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Redazione

Giro100: Quintana rosa nel giorno di Landa

La prima emozione, e che emozione, arriva quando al traguardo mancano 123 chilometri. Sembra un segnale, 1-2-3-via. Siamo a Sappada, terra di drammi in rosa, sembra un altro segnale. Tom Dumoulin si fa sorprendere nelle retrovie del gruppo, con i compagni della Sunweb ancora avanti. La Movistar si accorge presto dello scenario favorevole e dà fuoco alle polveri. A seguire gli uomini di Nairo Quintana ci si mettono quasi subito la Bahrain di Vincenzo Nibali e la FdJ di Thibaut Pinot. Un attacco furioso che isola dal gruppo dei migliori la maglia rosa, Steven Kruijswijk, Adam Yates e Ilnur Zakarin, aiutanti preziosi per Dumoulin. La Sunweb trova alleati nella LottoNL-Jumbo e nella Orica.

Il secondo scossone arriva invece quando era previsto arrivasse. E' all'inizio della salita finale, quando la fuga è ormai lanciata verso la vittoria di tappa, che Dumoulin vede allontanarsi i suoi sogni rosa. Ad ogni accelerazione del gruppo l'olandese si allontana e si riavvicina quando il passo si stabilizza. Un'elastico di regolarità, ch einevitabilmente a un certo punto si spezza. Sulle rampe più dure di Piancavallo Dumoulin si trova senza compagni di squadra, vede la coda del gruppo davanti ma non la agguanta. Sembra un remake della penultima tappa della Vuelta 2015. E proprio come allora, Domulin non si arrende. Allora fu un'azione di squadra a gettarlo giù dal podio, questa volta mancano le grandi squadre e agli avversari diretti pure le grandi gambe, così la maglia rosa comincia a dar di spalle ma non naufraga. Davanti Nibali e Quintana preferiscono lasciare l'iniziativa alla fatica dei gregari, senza rischiare la sortita individuale, tanto che negli ultimi chilometri si ripete quanto visto ieri, con Pinot, Zakarin e Domenico Pozzovivo in grado di guadagnare un'altra manciata di secondi.

Sul traguardo di Piancavallo, quasi vent'anni dopo Pantani, risplende la maglia azzurra di un altro scalatore di classe pura. Mikel Landa Meana è il vero mattatore di quest'ultima settimana di Giro, e alle due beffe brucianti di Bormio e Ortisei ha reagito nel mondo migliore, lottando più forte. La sua vittoria è solare, cristallina, ottenuta con l'ennesima azione da lontano ma agguantata tutto solo, quando sull'ultima salita si è liberato con facilità dei compagni d'attacco, prima Luis León Sanchez, poi Pierre Rolland, infine Rui Alberto Faria da Costa. Un poker di attaccanti che ha distribuito sogni in un Giro bloccato spesso dalle scaramucce, che proprio sul finale regala una gioia al capitano Sky, arrivato qui con ben altre intenzioni ma capace di ritrovare motivazioni giorno dopo giorno, tanto da non escludere un nuovo attacco domani. L'ultima tappa di montagna è disegnata intorno all'ascesa del Monte Grappa, si parte con Quintana in maglia rosa e sei corridori racchiusi in un minuto e mezzo: ci sarà spazio per una grande battaglia, forse.


Ordine d'arrivo:
01. Mikel Landa 04h53'00"
02. Rui Alberto Faria da Costa 01'49"
03. Pierre Rolland 01'54"
04. Pello Bilbao 02'12"
05. Sebastian Henao 03'06"
06. Evgeny Shalunov 03'51"
07. Luis León Sanchez st
08. Matteo Busato 05'05"
09. Lorenzo Rota st
10. Ilia Koshevoy 06'44"

Classifica generale:
01. Nairo Quintana 85h02'40"
02. Tom Dumoulin a 38"
03. Vincenzo Nibali a 43"
04. Thibaut Pinot a 53"
05. Ilnur Zakarin a 01'21"
06. Domenico Pozzovivo a 01'30"
07. Bauke Mollema 02'48"
08. Adam Yates 06'35"
09. Bob Jungels 07'03"
10. Steven Kruijswijk 07'37"




Filippo Cauz, Piancavallo
(foto via Giro d'Italia)