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Giro100: che festa per Dumoulin a Maastricht!
Fino alla scorsa settimana, il colore-simbolo dei Paesi Bassi era indubbiamente l'arancione, emblema della casata reale olandese e di tutte le squadre nazionali che la rappresentano. Da questa settimana, a guardare le immagini che arrivano da Maastricht e dintorni, si direbbe essere diventato il rosa.
Il trionfo di Tom Dumoulin al Giro d'Italia numero 100 ha scatenato una vera e propria psicosi-rosa in tutti i Paesi Bassi: record di ascolti televisivi frantumati, giornalisti inviati in corsa che crescevano giorno dopo giorno, prime pagine su tutti i giornali. E' il coronamento ideale di una liason tra Giro e Paesi Bassi cresciuta molto velocemente negli ultimi anni. Tre partenze ospitate negli ultimi quindici anni anni (Groningen nel 2002, Amsterdam nel 2010 e Apeldoorn nel 2016) e un feeling sempre più pronunciato, tanto che l'ultima edizione della Corsa Rosa ha visto al via tutti i migliori talenti olandesi, a partire ovviamente dal vincitore.
Mentre sulle strade d'Italia si accendeva la lotta per la maglia rosa, con un'ultima settimana di Giro caratterizzata dai cambi in testa alla classifica tra Tom Dumoulin, Nairo Quintana e ritorno, nei Paesi Bassi scattava la Dumoulin-mania, tanto che lo stesso Tom ha dovuto specificare, al termine del Giro, di non avere intenzione di cambiare vita, di voler continuare a camminare per le vie di Maastricht normalmente. "Sono uno che va forte in bicicletta, non un supereroe", aveva detto il capitano della Sunweb. Eppure a guardare le immagini dell'accoglienza che gli è stata riservata, il dubbio viene...
Erano più di diecimila ieri i tifosi accorsi alla Marktplatz di Maastricht per la festa in onore del primo olandese capace di vincere il Giro d'Italia, trasmessa persino in diretta televisiva. A celebrarlo, naturalmente tutti in rosa, c'erano persino il ministro dello sport e il sindaco della città, che gli ha conferito la cittadinanza onoraria del Limburgo. E con loro ovviamente i grandi campioni olandesi del passato, come Jan Janssen e Joop Zoetemelk, ma anche i suoi attuali colleghi. Tra questi anche Jos van Emden, vincitore della cronometro finale di Milano, che Dumoulin ha voluto chiamare con se' sul palco e applaudire, a memoria di una giornata davvero storica del ciclismo olandese.
La festa, c'è da scommetterci, non finirà qui. E il prossimo appuntamento arriva già nel fine settimana, quando il Limburgo ospiterà la prima edizione delle Hammer Series: un nuovo evento di ciclismo e intrattenimento (trasmesso in esclusiva per l'Italia da Bike Channel) che vedrà al via proprio il vincitore del Giro Dumoulin, insieme a tanti altri campioni del calibro di Philippe Gilbert e Fernando Gaviria, ma soprattutto tanti olandesi, con lo stesso Jos van Emden, il campione nazionale Dylan Groenewegen e poi Tom-Jelte Slagter, Lars Boom, Tom Leezer, Boy van Poppel, Ramon Sinkeldam e Albert Timmer.
Il trionfo di Tom Dumoulin al Giro d'Italia numero 100 ha scatenato una vera e propria psicosi-rosa in tutti i Paesi Bassi: record di ascolti televisivi frantumati, giornalisti inviati in corsa che crescevano giorno dopo giorno, prime pagine su tutti i giornali. E' il coronamento ideale di una liason tra Giro e Paesi Bassi cresciuta molto velocemente negli ultimi anni. Tre partenze ospitate negli ultimi quindici anni anni (Groningen nel 2002, Amsterdam nel 2010 e Apeldoorn nel 2016) e un feeling sempre più pronunciato, tanto che l'ultima edizione della Corsa Rosa ha visto al via tutti i migliori talenti olandesi, a partire ovviamente dal vincitore.
Mentre sulle strade d'Italia si accendeva la lotta per la maglia rosa, con un'ultima settimana di Giro caratterizzata dai cambi in testa alla classifica tra Tom Dumoulin, Nairo Quintana e ritorno, nei Paesi Bassi scattava la Dumoulin-mania, tanto che lo stesso Tom ha dovuto specificare, al termine del Giro, di non avere intenzione di cambiare vita, di voler continuare a camminare per le vie di Maastricht normalmente. "Sono uno che va forte in bicicletta, non un supereroe", aveva detto il capitano della Sunweb. Eppure a guardare le immagini dell'accoglienza che gli è stata riservata, il dubbio viene...
Erano più di diecimila ieri i tifosi accorsi alla Marktplatz di Maastricht per la festa in onore del primo olandese capace di vincere il Giro d'Italia, trasmessa persino in diretta televisiva. A celebrarlo, naturalmente tutti in rosa, c'erano persino il ministro dello sport e il sindaco della città, che gli ha conferito la cittadinanza onoraria del Limburgo. E con loro ovviamente i grandi campioni olandesi del passato, come Jan Janssen e Joop Zoetemelk, ma anche i suoi attuali colleghi. Tra questi anche Jos van Emden, vincitore della cronometro finale di Milano, che Dumoulin ha voluto chiamare con se' sul palco e applaudire, a memoria di una giornata davvero storica del ciclismo olandese.
La festa, c'è da scommetterci, non finirà qui. E il prossimo appuntamento arriva già nel fine settimana, quando il Limburgo ospiterà la prima edizione delle Hammer Series: un nuovo evento di ciclismo e intrattenimento (trasmesso in esclusiva per l'Italia da Bike Channel) che vedrà al via proprio il vincitore del Giro Dumoulin, insieme a tanti altri campioni del calibro di Philippe Gilbert e Fernando Gaviria, ma soprattutto tanti olandesi, con lo stesso Jos van Emden, il campione nazionale Dylan Groenewegen e poi Tom-Jelte Slagter, Lars Boom, Tom Leezer, Boy van Poppel, Ramon Sinkeldam e Albert Timmer.