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Tom Boonen, l'ultima recita
Non si può dire che non ci abbia provato, Tom Boonen, ad uscire dal ciclismo nel modo più glorioso. Un'ultima Roubaix, un ultimo assalto alla sua corsa preferita e al record di cinque vittorie mai toccato da nessuno, una giornata vissuta con ardore, alzando il ritmo sui tratti di pavè sin da cento chilometri dal traguardo, ma conclusa con un tredicesimo posto finale che risulta il suo secondo peggior piazzamento di sempre. Un piazzamento che trae in inganno, a leggerlo così, perchè Boonen ha provato fino agli ultimi chilometri a rientrare sull'azione decisiva di Greg Van Avermaet, ZdenÄk Štybar e Sebastian Langeveld, raggiunti proprio sull'anello finale da due splendidi Jasper Stuyven e Gianni Moscon. Ci ha provato ma ha dovuto cedere, e a quel punto ha preferito godersi l'applauso rinuncianto anche allo sprint dei battuti.
"Un sesto posto non mi significava nulla. Abbiamo inseguito i primi a lungo, ma una volta partito lo sprint mi sono chiesto "per cosa?". Ero felice di essere lì, ma non stavo più correndo per la vittoria".
Negli ultimi 15 chilometri Boonen ci ha sperato ancora, quando ha visto che il vantaggio dei fuggitivi si poteva ridurre, ma ha trovato poca collaborazione da parte delle altra squadre, ad esclusione dei connazionali della Lotto-Soudal. E' stata un po' la storia dell'intera giornata, d'altronde, con Tornado Tom che ha attaccato ogni volta che ha notato un avversario in difficoltà, ogni volta che le infernali stradine di pavè si trovavano sferzate dal forte vento laterale o contrario. Ha assaltato il settore di Wallers, a 102 chilometri dall'arrivo, dopo la caduta di Oliver Naesen e il guaio meccanico di Van Avermaet. Ha perso la ruota di Peter Sagan a Hornaing à Wandignies, meno 77 chilometri, prima che l'iridato fosse appiedato da una foratura, ma ha rilanciato a tutta a Sars-et-Rosières e ancora ad Orchies. La sua Orchies, dove cominciò la fuga di 53 chilometri con cui si aggiudicò la sua ultima Roubaix, quella del 2012, quella della più grande impresa vista sulle pietre in questo millennio. Ha intimorito gli avversari, li ha nascosti dietro il proprio protagonismo, e quando sono cominciati i settori decisivi, Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l'Arbre, l'azione decisiva era ormai decollata nella testa di Boonen le speranze lasciavano spazio alle emozioni.
"La Roubaix è così. Non sai mai cosa succederà. Non ho mai pensato al fatto che fosse l'ultima corsa della mia carriera fino allo striscione dei meno cinque chilometri; lì mi sono detto "Oh, ecco, sono davvero gli ultimi cinque chilometri". E ho cominciato a pensare che era l'ultima corsa, l'ultima volta in pista. Non avevo aspettative particolari; la corsa è andata come sempre. E' stato un finale difficile e tutti volevano stare nel mio gruppo. Ma alla fine sono soddisfatto del risultato finale. Sono soddisfatto della mia ultima corsa, sono soddisfatto di tutta la gente che è venuta qui per me".
L'ultima Roubaix di Boonen ha incoronato un campione vero come Van Avermaet, vincitore con pieno merito dopo una corsa di tenacia e consapevolezza, in cui ha guidato la squadra alla perfezione (sostenuto da un sontuoso Daniel Oss) e ha saputo ancora una volta affrontare lo sprint finale con cinismo, bruciando nettamente Štybar il rivale che non aveva mai voluto collaborare nell'azione decisiva. Ha vinto a una media di 45.204 chilometri orari, nuovo record della corsa, abbattendo un primato che resisteva dalla vittoria di Peter Post nel 1964. Vince un grande campione, vince un attaccante e c'è un nuovo primato. Per la carriera di Tom Boonen è un'ottima conclusione.
Ordine d'arrivo:
1. Greg Van Avermaet 05h41'07"
2. ZdenÄk Štybar st
3. Sebastian Langeveld
4. Jasper Stuyven
5. Gianni Moscon
6. Arnaud Démare a 12"
7. André Greipel st
8. Edward Theuns
9. Adrien Petit
10. John Degenkolb
11. Mathew Hayman
12. Florian Sénéchal
13. Tom Boonen
La carriera di Tom Boonen in numeri:
113 vittorie
4 Paris - Roubaix (2005, 2008, 2009, 2012)
3 Ronde van Vlaanderen (2005, 2006, 2012)
3 Gent - Wevelgem (2004, 2011, 2012)
5 E3 Prijs Vlaanderen Harelbeke (2004, 2005, 2006, 2007, 2012)
2 Scheldeprijs (2004, 2006
3 Kuurne - Bruxelles - Kuurne (2007, 2009, 2014)
1 Dwars door Vlaanderen (2007)
2 Paris - Bruxelles (2012, 2016)
1 campionato mondiale (Madrid 2005)
1 bronzo mondiale (Doha 2016)
2 campionati nazionali (2009, 2012)
6 tappe al Tour de France
1 maglia verde al Tour de France (2007)
2 tappe alla Vuelta a España
Le Roubaix di Tom Boonen:
2002: 3° (vincitore Johan Museeuw)
2003: 24° (vincitore Peter van Petegem)
2004: 9° (vincitore Magnus Bäckstedt)
2005: vincitore
2006: 2° (vincitore Fabian Cancellara)
2007: 6° (vincitore Stuart O'Grady)
2008: vincitore
2009: vincitore
2010: 5° (vincitore Fabian Cancellara)
2011: DNF (vincitore Johan Vansummeren)
2012: vincitore
2013: DNS (vincitore Fabian Cancellara)
2014: 10° (vincitore Niki Terpstra)
2015: DNS (vincitore John Degenkolb)
2016: 2° (vincitore Mathew Hayman)
2017: 13° (vincitore Greg Van Avermaet)
(foto via pagine Facebook di Paris-Roubaix, Quick-Step Floors e BMC)
"Un sesto posto non mi significava nulla. Abbiamo inseguito i primi a lungo, ma una volta partito lo sprint mi sono chiesto "per cosa?". Ero felice di essere lì, ma non stavo più correndo per la vittoria".
