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Redazione

Tour: Kittel gioca a poker

In questo Tour de France fatto di volate, c'è un fenomeno in verde che si abbatte con decisione su ogni rettilineo. Dopo Liegi, Troyes e Nuits-Saint-Georges, a Bergerac Marcel Kittel dà nuovamente lezioni di sprint e timbra un poker di successi destinato a crescere ancora parecchio. Giorno dopo giorno, seguendo quel programma che a fine Tour potrebbe bastare per descrivere quasi metà delle tappe: lunga fuga, ricongiungimento finale, volata, vittoria di Kittel. In attesa della volata di domani, oggi il copione è stato rispettato alla perfezione.

Si parte da Périgueux, decima frazione, dopo il giorno di riposo. Sventola la bandiera di Christian Prudhomme e come un toro chiamato dalla muleta è Yoann Offredo a lanciarsi all'attacco. Solo. Con 178 chilometri da fare. Si capisce l'immediata contrarietà del forte francese, che però avrebbe dovuto cercarsela al foglio firma la compagnia, non al chilometro zero. Per sua fortuna, la compagnia arriva ugualmente: Elie Gesbert e Stefan Küng partono al suo inseguimento. Il primo ce la fa, il secondo è respinto dal general intellect del gruppo. Sarà fuga a due: il più giovane del Tour e il francese indemoniato che, caso raro, non ha mai amato la Grande Boucle. Il segnale dell'approvazione globale all'avventura dei due avanguardisti è l'arrivo in testa al peloton di Julien Vermote. Per il belga dal ciuffo biondo sarà un'altra giornata al vento, nella speranza che a esultare alla fine sia colui con cui condivide squadra e ciuffo.

In questi casi si dice che la tappa scorre "senza sussulti", ma oggi è una di quelle giornate in cui succede ancora meno. La fuga degli eroi di giornata dura 171 chilometri, include passaggi di borracce e sorrisi ai tifosi, poi termina con una stretta di mano, una smorfia di fatica, e il gruppo che passa e li lascia lì, a 7000 metri dal traguardo. Il finale di tappa è ovviamente velocissimo e senza esclusione di colpi. Tirano forte la Lotto di André Greipel e la Katusha di Alexander Kristoff, si affacciano la Cofidis di Nacer Bouhanni e la BMC, non si sa perchè, forse per scelta cromatica visto che tutte le prime hanno la maglia rossa. Ai meno due il gruppo si spezza, ma dura poco. Lo sprint lo lancia, lunghissimo, Daniel Mclay. Kittel si trova poco dietro di lui e lo sfrutta comodamente come pesce pilota. Vittoria nettissima per il tedesco in maglia verde, con il suo connazionale John Degenkolb che sprinta per la seconda piazza. Le classifiche restano immutate. E così sarà anche domani, fa parte del programma.



Ordine d'arrivo:
01. Marcel Kittel 04h01'00"
02. John Degenkolb st
03. Dylan Groenewegen
04. Rüdiger Selig
05. Alexander Kristoff
06. Nacer Bouhanni
07. Daniel Mclay
08. Pieter Vanspeybrouck
09. Sonny Colbrelli
10. Edvald Boasson Hagen

Classifica generale:
01. Christopher Froome 42h27'29"
02. Fabio Aru a 18"
03. Romain Bardet a 51"
04. Rigoberto Urán a 55"
05. Jakob Fuglsang a 01'37"
06. Daniel Martin a 01'44"
07. Simon Yates a 02'02"
08. Nairo Quintana a 02'13"
09. Mikel Landa a 03'36"
10. George Bennett a 03'53"




Filippo Cauz
(foto e video via A.S.O.)