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Redazione

Tour 2017, sale l'attesa

Edizione numero 104 del Tour de France. La corsa a tappe più bella (?) del mondo. Senza discussioni la più importante, seguita e affascinante. Il Grand Départ, il primo luglio, avverrà con una crono di 14 chilometri fuori dai confini francesi, e per la precisione a Düsseldorf, in Germania, a 30 anni di distanza dal via, simbolicamente e storicamente importante, da Berlino Ovest, due anni prima della caduta del muro. Un omaggio al Belgio col passaggio a Liegi, una toccata e fuga in Lussemburgo e poi ritorno in patria. Un percorso di 3540 chilometri, che passerà quasi per intero nella Francia orientale e in quella del Sud, trascurando un bel pezzo di paese.

Dopo i primi quattro giorni dedicati a specialisti contro il tempo e velocisti ecco arrivare il primo sussulto, con il traguardo in quota a La Planche des Belles Filles, che la Grande Boucle ha scelto per la terza volta nelle ultime sei edizioni e dove hanno già vinto Chris Froome e Vincenzo Nibali. Altro trasferimento e poi da non perdere la nona frazione (domenica 9 luglio), con sette GPM raccolti in 181 chilometri, fra cui Col de la Biche, Grand Colombier e il temutissimo Mont du Chat (8.7 km al 10.3% di pendenza media), il cui scollinamento sarà a 25 chilometri dal traguardo. In un Tour imbottito di tanti campioni e diversi pretendenti al trono del favoritissimo Chris Froome, i Pirenei proveranno a lasciare il proprio segno con la frazione dalla classica Pau a Peyragudes, altro arrivo in quota preceduto da Port de Bales e Peyresourde.

Nella terza e decisiva settimana, poi, spazio alle Alpi. La 17ª tappa (mercoledì 19) dovrebbe regalare fuochi d'artificio grazie alla presenza di Croix de Fer, Telegraph e il ritorno del mitico Galibier (2642 metri), poi il giorno seguente Vars e Izoard per sparare le ultime cartucce e cercare il colpaccio in classifica generale. Tutto finito? In salita sì, ma come il Giro d'Italia ha tenuto viva la suspence fino all'ultimo giorno grazie alla crono Monza-Milano, il Tour cercherà di fare altrettanto. Intoccabile l'arrivo sui Campi Elisi a Parigi, prima della passerella conclusiva qualche sorpresa potrebbe offrircela la crono individuale (22.5 chilometri) per le strade di Marsiglia, con partenza e arrivo da uno dei simboli della città, lo stadio Velodrome.

Tutto è apparecchiato in modo perfetto. Gli ingredienti ci sono. La fame dei tifosi si sente già. Ancora qualche momento di attesa e poi via a vivere un'altra inimitabile e contagiosa storia del Tour de France...




Luca Gregorio