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Ritorna a Milano "Biciclette Ritrovate"
Mercoledì 5 e giovedì 6 aprile, nei cortili di Rossignoli, lo storico negozio di bici di Corso Garibaldi 71 a Milano, si terrà l'undicesima edizione di "Biciclette Ritrovate", un appuntamento ormai di riferimento per tutti gli appassionati d'Italia. Collocato tradizionalmente nella settimana del Fuorisalone, "Biciclette Ritrovate" sfugge alla frenesia degli showroom milanesi ed offre all'opposto un appuntamento leggero, curioso, amatissimo da tutti. Un'esposizione delle bici più belle e importanti della storia, riunite da diverse collezioni per soli due giorni all'anno nei cortili di Rossignoli, negozio nato nel 1900 la cui gestione familiare da oltre cinque generazioni, mista all'odore delle gomme e al colore dei telai, ha fatto di questa bottega una delle aziende storiche di Milano e d'Italia.
Da undici anni "Biciclette Ritrovate" ripercorre l'intreccio che unisce la precisione della meccanica, la creatività del design, l'emozione della memoria e il fascino della storia. Un evento per celebrare la grande bellezza della bici, estetica e simbolica, dedicato agli amanti delle bici e del design. Ma non è una mostra polverosa sul passato. La bici è il futuro, oltre che pietra angolare dei nostri ricordi.
A "Biciclette Ritrovate" si possono vedere da vicino le bici più belle del mondo, dai grandi bicicli dell'Ottocento alle bici dei mestieri tradizionali (il pompiere, l'arrotino, il lattaio), fino alle bici da corsa degli eroi Alfredo Binda, Fausto Coppi, Gino Bartali, Eddy Merckx. Ma ancora: un'ammiraglia, tandem lunghissimi, bici giganti, pieghevoli che ci stanno in una valigetta, bici cargo, eleganti bici da pista a scatto fisso, bici con una, due o tre ruote, di legno e di ghisa, titanio e acciaio.
Il fulcro di questa edizione non potrà che essere il centenario del Giro d'Italia, di pari passo con i 90 anni dei mondiali di ciclismo. Per celebrarli, Rossignoli ha radunato tre bici legate a imprese memorabili: quella di Alfredo Binda, primo Campione del mondo della storia nel 1927 a Adenau, in Germania; la Legnano di Gino Bartali che vinse il Giro del 1946, detto il "Giro della rinascita" perché contribuì a unire l'Italia dopo la guerra e inaugurò la grande rivalità con Coppi; la bici con cui Fausto Coppi compì l'impresa nella tappa Cuneo-Pinerolo al Giro del 1949, una fuga solitaria e vincente di 192 chilometri, da molti ricordata come l'impresa più grande nella storia del ciclismo. E dal passato si tornerà al presente grazie allo storico marchio di copertoni Vittoria, che porterà i visitatori a bordo del Servizio Corse attraverso una mostra fotografica, dal deserto delle corse in Dubai alle tappe di montagna sotto la neve.
E oltre alle bici ci sono foto, musica, quadri, filmati, cimeli e giochi. L'ingresso è libero, il glicine fiorito, l'esposizione è aperta da mezzogiorno a mezzanotte. Giovedì 6 aprile alle 19 il gruppo Manifattura Valcismon (marchi Castelli e Sportful) festeggia i 70 anni con una mostra e la presentazione del libro "La stoffa dei campioni" di Marco Pastonesi, Claudio Gregori e Attilio Scarpellini. Durante tutta l'esposizione, la società sportiva milanese Genova 1913 raccoglierà fondi per la Squadra corse di Tolentino, colpita duramente dal terremoto dei mesi scorsi.
Tutte le info su www.rossignoli.it/bicicletteritrovate
Da undici anni "Biciclette Ritrovate" ripercorre l'intreccio che unisce la precisione della meccanica, la creatività del design, l'emozione della memoria e il fascino della storia. Un evento per celebrare la grande bellezza della bici, estetica e simbolica, dedicato agli amanti delle bici e del design. Ma non è una mostra polverosa sul passato. La bici è il futuro, oltre che pietra angolare dei nostri ricordi.
A "Biciclette Ritrovate" si possono vedere da vicino le bici più belle del mondo, dai grandi bicicli dell'Ottocento alle bici dei mestieri tradizionali (il pompiere, l'arrotino, il lattaio), fino alle bici da corsa degli eroi Alfredo Binda, Fausto Coppi, Gino Bartali, Eddy Merckx. Ma ancora: un'ammiraglia, tandem lunghissimi, bici giganti, pieghevoli che ci stanno in una valigetta, bici cargo, eleganti bici da pista a scatto fisso, bici con una, due o tre ruote, di legno e di ghisa, titanio e acciaio.
Il fulcro di questa edizione non potrà che essere il centenario del Giro d'Italia, di pari passo con i 90 anni dei mondiali di ciclismo. Per celebrarli, Rossignoli ha radunato tre bici legate a imprese memorabili: quella di Alfredo Binda, primo Campione del mondo della storia nel 1927 a Adenau, in Germania; la Legnano di Gino Bartali che vinse il Giro del 1946, detto il "Giro della rinascita" perché contribuì a unire l'Italia dopo la guerra e inaugurò la grande rivalità con Coppi; la bici con cui Fausto Coppi compì l'impresa nella tappa Cuneo-Pinerolo al Giro del 1949, una fuga solitaria e vincente di 192 chilometri, da molti ricordata come l'impresa più grande nella storia del ciclismo. E dal passato si tornerà al presente grazie allo storico marchio di copertoni Vittoria, che porterà i visitatori a bordo del Servizio Corse attraverso una mostra fotografica, dal deserto delle corse in Dubai alle tappe di montagna sotto la neve.
E oltre alle bici ci sono foto, musica, quadri, filmati, cimeli e giochi. L'ingresso è libero, il glicine fiorito, l'esposizione è aperta da mezzogiorno a mezzanotte. Giovedì 6 aprile alle 19 il gruppo Manifattura Valcismon (marchi Castelli e Sportful) festeggia i 70 anni con una mostra e la presentazione del libro "La stoffa dei campioni" di Marco Pastonesi, Claudio Gregori e Attilio Scarpellini. Durante tutta l'esposizione, la società sportiva milanese Genova 1913 raccoglierà fondi per la Squadra corse di Tolentino, colpita duramente dal terremoto dei mesi scorsi.
Tutte le info su www.rossignoli.it/bicicletteritrovate