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Festa svizzera alla Cape Epic
Sono Nino Schurter e Matthias Stirnemann i re della Cape Epic 2017. A Val de Vie, dopo 651 durissimi chilometri in otto giorni, hanno esultato i portacolori della Scott-SRAM. Tutti e quattro, perchè la tappa finale se la sono aggiudicata i due Young Guns Michiel van der Heijden e Andri Frischknecht, figlio d'arte di un'altra leggenda del ciclismo svizzero (e in gara tra le coppie miste), proprio come ad Elgin, nella quinta tappa che ha di fatto deciso la classifica finale. Per Nino Schurter, il concetto di leggenda suona oltremodo adeguato con il trionfo nella massacrante prova a tappe che si aggiunge ad una carriera costellata già da cinque titoli mondiali, quattro coppe del mondo e ovviamente l'oro di Rio 2016, la terza olimpiade consecutiva che ha visto l'elvetico sul podio, a soli 30 anni.
Per una leggenda svizzera che esulta, ce n'è invece un'altra che piange al traguardo della Grand Finale: Christoph Sauser era rientrato dopo il ritiro, a 41 anni, con un solo obiettivo in testa, la conquista della quinta Cape Epic. Si è dovuto accontentare invece di un dignitosissimo secondo posto, in compagnia del fenomeno ceco Jaroslav Kulhavý, sfavorito da un ritmo di gara che ogni giorno si è rivelato altissimo sin dal chilometro zero. Per Sauser è il tempo di un'ultima comparsata sul podio, appaluditissimo da pubblico e avversari, prima di un ritiro che questa volta è definitivo. A completare un podio tutto rossocrociato ci ha pensato Nicola Rohrbach, in coppia con l'austriaco Daniel Geismayr, coppia che proprio nella frazione conclusiva è riuscita ad agguantare il terzo posto grazie ad una regolarità impressionante: mai tra i primi di tappa, ma sempre piazzati in alto.
Sul palco delle premiazioni salgono con loro Esther Süss e Jennie Stenerhag, coppia dominatrice della classifica femminile con ben 35' sulle seconde (Mariske Strauss - Annie Last) e papà Thomas Frischknecht, che appaiato a Jenny Rissveds ha conquistata la graduatoria "coppie miste" vincendo addirittura tutte le frazioni in programma.
C'è spazio anche per Cadel Evans e George Hincapie tra i premiati: i due ex-campioni della BMC si sono aggiudicati la classifica "master" ma non hanno primeggiato tra le famose coppie vip che abbiamo seguito lungo tutta la corsa, preceduti dal duo spagnolo José Hermida - Joaquim Rodríguez. Gli spagnoli hanno concluso 18esimi in generale, con i BMC classificati al 20° posto e i due Sven (Nys e Vanthourenhout) addirittura 58esimi.
La Cape Epic degli italiani è stata segnata soprattutto dal ritiro di Samuele Porro, che ha privato la Trek-Selle San Marco di buone possibilità di classifica. La meglio piazzata tra le italiane resta comunque l'altra coppia Trek, con Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner al 27° posto in classifica generale, tre posizioni avanti al duo Mirko Pirazzoli - Alessandro Gambino. Sono stati ben sedici i bikers del Belpaese in grado di arrivare sino in fondo comunque, e tutti sono degni di menzione ed applausi: Damiano Tedeschi e Daniele Fabbri sono 55esimi, Francesco Fortunato - Silvio Scarafoni 77esimi, Niccolò Violati - Carlo Miari Fulcis 165esimi, Simone Tucci e Roberto Domizio 215esimi, 246° è Massimiliano Conte (in coppia con l'iberico Alejandro Banchio), 418esimi i tenacissimi Angelo Casu e Johan Fourie (in gara per raccogliere fondi per i bambini di strada sudafricani) e 471esime Giuliana Massarotto e Maria Luisa Surico, uniche italiane classificate della graduatoria femminile.
L'appuntamento è rinviato al 2018, un lungo anno da aspettare e riempire di ricordi di una corsa magnifica, poi sarà di nuovo tempo di Cape Epic!
