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Giro U23, al lavoro per il futuro
Il ciclismo italiano non vive di certo il suo periodo migliore, è un dato di fatto. Pochi campioni, corse costrette a chiudere, grandi vittorie che mancano da un po', nessuna squadra nel World Tour e difficoltà che aumentano pure per le professional. Eppure le radici restano solide, l'Italia continua ad essere uno dei Paesi di riferimento per il ciclismo mondiale: il materiale per una rinascita non manca, basta lavorare per costruire il futuro. L'ha capito bene Davide Cassani, coordinatore delle nazionali italiane che spera di riportare alla vittoria su tutti i più importanti traguardi.
Il modo più efficace per lavorare sul futuro è lo sviluppo del ciclismo giovanile, che in Italia aspetta da qualche anno il ritorno della sua competizione più importante: il Giro dilettanti. Una storia lunga e ricca di successi, che in 30 anni di vita ha portato il pubblico del ciclismo a conoscere i più grandi campioni del domani: Francesco Moser, Giovanni Battaglin, Gianbattista Baronchelli, Piotr Ugrumov, Dimitrij Konyshev, Marco Pantani, Gilberto Simoni, Danilo Di Luca... a scorrere l'albo d'oro si ripercorre la storia recente del nostro ciclismo. Dopo un'ultima edizione nel 2006, il Giro Baby si era però trovato costretto a chiudere i battenti. A risuscitarlo ci ha provato una delle menti più fulgide del movimento italiano, quel Giancarlo Brocci cui dobbiamo già l'invenzione dell'Eroica (dalla ciclostorica alla Strade Bianche). L'organizzatore toscano si inventò una formula nuova, giovane, trasparente e sostenibile per la corsa, dando vita alle quattro edizioni del Giro Bio che hanno avuto il merito di portare anche in Italia l'attenzione sul nuovo ciclismo colombiano. L'ultima nel 2012, con il memorabile duello tra Fabio Aru e Joe Dombrowski, vincitore finale. Poi anche per il Giro Bio calò il sipario.
Con il 2017 si riparte, arriva il 40° Giro d'Italia U23. Davide Cassani ha voluto con tutte le sue forze e ha lottato fino all'ultimo per crearlo: ha coinvolto gli sponsor del Giro, la Federazione e il Coni e una società organizzatrice fidata come la Nuova Ciclistica Placci 2013, già alle spalle di un'importante corsa a tappe giovanile come il Giro delle Pesche Nettarine. Sulle strade di Romagna, ovviamente, perchè il CT ha voluto ripartire dalle sue strade, da quelle che meglio conosce e da realtà già consolidate nella loro passione e nella loro attività. Dall'Emilia-Romagna il Giro U23 si sposterà poi nelle Marche e in Abruzzo, per un'edizione zero che è stata presentata ufficialmente ieri a Roma nel Salone d'Onore del Coni.
Saranno cinque le maglie messe in palio per altrettante classifiche, affiancando alle tradizionali graduatorie a tempo, a punti e dei GPM due classifiche che riportano alla memoria dei Giri di un passato più o meno recente: la maglia blu dell'Intergiro e la mitica maglia nera, un omaggio alla tradizione che torna anche nella scelta di premiare gli scalatori con la maglia verde, come vuole la storia stessa del Giro.
Il Giro d'Italia U23 prenderà il via venerdì 09 giugno da Imola, per concludersi giovedì 15 giugno con la tappa decisiva a Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Due frazioni per velocisti, una per cronoman, due per scattisti e due per scalatori. Questa la presentazione delle tappe, secondo le parole del CT Davide Cassani sul sito di Federciclismo: "una corsa di cui si sentiva la mancanza e che aiuterà il nostro movimento under a crescere".
1ª tappa: Imola - Imola [132.2 km]: "Due salite importanti; gli sprinter se la dovranno sudare".
2ª tappa: Castellarano - S.Valentino di Castellarano [145.8 km]: "Tappa per scattisti con arrivo si uno strappo di 1500 metri abbastanza complicato".
3ª tappa: Bagnara di Romagna - Forlì [140.5 km]: "Tappa costellata da cinque GPM sulle salite che bene conosco e sulle quali Simoni costruì la vittoria al Giro d'Italia 2003 tra i professionisti. Da non sottovalutare il Monte Casale ed il monte Trebbio. Si delinea da qui la classifica generale".
4ª tappa: Forlì - Gabicce Mare [155.5 km]: "Salvo qualche leggera ondulazione sul finale, è una tappa per velocisti".
5ª tappa: Osimo [87.2 / 14 km]: "La mattina ci sarà una semitappa breve con finale mosso al centro storico di Osimo. Nel pomeriggio, per questioni logistiche la cronometro nella frazione di Campocavallo".
6ª tappa: Francavilla al Mare - Casalincontrada [132.2 km]: "Spazio agli scattisti con arrivo in cima ad un muro".
