Un questionario contro i furti
Il ciclismo cresce ovunque in Italia, e giorno dopo giorno le nostre città e le nostre strade si riempiono di biciclette, soprattutto con la stagione calda che avanza. Eppure, nonostante l'entusiasmo crescente e la gioia stessa che comporta il muoversi in bicicletta, mezzo divertente, economico e liberatorio, la vita dei ciclisti è ancora angustiata da diversi problemi. Quelli relativi alla sicurezza e alla minaccia costante portata dall'abuso di auto e moto, mezzi che nel nostro paese si credono i veri padroni della strada, la conosciamo tutti e siamo costretti ad affrontarla ogni giorno facendo la triste conta di morti e feriti. C'è però un altro ostacolo grave che impedisce all'Italia di diventare il paese ciclistico che potrebbe e dovrebbe essere in base alla sua lunga storia di biciclette: i furti.
Il principale modo per opporsi al dilagare dei furti, è ovvio, è quello di arginarne il mercato. Ogni volta che si compra una bici o un componente rubato si contribuisce a rafforzare il lavoro dei ladri, per questo è sempre importante accertarsi della provenienza e chiedere al venditore firmare un documento di cessione tra privati (tipo questo). L'altro modo efficace è prevenire i furti, senz'ombra di dubbio.
Sul mercato si trovano una pletora di antifurto delle tipologie più differenti, ma la ricerca non si ferma proprio come -ahinoi- non si fermano i furti. Un aiuto può venire dalle nuove tecnologie digitali, ambito nel quale non si ferma la ricerca di nuovi sistemi in difesa dei ciclisti. L'ultimo esempio arriva da un gruppo di studenti di Ingegneria dell'Università di Padova, che sta realizzando uno studio per la realizzazione di un componente in grado di tracciare l'attività sportiva e rendere la bicicletta facilmente rintracciabile in caso di furto. Un elemento collocato durante la fase di assemblaggio della bici, che arriverebbe dunque al ciclista già funzionante e accessibile via app e pc, risultando non visibile e difficile da rimuovere senza compromettere la struttura del mezzo.
Questa fase di sviluppo del sistema antifurto/GPS integrato richiede ora il parere dei ciclisti stessi. Gli studenti hanno predisposto un velocissimo sondaggio online, compilabile in pochi minuti e in forma totalmente anonima, per raccogliere i dati iniziali su cui lavorare. Chi volesse aiutarli, può compilare il sondaggio a questo link. Uno sforzo minimo per un progetto volto a risolvere un problema enorme.
(foto via Outside)