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Redazione

Riparte il viaggio di Pangea

...e ci risiamo! Pangea riparte! I tre punti di sospensione sono solo per sottolineare come dopo la sosta per la preparazione della seconda parte di questo giro del mondo, anomalo nelle intenzioni, inusuale nel suo percorso longitudinale lungo la direttrice dei meridiani, Pangea riparta con nuovo spirito e con un team allargato pur lasciando inalterati gli obiettivi: quelli di conoscere e di far conoscere gli altri, i popoli, le genti le culture e la storia che fanno di questo piccolo mondo un grande universo di diversità. E della diversità fa parte anche uno dei componenti del piccolo team di ciclisti.

Dopo aver concluso in solitaria e in completa autosufficienza il percorso da Capo di Buona Speranza a Capo Nord, Alessandro da Lio è nuovamente sui pedali, per concludere il suo viaggio in bicicletta intorno al mondo ripartendo dal nord delle Americhe, dal Canada e dal popolo Inuit per arrivare sino a Punta Arenas, la punta estrema della Patagonia. E le biciclette da una diventano due: ad Alessandro Da Lio si aggiungono la moglie Fiorella e il cognato Lucio Morosin, in una sorta di esperimento che anch'esso ha il colore e il sapore dell'unicità. E a questo sono serviti questi cinque mesi di preparazione e riprogettazione degli itinerari.
Lucio Morosin, il cognato che da sempre vive con Alessandro e Fiorella, soffre di una patologia che lo ha condizionato sin da giovanissimo, a tre anni, quando una febbre altissima gli causò profondi danni encefalici. Da allora vive con la sorella Fiorella e con Alessandro come fosse un figlio della coppia e proprio da Alessandro ha acquisito l'amore per la bicicletta.

Ecco, forse per spiegare le tante novità che questa seconda parte del giro del mondo offrirà a chi avrà la voglia di seguire un'impresa tutt'altro che facile, bisogna soffermarsi proprio sulla bicicletta: Andrea (questo il nome dato alla bici che Alessandro ha sospinto sino a Capo Nord, passando dalle foreste alle savane e traversando i deserti africani), si è allungata, diventando un tandem per far spazio anche a Lucio che pedalerà con Alessandro. Fiorella, da par suo li affiancherà di conserva. Alle spalle il trio ha lunghe sedute d'allenamento, in palestra e sulle strade di tutta Italia. Tanto per citare, uno degli allenamenti ha visto il terzetto raggiungere Cagliari, partendo da Mirano (Venezia). Lucio è stato seguito da un team di medici esperti, che dopo molti esami hanno dato il loro ok al Grande Viaggio.

Percorreranno altri 25 mila chilometri, attraversando anche qui, come è stato per Africa ed Europa, le terre dei nativi americani, ascoltandoli, mangiando con loro, e raccontandoci, nel loro diario di viaggio, le loro esperienze dirette, le impressioni, gli incontri, il clima, le difficoltà e le stupende sorprese che un'esperienza simile può offrire. Così come è stato per la prima parte, ne nascerà un documentario, la seconda parte del documentario, che le riassumerà e le fisserà nella storia dei viaggi. E così com'è stato per la parte africana ed europea, il comitato scientifico (antropologi, paleontologi, etnografi, storici) racconteranno per ogni singolo incontro le storie di quelle popolazioni, che unite assieme formano, come in un puzzle, “la storia” di quell'ominide, poi uomo, che con la frantumazione del supercontinente Pangea, seguendo le prede nel loro migrare, è migrato a sua volta dando vita, nei millenni, alle coltivazioni e alle mutazioni antropologiche ed etniche: i climi delle diverse aree hanno poi colorato il mondo, quello di oggi. 

Alessandro è già in Canada, pronto a ripartire da Inuvik per scoprire in punta di pedali la cultura dei popoli nativi, originari delle Americhe. Chi vorrà seguire le sorti di questi nostri viaggiatori, basterà che si colleghi al sito e al blog di riferimento www.cyclingpangea.com e alla pagina Facebook Pangea - cycling on life's origin.