Negli ultimi 15 chilometri Boonen ci ha sperato ancora, quando ha visto che il vantaggio dei fuggitivi si poteva ridurre, ma ha trovato poca collaborazione da parte delle altra squadre, ad esclusione dei connazionali della Lotto-Soudal. E' stata un po' la storia dell'intera giornata, d'altronde, con Tornado Tom che ha attaccato ogni volta che ha notato un avversario in difficoltà, ogni volta che le infernali stradine di pavè si trovavano sferzate dal forte vento laterale o contrario. Ha assaltato il settore di Wallers, a 102 chilometri dall'arrivo, dopo la caduta di Oliver Naesen e il guaio meccanico di Van Avermaet. Ha perso la ruota di Peter Sagan a Hornaing à Wandignies, meno 77 chilometri, prima che l'iridato fosse appiedato da una foratura, ma ha rilanciato a tutta a Sars-et-Rosières e ancora ad Orchies. La sua Orchies, dove cominciò la fuga di 53 chilometri con cui si aggiudicò la sua ultima Roubaix, quella del 2012, quella della più grande impresa vista sulle pietre in questo millennio. Ha intimorito gli avversari, li ha nascosti dietro il proprio protagonismo, e quando sono cominciati i settori decisivi, Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l'Arbre, l'azione decisiva era ormai decollata nella testa di Boonen le speranze lasciavano spazio alle emozioni.
"La Roubaix è così. Non sai mai cosa succederà. Non ho mai pensato al fatto che fosse l'ultima corsa della mia carriera fino allo striscione dei meno cinque chilometri; lì mi sono detto "Oh, ecco, sono davvero gli ultimi cinque chilometri". E ho cominciato a pensare che era l'ultima corsa, l'ultima volta in pista. Non avevo aspettative particolari; la corsa è andata come sempre. E' stato un finale difficile e tutti volevano stare nel mio gruppo. Ma alla fine sono soddisfatto del risultato finale. Sono soddisfatto della mia ultima corsa, sono soddisfatto di tutta la gente che è venuta qui per me".
L'ultima Roubaix di Boonen ha incoronato un campione vero come Van Avermaet, vincitore con pieno merito dopo una corsa di tenacia e consapevolezza, in cui ha guidato la squadra alla perfezione (sostenuto da un sontuoso Daniel Oss) e ha saputo ancora una volta affrontare lo sprint finale con cinismo, bruciando nettamente Štybar il rivale che non aveva mai voluto collaborare nell'azione decisiva. Ha vinto a una media di 45.204 chilometri orari, nuovo record della corsa, abbattendo un primato che resisteva dalla vittoria di Peter Post nel 1964. Vince un grande campione, vince un attaccante e c'è un nuovo primato. Per la carriera di Tom Boonen è un'ottima conclusione.
Ordine d'arrivo:
1. Greg Van Avermaet 05h41'07"
2. ZdenÄk Štybar st
3. Sebastian Langeveld
4. Jasper Stuyven
5. Gianni Moscon
6. Arnaud Démare a 12"
7. André Greipel st
8. Edward Theuns
9. Adrien Petit
10. John Degenkolb
11. Mathew Hayman
12. Florian Sénéchal
13. Tom Boonen
La carriera di Tom Boonen in numeri:
113 vittorie
4 Paris - Roubaix (2005, 2008, 2009, 2012)
3 Ronde van Vlaanderen (2005, 2006, 2012)
3 Gent - Wevelgem (2004, 2011, 2012)
5 E3 Prijs Vlaanderen Harelbeke (2004, 2005, 2006, 2007, 2012)
2 Scheldeprijs (2004, 2006
3 Kuurne - Bruxelles - Kuurne (2007, 2009, 2014)
1 Dwars door Vlaanderen (2007)
2 Paris - Bruxelles (2012, 2016)
1 campionato mondiale (Madrid 2005)
1 bronzo mondiale (Doha 2016)
2 campionati nazionali (2009, 2012)
6 tappe al Tour de France
1 maglia verde al Tour de France (2007)
2 tappe alla Vuelta a España
Le Roubaix di Tom Boonen:
2002: 3° (vincitore Johan Museeuw)
2003: 24° (vincitore Peter van Petegem)
2004: 9° (vincitore Magnus Bäckstedt)
2005: vincitore
2006: 2° (vincitore Fabian Cancellara)
2007: 6° (vincitore Stuart O'Grady)
2008: vincitore
2009: vincitore
2010: 5° (vincitore Fabian Cancellara)
2011: DNF (vincitore Johan Vansummeren)
2012: vincitore
2013: DNS (vincitore Fabian Cancellara)
2014: 10° (vincitore Niki Terpstra)
2015: DNS (vincitore John Degenkolb)
2016: 2° (vincitore Mathew Hayman)
2017: 13° (vincitore Greg Van Avermaet)
(foto via pagine Facebook di Paris-Roubaix, Quick-Step Floors e BMC)