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5300 chilometri di pedalate per le scuole di Milano
Con la fine della scuola si è concluso anche il quarto anno di Massa Marmocchi, le pedalate mattutine organizzate da genitori che vogliono sperimentare nuove modalità di spostamento e relazione con la città, sostenuti da gruppi di ciclisti volontari. Si chiude un ciclo: l’anno prossimo molti dei ragazzi che hanno dato il via a questa iniziativa cambieranno scuola per cominciare una nuova avventura alle medie – nel frattempo volti nuovi sono arrivati e altri ancora arriveranno, nuovi istituti si interesseranno a questa esperienza.
I numeri di Massa marmocchi nell’anno scolastico 2016/17 sono questi:
- una decina di scuole attive con altrettanti appuntamenti settimanali;
- 150 bambini che partecipano tutte le settimane;
- 5.300 km percorsi.
A questi dati vanno aggiunti quelli relativi ai genitori e agli accompagnatori che raddoppiano quasi tutti i numeri. Massa Marmocchi ha fatto pedalare centinaia di bambini per 5.300 km sulle strade di Milano in sicurezza e autonomia, e senza mai salire su un marciapiede.
La chiusura di questo ciclo, quattro anni di pedalate e migliaia di chilometri impongono però una breve riflessione sul fattore tempo. È noto che Milano ha imboccato la strada della sostenibilità, sia nella mobilità che in altri settori, ma non è noto quando questa strada sarà davvero visibile e soprattutto percorribile. Il fattore tempo, si diceva, quando si ha a che fare con i più piccoli, con quelli che stanno crescendo, è determinante, essenziale.
È noto che quelli che sono bambini oggi, i cittadini milanesi più vulnerabili e preziosi, respirano quotidianamente fuori dalle loro scuole ogni genere di veleno al di sopra di qualsiasi valore limite sancito per legge e poco importa che ci siano programmi per intervenire nel giro di 5, 10 o 15 anni: i bambini respirano oggi e hanno diritto oggi a crescere in una città sana e sicura. Non possiamo permetterci di sottovalutare gli appelli – sostenuti da studi scientifici e rilevazioni - di gruppi di cittadini e associazioni in merito ai pericoli dell’inquinamento e non possiamo continuare a confidare nella pioggia come unico rimedio per la qualità dell’aria nella nostra città.
È noto che Milano ha imboccato la strada della sostenibilità, ma ogni mattina i nostri bambini continuano ad affrontare una giungla di automobili in seconda fila, una persistente insensibilità verso gli utenti più vulnerabili e limiti di velocità fuori controllo.
Invece di scegliere la strada della progettazione di ambienti sicuri per favorire l’autonomia negli spostamenti e la responsabilizzazione dei più piccoli, si aprono tunnel autostradali a pochi metri dalle classi complicando situazioni già critiche e ignorando le richieste di coinvolgimento nei processi decisionali e di intervento sul territorio che avanzano ogni giorno genitori e gruppi di cittadini. Su questo tema d’altra parte è ben noto che ci sono progetti per le scuole car free, ma sono rimasti di fatto sulla carta, e nel frattempo i destinatari di quei progetti sono già cresciuti. Avranno le scuole car free quando saranno già all’università?
È stato appena approvato il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) nel quale Massa Marmocchi è citata come esperienza virtuosa, ma quei 5.000 km di pedalate servono a poco se i provvedimenti per una città a misura di bambino sono proiettati in un futuro del quale non si riesce a vedere l’inizio. Itinerari per raggiungere le scuole e muoversi nel quartiere in sicurezza e autonomia, scuole car free, radicale moderazione del traffico, educazione civica sulla sostenibilità, spazi sicuri per il parcheggio delle bici a scuola, incentivi per il bike to school e il bike to work dei genitori, spazi e percorsi partecipati per ascoltare e lavorare insieme ai cittadini. Si possono fare molte cose a partire da subito e con investimenti sostenibili. Facciamole. Oggi.
Contatti:
www.facebook.com/massamarmocchi/
inbiciascuola@gmail.com
(Comunicato Stampa di Massa Marmocchi)
I numeri di Massa marmocchi nell’anno scolastico 2016/17 sono questi:
- una decina di scuole attive con altrettanti appuntamenti settimanali;
- 150 bambini che partecipano tutte le settimane;
- 5.300 km percorsi.
A questi dati vanno aggiunti quelli relativi ai genitori e agli accompagnatori che raddoppiano quasi tutti i numeri. Massa Marmocchi ha fatto pedalare centinaia di bambini per 5.300 km sulle strade di Milano in sicurezza e autonomia, e senza mai salire su un marciapiede.
La chiusura di questo ciclo, quattro anni di pedalate e migliaia di chilometri impongono però una breve riflessione sul fattore tempo. È noto che Milano ha imboccato la strada della sostenibilità, sia nella mobilità che in altri settori, ma non è noto quando questa strada sarà davvero visibile e soprattutto percorribile. Il fattore tempo, si diceva, quando si ha a che fare con i più piccoli, con quelli che stanno crescendo, è determinante, essenziale.
È noto che quelli che sono bambini oggi, i cittadini milanesi più vulnerabili e preziosi, respirano quotidianamente fuori dalle loro scuole ogni genere di veleno al di sopra di qualsiasi valore limite sancito per legge e poco importa che ci siano programmi per intervenire nel giro di 5, 10 o 15 anni: i bambini respirano oggi e hanno diritto oggi a crescere in una città sana e sicura. Non possiamo permetterci di sottovalutare gli appelli – sostenuti da studi scientifici e rilevazioni - di gruppi di cittadini e associazioni in merito ai pericoli dell’inquinamento e non possiamo continuare a confidare nella pioggia come unico rimedio per la qualità dell’aria nella nostra città.
È noto che Milano ha imboccato la strada della sostenibilità, ma ogni mattina i nostri bambini continuano ad affrontare una giungla di automobili in seconda fila, una persistente insensibilità verso gli utenti più vulnerabili e limiti di velocità fuori controllo.
Invece di scegliere la strada della progettazione di ambienti sicuri per favorire l’autonomia negli spostamenti e la responsabilizzazione dei più piccoli, si aprono tunnel autostradali a pochi metri dalle classi complicando situazioni già critiche e ignorando le richieste di coinvolgimento nei processi decisionali e di intervento sul territorio che avanzano ogni giorno genitori e gruppi di cittadini. Su questo tema d’altra parte è ben noto che ci sono progetti per le scuole car free, ma sono rimasti di fatto sulla carta, e nel frattempo i destinatari di quei progetti sono già cresciuti. Avranno le scuole car free quando saranno già all’università?
È stato appena approvato il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) nel quale Massa Marmocchi è citata come esperienza virtuosa, ma quei 5.000 km di pedalate servono a poco se i provvedimenti per una città a misura di bambino sono proiettati in un futuro del quale non si riesce a vedere l’inizio. Itinerari per raggiungere le scuole e muoversi nel quartiere in sicurezza e autonomia, scuole car free, radicale moderazione del traffico, educazione civica sulla sostenibilità, spazi sicuri per il parcheggio delle bici a scuola, incentivi per il bike to school e il bike to work dei genitori, spazi e percorsi partecipati per ascoltare e lavorare insieme ai cittadini. Si possono fare molte cose a partire da subito e con investimenti sostenibili. Facciamole. Oggi.
Contatti:
www.facebook.com/massamarmocchi/
inbiciascuola@gmail.com
(Comunicato Stampa di Massa Marmocchi)