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Redazione

Fiandre: Sagan contro tutti

Peter Sagan contro tutti, come a Sanremo, come buona parte delle corse dell'anno ormai, ma questa volta ancora di più. Perchè la corsa che si profila all'orizzonte del weekend è forse la più bella, la più amata, la più affascinante dell'anno, la corsa che celebra la terra del ciclismo, il Giro delle Fiandre. Il percorso è parzialmente rinnovato, con il via che si sposta ad Anversa, dopo due decadi di partenza dalla mitica piazza del mercato di Brugge, e il ritorno sul tracciato di gara del Muur di Geraardsbergen dopo cinque anni di assenza. Un ritorno 95 chilometri dal traguardo, gradito da tutti gli appassionati, ma da cui non si aspettano grandi cambiamenti degli equilibri di corsa, con il circuito dei muri conclusivo destinato a confermarsi arbitro dei destini.

Cambia poco il percorso e poco cambieranno anche i protagonisti, probabilmente, con quel "Sagan contro tutti" che potrebbe essere oscurato da una figura soltanto, quella di Tom Boonen. Tornado Tom domenica mattina si schiererà per l'ultima volta al via della gara che lo ha visto trionfare tre volte, cementandone la fama tra i più grandi classicomani di sempre. Per Boonen la celebrazione sarà sfarzosa, raccoglierà applausi chilometro dopo chilometro, ma il capitano della Quick Step non ha mai nascosto di aver messo il circolino su un'altra data in agenda: la Roubaix di domenica prossima, per chiudere da vincente una carriera ineguagliabile. Il suo ruolo sarà comunque pesante nell'economia di una Quick Step che rappresenterà la prima linea d'assalto alla leadership di Sagan.

Tra gli uomini di Lefevere e l'iridato la polemica è ormai palpabile, gli scambi di frecciate si sono intensificati dopo la Gent-Wevelgem della scora settimana, quando lo slovacco ha preferito sacrificare le proprie ambizioni personali per scattare in faccia a Niki Terpstra. L'olandese sarà una delle tante carte da giocare per la corazzata Quick Step, così come Yves Lampaert, Zdeněk Štybar e soprattutto Philippe Gilbert. Il fenomenale vallone in questo avvio di 2017 sembra aver ritrovato la condizione degli anni d'oro, quando i muri delle Fiandre lo vedevano regolarmente tra i protagonisti, ed esce da una vittoria netta alla Tre Giorni di La Panne, ottenuta conquistando proprio la tappa del Muur. In una corsa tattica come quella che ci si attende i Quick Step saranno obbligati a lanciare tutte le proprie frecce (compreso Matteo Trentin), ma il ruolo di capitano in strada dovrebbe cadere sulle spalle di un attaccante nato come Gilbert, che dopo ben quattro anni di vittorie straniere punta a riportare un belga nell'albo d'oro, esultando proprio in maglia tricolore.

Di mezzo tra i litiganti Sagan e Quick Step c'è un avversario con cui fare i conti, però. E quando si parla di rivalità per Sagan la memoria va dritta ad una maglia rossa, bordata dell'oro di Rio 2016: a Greg Van Avermaet. Il corridore fiammingo non è mai partito così in forma nella gara della sua vita, quella che andrebbe a colmare l'ultima lacuna che ancora pesa (e tanto) in una carriera che si fa più ricca anno dopo anno. Van Avermaet sa bene che un oro olimpico non conterà mai quanto una classica monumento nel suo carniere, e domenica partirà con una BMC tutta al suo fianco, per coronare un sogno. Lo stesso sogno che si infrange regolarmente sulle sfortune di Sep Vanmarcke, uno che ogni volta che vede da vicino il colpo grosso finisce a fare i conti con la malasorte.

Il quadro cha va tratteggiandosi è quello una di corsa aperta ad ogni soluzione. Potrebbe essere uno scontro a viso aperto sin da lontano, così come una gara bloccata, senza grande selezione e destinata a chi alla resistenza sa abbinare grandi punte di velocità, come Alexander Kristoff, Arnaud Démare o John Degenkolb. Ma una corsa così tattica ha anche un'altra faccia della medaglia, la possibilità di aprirsi a quegli outsiders che talvolta fanno capolino sul traguardo del Ronde, corridori avvezzi alle difficoltà delle campagne fiamminghe ma abituati a muoversi fuori dai riflettori. L'ultimo fu Nick Nuyens (2011), quest'anno ci sperano Luke Durbridge e Jens Keukeleire, Oliver Naesen e Jasper Stuyven, il capitano Sky Luke Rowe o un fuggitivo tenace come Imanol Erviti.

