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Redazione

Red Hook Criterium, ci siamo!

L'attesa è finita, ancora poche ore e sarà di nuovo Red Hook. Il circuito più folle e veloce del mondo criterium, quello che ha saputo raccogliere i maggiori successi in tutto il globo diventando di fatto il campionato mondiale della categoria, scatta questo sabato da New York per la prima di quattro prove che si susseguiranno nei prossimi sei mesi.

E proprio alla vigilia del Giro d'Italia che celebrerà la sua edizione numero cento, la Red Hook raggiunge la doppia cifra, la decima edizione di una prova giovane rispetto alla storia del ciclismo, ma già a suo modo decana tra le criterium. Dieci anni di corse a perdifiato in bici da pista su circuiti stradali, dalle prime nottate clandestine, con il buio illuminato solo dai fanali di qualche auto, alla mega-kermesse di questo 2017, che per tre giorni coinvolgerà in riva all'Hudson decine di sponsor, migliaia di appassionati, centinana di atleti provenienti da ogni angolo del pianeta. E' davvero cresciuta la Red Hook Criterium, e non poteva che farlo a tutta velocità.


Un elemento però resta ancorato alle origine di questa prova: il circuito. Passa un decennio ed esplode la partecipazione, ma il vincitore dovrà uscire ancora slanciato dall'uncino (la famigerata curva a 180° che prende il nome proprio dal quartiere di Red Hook, dove è nata la corsa) di Brooklyn, terreno di cadute e derapate, capace di mettere in difficoltà anche gli atleti più abili. E i corridori esperti non mancheranno ad un appuntamento che con la sua crescita ha inevitabilmente finito per attirare anche i nomi celebri del professionismo. Uno su tutti? Callum Skinner, ad esempio, che si butterà nella batteria #5 con due medaglie olimpiche al collo, conquistate al velodromo di Rio de Janeiro. Un campioncino della pista proprio come il connazionale Germain Burton, promessa dello sprint britannico. Eppure se c'è un Paese che più di ogni altro sembra ormai abituato ad inviare corridori di alto livello alla Red Hook, quella è ormai l'Italia. A contendere la vittoria all'inarrestabile Colin Strickland (favoritissimo pure per questo 2017) ci saranno infatti ex-pro come Filippo Fortin e Davide Viganò, l'ormai affermato Ivan Ravaioli (senza dimenticare Jasmine Dotti ed Elena Valentini, che contenderanno ad Ash Duban e Ainara Elbusto la challenge femminile)... e ovviamente Francesco Chicchi, che farà il suo esordio alla Red Hook come capitano del Bike Channel Team.


I corridori del Bike Channel Team sono arrivati ieri a New York, e nei prossimi giorni seguiremo la loro avventura sui nostri canali social. Partiranno in sette, dopo la caduta che purtroppo ha messo fuori gara Danilo Borroni, con fratture a scapola, costole, polso e clavicola. La formazione affronterà questa prima Red Hook in maglia Bike dopo aver acquisiti i consigli di uno che gli sprint li ha sempre saputi vincere, però. Le prime uscite di allenamento infatti si svolgeranno in compagnia di Mario Cipollini, che accompagnerà gli amatori sia oggi che domani (ore 9:30 ora locale) per una pedalata sulle strade di New -york e del New Jersey. Domani in particolare il gruppo si formerà sul Washington Bridge e affronterà le colline sull'Hudson che ospitano ogni anno la Granfondo di New York. Una lunga attesa che culminerà nel pomeriggio di qualifiche e soprattutto nella finalissima di sabato sera. Colpo di pistola alle 20:30 ora locale (03:30 italiane), seguite la partenza in diretta sulla nostra pagina facebook.com/bikechanneltv.