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Alé la Merckx: l'arrivo è in salita
Fare di necessità virtù: cambia il percorso della Alé la Merckx e si fa ancora più emozionante per gli oltre duemila ciclisti impegnati nella gara. Nell'ultimo mese infatti gli organizzatori hanno dovuto affrontare alcuni imprevisti che li hanno costretti a modificare il tracciato ma, fedeli allo spirito tenace della Merckx, hanno trasformato gli ostacoli in opportunità. La lunghezza complessiva si riduce leggermente, 136 chilometri, ma il dislivello aumenta arrivando a quota 2730 metri.
La prima modifica del percorso è stata necessaria a causa del crollo di un ponte sulla discesa da Passo Fittanze, che ha obbligato ad una deviazione del tracciato. Una modifica che coinvolgerà esclusivamente i partecipanti della Granfondo. L'obiettivo è stato sostituire il vecchio e apprezzato percorso con un itinerario che fosse comunque tecnico, panoramico e in buone condizioni per il passaggio della carovana.
Ma la sorpresa più grande è certamente il cambio della linea del traguardo. Per la prima volta infatti la gara che parte da piazza Bra, si concluderà non come previsto in via Torbido ma sulle Torricelle, la collina che domina sulla città di Verona e che è stata affrontata in passato dai professionisti in due Mondiali e una tappa del Giro d'Italia. Un arrivo estremamente panoramico, ma soprattutto un arrivo in salita, che sottoporrà i ciclisti a un ultimo decisivo sforzo, particolarmente intenso se consideriamo che arriva dopo quasi 80 o 136 chilometri.
La scelta è stata dettata soprattutto dal bisogno di conciliare le esigenze della gara con quelle della viabilità cittadina in un giorno, l'11 giugno, che ospita le elezioni amministrative. Un arrivo emozionante, panoramico ed eccitante dal punto di vista agonistico, tanto da rappresentare una vera rarità tra le granfondo cittadine italiane. L'arrivo dista circa due chilometri dalla zona Expo: un percorso segnalato agevolerà il passaggio dei ciclisti dal traguardo all'area del meritato riposo, dove li aspetta il riso party.
La prima modifica del percorso è stata necessaria a causa del crollo di un ponte sulla discesa da Passo Fittanze, che ha obbligato ad una deviazione del tracciato. Una modifica che coinvolgerà esclusivamente i partecipanti della Granfondo. L'obiettivo è stato sostituire il vecchio e apprezzato percorso con un itinerario che fosse comunque tecnico, panoramico e in buone condizioni per il passaggio della carovana.
Ma la sorpresa più grande è certamente il cambio della linea del traguardo. Per la prima volta infatti la gara che parte da piazza Bra, si concluderà non come previsto in via Torbido ma sulle Torricelle, la collina che domina sulla città di Verona e che è stata affrontata in passato dai professionisti in due Mondiali e una tappa del Giro d'Italia. Un arrivo estremamente panoramico, ma soprattutto un arrivo in salita, che sottoporrà i ciclisti a un ultimo decisivo sforzo, particolarmente intenso se consideriamo che arriva dopo quasi 80 o 136 chilometri.
La scelta è stata dettata soprattutto dal bisogno di conciliare le esigenze della gara con quelle della viabilità cittadina in un giorno, l'11 giugno, che ospita le elezioni amministrative. Un arrivo emozionante, panoramico ed eccitante dal punto di vista agonistico, tanto da rappresentare una vera rarità tra le granfondo cittadine italiane. L'arrivo dista circa due chilometri dalla zona Expo: un percorso segnalato agevolerà il passaggio dei ciclisti dal traguardo all'area del meritato riposo, dove li aspetta il riso party.