7ª tappa: Francavilla al Mare - Campo Imperatore [148.9 km]: "Tappa regina con la Cima Pantani dedicata al Pirata. Suggestiva e spettacolare proprio per la logistica dove si chiuderanno i giochi".
Filippo Cauz
Il modo più efficace per lavorare sul futuro è lo sviluppo del ciclismo giovanile, che in Italia aspetta da qualche anno il ritorno della sua competizione più importante: il Giro dilettanti. Una storia lunga e ricca di successi, che in 30 anni di vita ha portato il pubblico del ciclismo a conoscere i più grandi campioni del domani: Francesco Moser, Giovanni Battaglin, Gianbattista Baronchelli, Piotr Ugrumov, Dimitrij Konyshev, Marco Pantani, Gilberto Simoni, Danilo Di Luca... a scorrere l'albo d'oro si ripercorre la storia recente del nostro ciclismo. Dopo un'ultima edizione nel 2006, il Giro Baby si era però trovato costretto a chiudere i battenti. A risuscitarlo ci ha provato una delle menti più fulgide del movimento italiano, quel Giancarlo Brocci cui dobbiamo già l'invenzione dell'Eroica (dalla ciclostorica alla Strade Bianche). L'organizzatore toscano si inventò una formula nuova, giovane, trasparente e sostenibile per la corsa, dando vita alle quattro edizioni del Giro Bio che hanno avuto il merito di portare anche in Italia l'attenzione sul nuovo ciclismo colombiano. L'ultima nel 2012, con il memorabile duello tra Fabio Aru e Joe Dombrowski, vincitore finale. Poi anche per il Giro Bio calò il sipario.
Con il 2017 si riparte, arriva il 40° Giro d'Italia U23. Davide Cassani ha voluto con tutte le sue forze e ha lottato fino all'ultimo per crearlo: ha coinvolto gli sponsor del Giro, la Federazione e il Coni e una società organizzatrice fidata come la Nuova Ciclistica Placci 2013, già alle spalle di un'importante corsa a tappe giovanile come il Giro delle Pesche Nettarine. Sulle strade di Romagna, ovviamente, perchè il CT ha voluto ripartire dalle sue strade, da quelle che meglio conosce e da realtà già consolidate nella loro passione e nella loro attività. Dall'Emilia-Romagna il Giro U23 si sposterà poi nelle Marche e in Abruzzo, per un'edizione zero che è stata presentata ufficialmente ieri a Roma nel Salone d'Onore del Coni.
Saranno cinque le maglie messe in palio per altrettante classifiche, affiancando alle tradizionali graduatorie a tempo, a punti e dei GPM due classifiche che riportano alla memoria dei Giri di un passato più o meno recente: la maglia blu dell'Intergiro e la mitica maglia nera, un omaggio alla tradizione che torna anche nella scelta di premiare gli scalatori con la maglia verde, come vuole la storia stessa del Giro.
Il Giro d'Italia U23 prenderà il via venerdì 09 giugno da Imola, per concludersi giovedì 15 giugno con la tappa decisiva a Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Due frazioni per velocisti, una per cronoman, due per scattisti e due per scalatori. Questa la presentazione delle tappe, secondo le parole del CT Davide Cassani sul sito di Federciclismo: "una corsa di cui si sentiva la mancanza e che aiuterà il nostro movimento under a crescere".
1ª tappa: Imola - Imola [132.2 km]: "Due salite importanti; gli sprinter se la dovranno sudare".
2ª tappa: Castellarano - S.Valentino di Castellarano [145.8 km]: "Tappa per scattisti con arrivo si uno strappo di 1500 metri abbastanza complicato".
3ª tappa: Bagnara di Romagna - Forlì [140.5 km]: "Tappa costellata da cinque GPM sulle salite che bene conosco e sulle quali Simoni costruì la vittoria al Giro d'Italia 2003 tra i professionisti. Da non sottovalutare il Monte Casale ed il monte Trebbio. Si delinea da qui la classifica generale".
4ª tappa: Forlì - Gabicce Mare [155.5 km]: "Salvo qualche leggera ondulazione sul finale, è una tappa per velocisti".
5ª tappa: Osimo [87.2 / 14 km]: "La mattina ci sarà una semitappa breve con finale mosso al centro storico di Osimo. Nel pomeriggio, per questioni logistiche la cronometro nella frazione di Campocavallo".
6ª tappa: Francavilla al Mare - Casalincontrada [132.2 km]: "Spazio agli scattisti con arrivo in cima ad un muro".
7ª tappa: Francavilla al Mare - Campo Imperatore [148.9 km]: "Tappa regina con la Cima Pantani dedicata al Pirata. Suggestiva e spettacolare proprio per la logistica dove si chiuderanno i giochi".
Filippo Cauz