Tutti i podi:
Uomini Open
1. Nino Schurter - Matthias Stirnemann 26h35'06"
2. Christoph Sauser - Jaroslav Kulhavý 08'07"
3. Nicola Rohrbach - Daniel Geismayr 19'34"
Donne
1. Esther Süss - Jennie Stenerhag 31h39'43"
2. Mariske Strauss - Annie Last 35'19"
3. Sabine Spitz - Robyn de Groot 47'02"
Coppie Miste
1. Jenny Rissveds - Thomas Frischknecht 31h27'29"
2. Grant Usher - Amy Beth McDougall 01h05'20"
3. Johan Labuschagne - Catherine Williamson 01h49'39"
Master
1. Cadel Evans - George Hincapie 29h28'57"
2. Tomi Misser - Ibon Zugasti 05'21"
3. Bart Brentjens - Abraao Azevedo 07'10"
(foto di Zoon Cronje, Nick Muzik, Greg Beadle, Dominic Barnardt, Shaun Roy, Sam Clarke dalla pagina Facebook di ABSA Cape Epic)
Per una leggenda svizzera che esulta, ce n'è invece un'altra che piange al traguardo della Grand Finale: Christoph Sauser era rientrato dopo il ritiro, a 41 anni, con un solo obiettivo in testa, la conquista della quinta Cape Epic. Si è dovuto accontentare invece di un dignitosissimo secondo posto, in compagnia del fenomeno ceco Jaroslav Kulhavý, sfavorito da un ritmo di gara che ogni giorno si è rivelato altissimo sin dal chilometro zero. Per Sauser è il tempo di un'ultima comparsata sul podio, appaluditissimo da pubblico e avversari, prima di un ritiro che questa volta è definitivo. A completare un podio tutto rossocrociato ci ha pensato Nicola Rohrbach, in coppia con l'austriaco Daniel Geismayr, coppia che proprio nella frazione conclusiva è riuscita ad agguantare il terzo posto grazie ad una regolarità impressionante: mai tra i primi di tappa, ma sempre piazzati in alto.
Sul palco delle premiazioni salgono con loro Esther Süss e Jennie Stenerhag, coppia dominatrice della classifica femminile con ben 35' sulle seconde (Mariske Strauss - Annie Last) e papà Thomas Frischknecht, che appaiato a Jenny Rissveds ha conquistata la graduatoria "coppie miste" vincendo addirittura tutte le frazioni in programma.
C'è spazio anche per Cadel Evans e George Hincapie tra i premiati: i due ex-campioni della BMC si sono aggiudicati la classifica "master" ma non hanno primeggiato tra le famose coppie vip che abbiamo seguito lungo tutta la corsa, preceduti dal duo spagnolo José Hermida - Joaquim Rodríguez. Gli spagnoli hanno concluso 18esimi in generale, con i BMC classificati al 20° posto e i due Sven (Nys e Vanthourenhout) addirittura 58esimi.
La Cape Epic degli italiani è stata segnata soprattutto dal ritiro di Samuele Porro, che ha privato la Trek-Selle San Marco di buone possibilità di classifica. La meglio piazzata tra le italiane resta comunque l'altra coppia Trek, con Damiano Ferraro e Fabian Rabensteiner al 27° posto in classifica generale, tre posizioni avanti al duo Mirko Pirazzoli - Alessandro Gambino. Sono stati ben sedici i bikers del Belpaese in grado di arrivare sino in fondo comunque, e tutti sono degni di menzione ed applausi: Damiano Tedeschi e Daniele Fabbri sono 55esimi, Francesco Fortunato - Silvio Scarafoni 77esimi, Niccolò Violati - Carlo Miari Fulcis 165esimi, Simone Tucci e Roberto Domizio 215esimi, 246° è Massimiliano Conte (in coppia con l'iberico Alejandro Banchio), 418esimi i tenacissimi Angelo Casu e Johan Fourie (in gara per raccogliere fondi per i bambini di strada sudafricani) e 471esime Giuliana Massarotto e Maria Luisa Surico, uniche italiane classificate della graduatoria femminile.
L'appuntamento è rinviato al 2018, un lungo anno da aspettare e riempire di ricordi di una corsa magnifica, poi sarà di nuovo tempo di Cape Epic!
Tutti i podi:
Uomini Open
1. Nino Schurter - Matthias Stirnemann 26h35'06"
2. Christoph Sauser - Jaroslav Kulhavý 08'07"
3. Nicola Rohrbach - Daniel Geismayr 19'34"
Donne
1. Esther Süss - Jennie Stenerhag 31h39'43"
2. Mariske Strauss - Annie Last 35'19"
3. Sabine Spitz - Robyn de Groot 47'02"
Coppie Miste
1. Jenny Rissveds - Thomas Frischknecht 31h27'29"
2. Grant Usher - Amy Beth McDougall 01h05'20"
3. Johan Labuschagne - Catherine Williamson 01h49'39"
Master
1. Cadel Evans - George Hincapie 29h28'57"
2. Tomi Misser - Ibon Zugasti 05'21"
3. Bart Brentjens - Abraao Azevedo 07'10"
(foto di Zoon Cronje, Nick Muzik, Greg Beadle, Dominic Barnardt, Shaun Roy, Sam Clarke dalla pagina Facebook di ABSA Cape Epic)