o male lo stesso canovaccio degli ultimi anni: quattro tappe su sei sono esattamente identiche al 2016, le altre due differiscono per il chilometraggio o per la località di partenza ma non cambiano di molto il discorso. Oltre alla "Montagna verde" sono confermatissimi i finali mossi di Al Bustan (con 1.4 km al 9% prima degli ultimi tre chilometri di discesa) e di Quriyat (una "volata in salita" di 2.8 km al 6.5%, ideale per i corridori già in grado di sprigionare forte potenza). Pronostici quindi concentrati sugli scalatori per la vittoria finale, con Romain Bardet, Rui Costa, Merhawi Kudus e Jacob Fuglsang che sembrano avvantaggiati rispetto ad un Fabio Aru all'esordio stagionela, ma attenzione anche agli outsider come Tsgabu Grmay, Nathan Haas, David De la Cruz e Ben Hermans. Per le vittorie di tappa invece occhio all'olimpionico Greg van Avermaet, Tom Boonen, Alexander Kristoff, Sonny Colbrelli e Sacha Modolo.

Un'ampia sintesi del Tour of Oman 2017 sarà trasmessa da Bike Channel mercoledì 22 febbraio alle 21:15, con il commento di Paolo Savoldelli e Luca Gregorio.


 


Le tappe:
Martedì 14 febbraio. 1ª tappa: Al Sawadi Beach / Naseem Park [176.5 km]
Mercoledì 15 febbraio. 2ª tappa: Nakhal / Al Bustan [145.5 km]
Giovedì 16 febbraio. 3ª tappa: Sultan Qaboos University / Quriyat [162 km]
Venerdì 17 febbraio. 4ª tappa: Yiti (Jebel Sifah) / Ministry of Tourism [118 km]
Sabato 19 febbraio. 5ª tappa: Sama'il / Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) [152.5 km]
Domenica 20 febbraio. 6ª tappa: The Wave Muscat / Matrah Corniche [130.5 km]


Squadre partecipanti (e principali iscritti):
AG2R (Romain Bardet, Mathias Frank);
Aqua Blue (Adam Blythe, Lasse Norman Hansen, Stefan Denifl);
Astana (Fabio Aru, Jakob Fuglsang, Tanel Kangert);
Bahrain - Merida (Giovanni Visconti, Tsgabu Grmay, Sonny Colbrelli);
BMC (Greg Van Avermaet, Ben Hermans, Stefan Küng);
CCC Sprandi (Branislau Samoilau, Simone Ponzi, Adrian Kurek);
Delko Marseille (Daniel Diaz, Thierry Hupond);
Nippo - Vini Fantini (Eduard Grosu, Julián Arredondo, Marco Canola);
Quick Step (Tom Boonen, David De la Cruz, Niki Terpstra);
Sport Vlaanderen - Baloise (Preben van Hecke, Stijn Steels);
Dimension Data (Merhawi Kudus, Nathan Haas, Youcef Reguigui);
Katusha (Alexander Kristoff, Rein Taaramäe, Viacheslav Kuznetsov);
Sunweb (Roy Curvers, Max Walscheid);
UAE Abu Dhabi (Rui Alberto Faria da Costa, Sacha Modolo, Marco Marcato);
UnitedHealthcare (Janier Acevedo, Sebastian Haedo);
Wanty - Groupe Gobert (Danilo Napolitano, Kenny Dehaes, Simone Antonini);
WB Veranclassic (Roy Jans, Olivier Pardini);
Wilier Triestina (Jakub Mareczko, Filippo Pozzato, Manuel Belletti).


Albo d'oro recente:
2010 - 1. Fabian Cancellara, 2. Edvald Boasson Hagen, 3. Cameron Meyer;
2011 - 1. Robert Gesink, 2. Edvald Boasson Hagen, 3. Giovanni Visconti;
2012 - 1. Peter Velits, 2. Vincenzo Nibali, 3. Tony Gallopin;
2013 - 1. Chris Froome, 2. Alberto Contador, 3. Cadel Evans;
2014 - 1. Chris Froome, 2. Tejay van Garderen, 3. Rigoberto Urán;
2015 - 1. Rafael Valls, 2. Tejay van Garderen, 3. Alejandro Valverde;
2016 - 1. Vincenzo Nibali, 2. Romain Bardet, 3. Jakob Fuglsang.