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Redazione

Manuel Quinziato, una laurea in sella

Ieri mattina Manuel Quinziato si è svegliato sorridente a San Bendetto del Tronto: per la prima volta avrebbe corso in Italia vestito con il tricolore, con la maglia di campione italiano a cronometro conquistata la scorsa stagione, a 36 anni compiuti. Un risultato che ha rappresentato una sorta di coronamento per la carriera di questo passistone, passato tra i pro quindici anni fa e diventato nel tempo uno dei gregari più affidabili del gruppo.

Stamattina Quinziato invece si è svegliato a Trento, e deve aver scelto tutt'altro vestito. Forse ha avuto qualche difficoltà in più nel prendere sonno, perchè la breve crono finale della Tirreno-Adriatico (chiusa peraltro con un'ottima 19ª posizione, a 29" dal fenomenale compagno di squadra Rohan Dennis) era un'emozione ben più gestibile di quella che lo aspetta oggi. E non si tratta di corse, questo pomeriggio si gareggia solo in Belgio, ma la Nokere Koerse non è nei programmi del bolzanino. L'appuntamento per Manuel Quinziato è alle 14:30 all'Università di Trento, dove discuterà la sua tesi in giurisprudenza dal titolo "L'ordinamento sportivo e i rapporti tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria".

Raggiungere questo traguardo non è stato semplice, nemmeno per uno che ha terminato 8 Roubaix e altrettanti Fiandre, 9 Tour, 4 Giri e 4 quattro Vuelte. Quinziato è riuscito a far convivere studio e allenamenti, libri e tabelle, diete e ripassi, gare ed esami. Lo ha fatto con la stessa abnegazione con cui passa i pomeriggi a tirare il gruppo nel vento, con la stessa capacità di adattarsi. Alla Tirreno-Adriatico ha dovuto ripassare ogni giorno la sua tesi, per farlo ha avuto la geniale pensata di registrarla sul cellulare prima di partire, così da poterla riascoltare e ripetere ogni sera in albergo. A suo modo deve avere avuto anche un ruolo didattico, quanti compagni di stanza avranno appreso nuove nozioni in giurisprudenza grazie alla compagnia del prossimo Dottor Quinziato?

L'avventura accademica del corridore della BMC è iniziata prima ancora di quella tra i pro, nel lontano '99. In mezzo c'è un'intera carriera ricca di tante soddisfazioni, poche personali forse ma tanti brindisi con compagni di squadra vincenti grazie al suo supporto. Per cinque anni è rimasto fermo, respinto dalla difficoltà a conciliare allenamento e "Procedura civile e procedura penale", poi ha stretto i denti come ai piedi del Muur di Geraardsbergen (dove trionfò all'Eneco Tour del 2015) ed ha lanciato l'ultima volata.

Questa sera siamo certi che nessuno in BMC si offenderà se Manuel berrà un bicchiere di troppo, ma è altrettanto sicuro che sarà lui stesso a rimettersi al lavoro già da domattina. Perchè passato questo, gli esami del bolzanino riprendono subito e si chiamano Sanremo, Harelbeke, Gent-Wevelgem, Fiandre, Roubaix, Giro... poi chissà, un'altra stagione in sella o una nuova carriera da procuratore sportivo. Congratulazioni, dottor Quinziato.







Filippo Cauz
(foto tratta dal sito del team BMC)