Per tutti coloro che sperano di esultare nella bolgia di Oudenaarde, ci sarà un'attenzione in più da fare. Alla vigilia della Settimana santa, la giuria di gara ha già promesso sanzioni più dure per i corridori che non rispetteranno l'obbligo di pedalare all'interno della sede stradale. Una scelta obbligata dopo la Gent-Wevelgem e la recente Tre Giorni di La Panne, dove si sono visti troppi protagonisti evitare il pavè zigzagando e facendo su e giù dai marciapiedi. Le punizioni in quest'ultimo caso sono state solo leggere multe, ora che si arriva all'appuntamento sotto gli occhi del mondo intero, il rischio di una figuraccia si fa molto più alto.


I nostri favoriti:
***** Peter Sagan, Greg Van Avermaet
**** Philippe Gilbert, Alexander Kristoff
*** Arnaud Démare, Tiesj Benoot, Niki Terpstra, Tom Boonen
** John Degenkolb, Luke Durbridge, Yves Lampaert, Sep Vanmarcke, Luke Rowe
* Jens Keukeleire, Zdeněk Štybar






I muri:
Oude Kwaremont (115 km)
Kortekeer (126 km), Eikenberg (133 km)
Wolvenberg (136 km)
Leberg (145 km)
Berendries (149 km)
Tenbosse (154 km)
Muur van Geraardsbergen (165 km)
Pottelberg (183 km)
Kanarieberg (189 km)
Oude Kwaremont (205 km)
Paterberg (209 km)
Koppenberg (215 km)
Steenbeekdries (220 km)
Taaienberg (223 km)
Kruisberg (233 km)
Oude Kwaremont (243 km)
Paterberg (247 km).

I settori in pavè:
Lippenhovestraat (84 km)
Paddestraat (86 km)
Holleweg (136 km)
Haaghoek (142 km)
Mariaborrestraat (219km)

Squadre partecipanti (e principali iscritti):
Bora (Peter Sagan, Markus Burghardt, Maciej Bodnar);
Quick-Step (Tom Boonen, Philippe Gilbert, Yves Lampaert, Niki Terpstra, Zdeněk Štybar);
Lotto Soudal (Tiesj Benoot, Jürgen Roelandts, Jens Debusschere);
BMC (Greg Van Avermaet, Stefan Küng, Daniel Oss);
Cannondale (Sep Vanmarcke, Tom Van Asbroeck, Sebastian Langeveld);
Trek-Segafredo (John Degenkolb, Jasper Stuyven, Edward Theuns, Fabio Felline);
Orica-Scott (Jens Keukeleire, Luke Durbridge);
AG2R (Oliver Naesen, Stijn Vandenbergh);
Katusha-Alpecin (Alexander Kristoff, Tony Martin, Sven Erik Bystrøm);
Astana (Matti Breschel, Oscar Gatto, Michael Valgren Andersen);
Sky (Luke Rowe, Ian Stannard, Gianni Moscon);
Dimension Data (Edvald Boasson Hagen, Scott Thwaites, Bernhard Eisel);
Movistar (Imanol Erviti Ollo, Andrey Amador Bikkazakova);
Bahrain-Merida (Borut Božič, Sonny Colbrelli);
LottoNL-Jumbo (Lars Boom, Twan Castelijns);
FDJ (Arnaud Démare, Jacopo Guarnieri, Ignatas Konovalovas);
Sunweb (Mike Teunissen, Roy Curvers);
UAE Team Emirates (Simone Consonni, Filippo Ganna, Vegard Stake Laengen);
Sport Vlaanderen - Baloise (Preben Van Hecke, Stijn Steels);
Wanty (Guillaume Van Keirsbulck, Yoann Offredo, Pieter Vanspeybrouck);
Veranda's Willems Crelan (Stijn Devolder, Otto Vergaerde);
Direct Energie (Sylvain Chavanel, Adrien Petit);
Cofidis (Loïc Chetout, Dimitri Claeys, Kenneth Van Bilsen);
Roompot (Pim Ligthart, Pieter Weening, Berden de Vries);
Wilier Triestina (Filippo Pozzato).

Albo d'oro recente:
2007 - 1. Alessandro Ballan, 2. Leif Hoste, 3. Luca Paolini;
2008 - 1. Stijn Devolder, 2. Nick Nuyens, 3. Juan Antonio Flecha;
2009 - 1. Stijn Devolder, 2. Heinrich Haussler, 3. Philippe Gilbert;
2010 - 1. Fabian Cancellara, 2. Tom Boonen, 3. Philippe Gilbert;
2011 - 1. Nick Nuyens, 2. Sylvain Chavanel, 3. Fabian Cancellara;
2012 - 1. Tom Boonen, 2. Filippo Pozzato, 3. Alessandro Ballan;
2013 - 1. Fabian Cancellara, 2. Peter Sagan, 3. Jürgen Roelandts;
2014 - 1. Fabian Cancellara, 2. Greg Van Avermaet, 3. Sep Vanmarcke;
2015 - 1. Alexander Kristoff, 2. Niki Terpstra, 3. Greg Van Avermaet;
2016 - 1. Peter Sagan, 2. Fabian Cancellara, 3. Sep Vanmarcke.





Filippo Cauz
(foto via GPMciclismo)