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Tour: la Sunweb doma il vento
E' da ieri sera che al Tour non si parlava d'altro: del vento. L'aria che soffia sempre nella valle del Rodano, con raffiche in grado di impaurire chiunque pedali da queste parti, a cominciare da chi qui ci passa sulla strada di Parigi. Ventagli dovevano essere e tali sono stati, immaginati da lontano, disegnati già in salita dall'immaginazione e dalla grinta di chi sa che ogni giorno alla Grande Boucle è foriero di opportunità, anche quando meno ce lo si aspetta. Oggi il destino è stato plasmato da Michael Matthews e dalle maglie della Sunweb, alla terza vittoria in quattro tappe.
La partenza è nel segno di furia e velocità, come dicono i corridori. Via in salita, e il vento arriva poco dopo, tanto che la curva oggi proprio non va. Ci provano i soliti, di ogni generazione, ma lo spazio a disposizione è giusto quello per spartire i punticini dei GPM. Anche perchè tra il vento e le dolci rampe della Côte de Boussoulet si disperdono George Bennett (che si ritirerà) e soprattutto Marcel Kittel. Lanciatisi in picchiata sulla maglia verde come avvoltoi non appena avvistate le difficoltà del tedesco, i Sunweb cominciano a menare in testa al gruppo, lo faranno quasi per tutta la giornata, sino allo sprint vincente di Bling Matthews e alla maglia verde che si fa sempre più vicina.
Con Kittel dietro restano in tanti, compresa buona parte della Quick-Step. Ci resterebbe pure Nacer Bouhanni, se non gli riuscisse un numero che ha del clamoroso, coronando una rimonta di quasi due minuti sulla testa. A differenza del francese, gli uomini di Lefevere restano intruppati sempre più lontano, e se ne accorgerà bene Daniel Martin nel momento in cui il vento comincia a farsi un affare da maglia gialla, non solo da maglia verde.
Il primo ventaglio tra gli uomini di classifica, a poco meno di 30 chilometri dall'arrivo, lo apre la Trek, ma è pessimo. Una decina di chilometri più in là è la Sky a riprovarci, teleguidata da Chris Froome via radio. Rigoberto Urán reagisce prontamente, Fabio Aru riesce a rientrare sputando i polmoni, Romain Bardet si incolla alla ruota di uno strepitoso Oliver Naesen, il campione belga che lo guida con scaltrezza in ogni passaggio delicato. Indietro restano l'isolato Daniel Martin e Louis Meintjes, ancora più indietro Alberto Contador. Il vento trascina via i loro sogni, e Parigi di colpo gli appare più lontana.
Ordine d'arrivo:
01. Michael Matthews 03h38'15"
02. Edvald Boasson Hagen
03. John Degenkolb
04. Greg van Avermaet
05. Christophe Laporte
06. Jens Keukeleire
07. Tony Gallopin
08. Tiesj Benoot
09. Maciej Bodnar
10. Romain Hardy
Classifica generale:
01. Christopher Froome 68h18'36"
02. Fabio Aru a 18"
03. Romain Bardet a 23"
04. Rigoberto Urán a 29"
05. Mikel Landa a 01'17"
06. Simon Yates a 02'02"
07. Daniel Martin a 02'04"
08. Louis Meintjes a 06'00"
09. Damiano Caruso a 06'05"
10. Nairo Quintana a 06'16"
Filippo Cauz
(foto e video via A.S.O.)
La partenza è nel segno di furia e velocità, come dicono i corridori. Via in salita, e il vento arriva poco dopo, tanto che la curva oggi proprio non va. Ci provano i soliti, di ogni generazione, ma lo spazio a disposizione è giusto quello per spartire i punticini dei GPM. Anche perchè tra il vento e le dolci rampe della Côte de Boussoulet si disperdono George Bennett (che si ritirerà) e soprattutto Marcel Kittel. Lanciatisi in picchiata sulla maglia verde come avvoltoi non appena avvistate le difficoltà del tedesco, i Sunweb cominciano a menare in testa al gruppo, lo faranno quasi per tutta la giornata, sino allo sprint vincente di Bling Matthews e alla maglia verde che si fa sempre più vicina.
Con Kittel dietro restano in tanti, compresa buona parte della Quick-Step. Ci resterebbe pure Nacer Bouhanni, se non gli riuscisse un numero che ha del clamoroso, coronando una rimonta di quasi due minuti sulla testa. A differenza del francese, gli uomini di Lefevere restano intruppati sempre più lontano, e se ne accorgerà bene Daniel Martin nel momento in cui il vento comincia a farsi un affare da maglia gialla, non solo da maglia verde.
Il primo ventaglio tra gli uomini di classifica, a poco meno di 30 chilometri dall'arrivo, lo apre la Trek, ma è pessimo. Una decina di chilometri più in là è la Sky a riprovarci, teleguidata da Chris Froome via radio. Rigoberto Urán reagisce prontamente, Fabio Aru riesce a rientrare sputando i polmoni, Romain Bardet si incolla alla ruota di uno strepitoso Oliver Naesen, il campione belga che lo guida con scaltrezza in ogni passaggio delicato. Indietro restano l'isolato Daniel Martin e Louis Meintjes, ancora più indietro Alberto Contador. Il vento trascina via i loro sogni, e Parigi di colpo gli appare più lontana.
Ordine d'arrivo:
01. Michael Matthews 03h38'15"
02. Edvald Boasson Hagen
03. John Degenkolb
04. Greg van Avermaet
05. Christophe Laporte
06. Jens Keukeleire
07. Tony Gallopin
08. Tiesj Benoot
09. Maciej Bodnar
10. Romain Hardy
Classifica generale:
01. Christopher Froome 68h18'36"
02. Fabio Aru a 18"
03. Romain Bardet a 23"
04. Rigoberto Urán a 29"
05. Mikel Landa a 01'17"
06. Simon Yates a 02'02"
07. Daniel Martin a 02'04"
08. Louis Meintjes a 06'00"
09. Damiano Caruso a 06'05"
10. Nairo Quintana a 06'16"
Filippo Cauz
(foto e video via A.S.O.)