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Redazione

Giro100: chi sfiderà il tempo

Ancora due giorni al via del Giro d'Italia, il conto alla rovescia si fa sempre più insistente e riempie ormai l'aria proprio come il tic-tac di un cronometro. Un tempo che sembra trascorrere più veloce, fino alla Grande Partenza di venerdì da Alghero e a tre settimane di coinvolgimento e passione, in cui ci sarà spazio anche per due frazioni a cronometro destinate a lasciare il segno in classifica generale. Il nostro avvicinamento al Giro 100 oggi è dedicato proprio ai cronomen, a quei corridori che hanno segnato con un "circoletto rosa" due sole tappe in tutta la corsa: la 10ª e la 21ª.

Foligno-Montefalco, o Sagrantino stage, 39.8 chilometri senza quasi un metro di pianura, una sfida costante al tempo e alla gravità. La prima cronometro di questo Giro sarà uno spettacolo assoluto, con i paesaggi mozzafiato dell'Umbria e la sfida tra i più grandi specialisti della disciplina, compresi gli uomini di classifica che cercheranno di recuperare o difendere i secondi persi o guadagnati nei precedenti arrivi in salita di Etna e Blockhaus. Una tappa decisiva, probabilmente molto più di quella conclusiva, la Monza-Milano. Sono 29.3 i chilometri dell'ultima cronometro, che si promette come una prova a tutta velocità, con tanto di partenza all'interno del circuito automobilistico, cui segue un lunghissimo "drittone" in leggera discesa sino all'ultimo traguardo del Giro.

Due cronometro diverse ma che si potranno adattare entrambe alle qualità di alcuni grandi interpreti della disciplina, che si presenteranno al via da Alghero. Su tutti si staglia la stella di Tom Dumoulin, corridore dal talento e dallo stile rari al giorno d'oggi. A soli 26 anni l'olandesone ha già vinto tappe in tutti e tre i grandi giri, vestito la prima maglia rosa lo scorso anno e conquistato medaglie contro il tempo sia ai mondiali che alle Olimpiadi. Al Giro cercherà il salto di qualità lottando per la classifica generale, e potrebbe aver sacrificato qualcosa sul passo per reggere sulle grandi montagne, ma non ci sono dubbi che nelle prove contro il tempo, in particolare la prima, partirà come grande favorito.

Il rivale più accreditato del capitano della Sunweb è l'australiano Rohan Dennis, che all'esordio al Giro proverà a testare anche la sua tenuta in classifica generale, dividendo i galloni di capitano con Tejay van Garderen, altro esordiente alla corsa rosa. Con le sue doti da passista, affinate in pista, Dennis punterà soprattutto sulla crono milanese, a cui però rischia di arrivare con poche energie residue, e non sarebbe la prima volta che la crono finale di un grande giro propone un vincitore a sorpresa.

Lo stesso accadde lo scorso anno con la cronoscalata dell'Alpe di Siusi, posta alla fine della seconda settimana, quando a vincere fu clamorosamente Alexander Foliforov. Il russo della Gazprom torna al Giro per inseguire anche lui le ambizioni di classifica, e proprio alla Foligno-Montefalco capirà il proprio destino, al termine di una tappa su cui punta fortissimo.

Anche Bob Jungels correrà da capitano per la Quick-Step Floors, ma nel caso del lussemburghese è difficile aspettarsi un piazzamento a ridosso del podio, benchè il suo talento sia talmente grande che nulla può essere escluso a priori. Sicuramente lo vedremo tra i protagonisti della Foligno-Montefalco, con la speranza, neanche troppo nascosta, di concluderla addirittura in rosa. Una speranza condivisa forse anche da Thibaut Pinot, il cui rendimento a cronometro migliora giorno dopo giorno. Il francese è qui per vincere il Giro e proverà a farlo sulle grandi montagne, ma proverà a stanare gli avversari anche nelle due prove contro il tempo, per quanto tra i rivali non mancano corridori in grado di difendersi su questi terreni come Geraint Thomas, Nairo Quintana e Vincenzo Nibali.

Impossibile non citare infine Vasil Kiryienka, vincitore di oro e argento nei mondiali di categoria negli ultimi due anni, ma che al Giro sarà soprattutto un gregario per Thomas e Mikel Landa. Per il passistone bielorusso la crono di Montefalco sarà verosimilmente un giorno di recupero, ma attenzione a Milano, dove potrà giocarsi davvero tutte le sue carte. Completano il lotto dei cronomen Victor Campenaerts, Luis León Sánchez, Wilco Kelderman, Stef Clement e Tobias Ludvigsson, mentre l'Italia potrà sperare in qualche piazzamento d'onore con Dario Cataldo, Manuele Boaro e soprattutto Manuel Quinziato, un altro corridore di casa che sogna di chiudere nel migliore di modi la sua ultima apparizione in carriera sulle strade del Giro.




episodi precedenti:
1/ I nomi per gli sprint    
2/ Gli uomini in fuga