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Redazione

Fumic - Avancini star della Cape Epic

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, la Cape Epic di Manuel Fumic ed Henrique Avancini promette di essere una settimana di splendide giornate. Dopo aver dominato il prologo con una prestazione di alto livello, infatti, il team Cannondale Factory Racing ha concesso immediatamente il bis sul traguardo di Hermanus al termine di una prima tappa ricca di colpi di scena.

Centouno chilometri e 2'300 metri di dislivello, questo era il menù della tappa sulle Klein River Mountain, ma le difficoltà della corsa andavano cercate anche e soprattutto altrove, in una temperatura costantemente intorno a 35° che ha messo a dura prova i corridori in una giornata che li ha obbligati in sella per oltre 4h30'. Nella prima parte di tappa, la più dura dal punto di vista altimetrico, sono stati Nino Schurter e Matthias Stirnemann a lanciarsi all'attacco, con i soli Karl Platt – Urs Huber e la coppia leader a non accumulare troppo distacco, mentre faticavano di più Samuele Porro e Alexey Medvedev, settimi al primo water point. I due capoclassifica hanno riconquistato il comando prima del rifornimento successivo, quando alle loro spalle emergevano clamorosamente Christoph Sauser e Jaroslav Kulhavy.

Il momento chiave della corsa era però già segnato con la lunga discesa del Barber's Cut, una picchiata dopo 60 chilometri per ridiscendere dall'altopiano sino al livello del mare. Ed è qui che inevitabilmente la corsa è deflagrata. Sauser – Kulhavy completano la rimonta conquistando la testa e si lanciano verso una probabile vittoria. Ma in corse come queste non si può mai emettere verdetti prima del traguardo, e l'amara lezione questa volta tocca proprio al duo ceco-elvetico. Una foratura ai meno dieci costringe infatti Jaroslav Kulhavy allo stop, con Sauser che si ferma per aiutarlo il più velocemente possibile, ma nemmeno la collaborazione tra i due impedisce il rientro dei due capoclassifica, che sorpassano gli sventurati e si involano per un secondo arrivo trionfale. Sauser – Kulhavy sono secondi a 54", i tedeschi Jochen Kaes e Markus Kaufmann completano a sorpresa il podio di giornata a 3'46", bruciando sul rettilineo finale la coppia Schurter - Stirnemann.

Per gli italiani è una piccola giornata no, con Samuele Porro e Alexey Medvedev che giungono 14esimi a 13' di ritardo, Damiano Ferraro - Fabian Rabensteiner 21esimi a 21'18" e Mirko Pirazzoli - Alessandro Gambino 26esimi a 25'28", giusto davanti alla prima coppia vip: José Hermida e Joaquim Rodríguez. In campo femminile si riscattano Esther Suss e Jennie Stenerhag, che invertono l'ordine d'arrivo di ieri battendo nettamente Sabine Spitz e Robyn de Groot. Ultime classificate ma tenacemente ancora in gara Giuliana Massarotto e Maria Luisa Surico.

La classifica generale vede sempre più solida la leadership di Fumic e Avancini, ovviamente, che guidano cn 2'41" di vantaggio su Sauser – Kulhavy e ben 5'24" su Schurter – Stirnemann. Risale nettamente in quarta piazza il duo colombiano-sudafricano composto da Hector Leonardo Paez e Max Knox, mentre la Trek - San Marco di Porro e Medvedev scivola in nona posizione a quasi un quarto d'ora dai primi. Il ribaltamento nell'ordine d'arrivo ha cambiato invece la testa in campo femminile, con Suss e Stenerhag che guidano quasi 9' di vantaggio su Spitz - de Groot e 13'07" su Mariske Strauss e Annie Last.

Oggi si riparte da Hermanus per una frazione simile a quella odierna: 102 chilometri, e 2350 metri di dislivello, sino a Greyton, con una prima parte caratterizzata da salite in doppia cifra ma un finale più semplice, che non per questo sarà privo di nuovi colpi di scena! L'appuntamento è con la nostra ampia sintesi questa sera alle 21:30 su Bike Channel - canale Sky 214.


(foto di Nick Muzik dalla pagina Facebook di ABSA Cape Epic)